Mentre giornalisti e fotografi da Roma e Parigi arrivavano alla «Taverna Santopalato», Ercole Moggi, dopo una nuova intervista con il pittore Fillìa, pubblicò sulla «Gazzetta del Popolo» un altro articolo: I misteri della cucina futurista svelati, in cui venivano date le formule esatte delle prime vivande realizzate, si indicava il costo minimo dei pranzi futuristi e si annunciavano altre imminenti manifestazioni sorprendenti. Sotto i titoli «I cuochi futuristi alla prova» - «Questo è niente andremo molto più in là» - «Fillìa contro Artusi» - «Santopalato? Mah!» i maggiori quotidiani del mondo diffusero, discussero e polemizzarono. Da Stoccolma a New-York, da Parigi ad Alessandria d'Egitto giungevano pagine intere di giornali illustrati dedicate all'argomento. La cucina futurista era riuscita a imporsi ed iniziava così il periodo più intenso delle sue affermazioni per il rinnovamento dell'alimentazione.
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, pubblicò sulla «Gazzetta del Popolo» un altro articolo: I misteri della cucina futurista svelati, in cui venivano date le formule esatte delle prime
In un altro campo, è degno di nota anche l'articolo del Dott. Alamanno Guercini, RedattoreCapo del «Giornale Vinicolo Italiano» (che si occupò intelligentemente, in molti scritti, della cucina futurista) il quale affronta il problema dell'arredamento dei locali in cui si consumano vini e bevande italiane. Ecco i punti più significativi del suo articolo:
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intelligentemente, in molti scritti, della cucina futurista) il quale affronta il problema dell'arredamento dei locali in cui si consumano vini e bevande
«C'è tanta gente, in questo mondo, che può amare forme architettoniche antiche e gustare il vino moderno (preparato negli ultramoderni stabilimenti enologici!) tra le mura di costruzioni a tipo medioevale, o nelle catacombe stranamente complicate, rintronanti di selvagge musiche a base di «jazz-band». Questa gente non pensa affatto che in quelle remote epoche l'uva si pigiava coi piedi; o se pure ci pensa, non vi attri-buisce importanza. Probabilmente non vuol neppure ricordare che i fusti in legno di cui intorno trova abbondante decorazione vanno - ahimè! - diminuendo d'importanza nelle cantine nuove che adottano largamente le enormi batterie di vasche in cemento armato a piani multipli.
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. Probabilmente non vuol neppure ricordare che i fusti in legno di cui intorno trova abbondante decorazione vanno - ahimè! - diminuendo d'importanza nelle
«È un peccato davvero che della cena futurista, tenutasi domenica 18 Aprile a Novara, nessuno abbia redatto un processo verbale stenografato consacrando al futuro i commenti con cui Fillìa preannunciava le vivande.
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consacrando al futuro i commenti con cui Fillìa preannunciava le vivande.
Come Dio vuole, il Dio dei futuristi s'intende, quello che Fillìa ci presenterà alla mostra d'arte sacra di Padova, ci sediamo a tavola: Antipasto intuitivo. È convinzione generale che questo piatto sarà in realtà saltato a piè pari per mantener fede alla sua definizione di intuitivo: invece no. Ci servono degli elegantissimi cestini scavati nella buccia dell'arancio e ricolmi di tutto quanto costituiva il vecchio antipasto caro alle nostre bisnonne: salame di autentico porco e sott'aceti Cirio, il tutto trafitto da piccoli bastoni di grissini di cui, informazioni sicure di studiosi del genere, assicurano si faceva uso anche vent'anni fa.
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bisnonne: salame di autentico porco e sott'aceti Cirio, il tutto trafitto da piccoli bastoni di grissini di cui, informazioni sicure di studiosi del
S. E. il Principe di Scalea, sempre sensibile ad ogni manifestazione italiana, era alla tavola d'onore con alcuni membri del suo Commissariato, tra cui il comm. Dall'Oppio e il Marchese di San Germano, col rappresentante del Ministro Reynaud, il Reggente del Fascio dottor Saini, l'on. Ciarlantini, l'avv. De Martino, segretario amministrativo del Fascio, il cav. Gennari del Direttorio.
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cui il comm. Dall'Oppio e il Marchese di San Germano, col rappresentante del Ministro Reynaud, il Reggente del Fascio dottor Saini, l'on. Ciarlantini
Il Comm. Tapparelli organizzò mirabilmente a Chiavari, il 22 Novembre 1931, una giornata futurista, in cui s'inaugurò una Mostra d'Arte Futurista, si tenne il Circuito di Poesia (vinto dal poeta triestino Sanzin) ed una conferenza di F. T. Marinetti sul «Futurismo mondiale». Inoltre, più di 300 persone parteciparono al grande aeropranzo tenuto nell'Hotel Negrino: vi erano le maggiori autorità della Città e della Provincia.
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Il Comm. Tapparelli organizzò mirabilmente a Chiavari, il 22 Novembre 1931, una giornata futurista, in cui s'inaugurò una Mostra d'Arte Futurista, si
Fu la terza portata del «Bue in carlinga» ovverosia delle misteriosissime polpette sulla cui composizione indagare non è bello e indagare non giova, adagiate sopra aeroplani di mollica di pane. Belli i velivoli, meno belle le polpette. In ogni modo questo piatto fu tra i più apprezzati come quello che offrì a molti degli ospiti il destro di sfamarsi almeno con del pane che mai come allora apparve un cibo prezioso e divino.
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Fu la terza portata del «Bue in carlinga» ovverosia delle misteriosissime polpette sulla cui composizione indagare non è bello e indagare non giova
Si giunse, così all'Ammaraggio digestivo: ammaraggio che non tutti pervennero a compiere dato che molti già erano sprofondati al momento del decollaggio. E s'alzò a parlare Marinetti che, con una eloquenza mirabile che gli scaturiva spontanea quasi che egli non avesse toccato cibo, si scagliò in una accesa requisitoria contro l'infamia della pastasciutta e l'obbrobrio dei ravioli, esaltando, al confronto, i cibi futuristi e in modo particolare i datteri anfibi di cui all'inizio del banchetto s'era potuto gustare un inobliabile saggio.
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datteri anfibi di cui all'inizio del banchetto s'era potuto gustare un inobliabile saggio.
Ripresero il lavoro deliziosamente pungolati dai lunghi raggi elastici di un'aurora, cirri rossi, trilli d'uccelli e scricchiolii d'acque legnose di cui scoppiava in brilli dorati la laccatura verde.
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cui scoppiava in brilli dorati la laccatura verde.
I pittori futuristi Caviglioni e Alberti organizzarono a Bologna, al Circolo dei Giornalisti, una importante Mostra di Aeropittura che fu inaugurata da F. T. Marinetti il 12 Dicembre 1931. In seguito gli stessi pittori, tra l'attesa più viva, imbandirono nella Casa del Fascio un grande Aerobanchetto (il cui prezzo era di lire 20 per persona), che viene così narrato sul Resto del Carlino:
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Aerobanchetto (il cui prezzo era di lire 20 per persona), che viene così narrato sul Resto del Carlino:
«Il successo di curiosità dell'Aerobanchetto è stato pienissimo, e il salone della Casa del Fascio, prescelto per lo specialissimo cimento culinario, ha raccolto ieri sera alle 21,30 (anche l' orario era leggermente fuori consuetudine !) molte persone, fra cui si notavano personalità e autorità, pittori, giornalisti, signore e semplici buongustai. E fra le autorità c'erano il Preside della Provincia comm. Turchi e il Rettore magnifico dell'Università prof. Ghigi, il quale è venuto così a sanzionare con il sacro bollo dello Studio, il sedizioso movimento in odio alla pastasciutta.
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, ha raccolto ieri sera alle 21,30 (anche l' orario era leggermente fuori consuetudine !) molte persone, fra cui si notavano personalità e autorità
Al posto delle solite tovaglie troviamo dei fogli di carta argentata, che nella fantasia dei promotori vorrebbero essere dell'alluminio, e una lastra di latta lucente funge da sottopiatto, entro cui le signore controllano - oh' il delizioso specchio di fortuna! - il loro compromesso maquillage.
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di latta lucente funge da sottopiatto, entro cui le signore controllano - oh' il delizioso specchio di fortuna! - il loro compromesso maquillage.
Cominciato con l'antipasto, il banchetto si è chiuso con dei discorsi. Infatti, si è levata a parlare la medaglia d'oro Onida, quindi il dottor Magli ha espresso i sentimenti dei «tagliatellisti», mentre un anonimo inviava un telegramma in cui si diceva testualmente: «Abbasso la pastasciutta, va bene, ma le tagliatelle sono un altro paio di maniche!».
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ha espresso i sentimenti dei «tagliatellisti», mentre un anonimo inviava un telegramma in cui si diceva testualmente: «Abbasso la pastasciutta, va
Con un nuovo scoppiettante saluto ai collaboratori bolognesi, S. E. Marinetti ha concluso il suo discorso e l'Aerobanchetto ha avuto termine, mentre i commensali si portavano via per ricordo il sottopiatto di latta, su cui il capo dei futuristi è stato costretto a segnare la propria firma, con la punta di una forchetta che fungeva da bulino».
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i commensali si portavano via per ricordo il sottopiatto di latta, su cui il capo dei futuristi è stato costretto a segnare la propria firma, con la
Oltre le migliaia di articoli in cui venivano discussi, esaltati, derisi, condannati e difesi i grandi banchetti futuristi di Torino, Novara, Parigi, Chiavari e Bologna, uno stragrande numero di caricature e di aneddoti circolava su tutti i settimanali, su tutte le riviste illustrate o direttamente tra il pubblico. Si potrebbero formare diversi volumi raccogliendo tutta l'esplosione di bizzarrie, trovate ed umorismi suggeriti dalla cu-cina futurista e dalla sua realizzazione.
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Oltre le migliaia di articoli in cui venivano discussi, esaltati, derisi, condannati e difesi i grandi banchetti futuristi di Torino, Novara, Parigi
Al momento del Peralzarsi vengono serviti ai combattenti dei piatti di cachi maturi, melagrane e aranci rossi. Mentre questi scompaiono nelle bocche, saranno sparsi nella sala, con spruzzatori, dei soavissimi profumi di rosa, gelsomino, caprifoglio e gaggia, la cui dolcezza nostalgica e decadente sarà brutalmente rifiutata dai combattenti che si porranno con fulmineità la maschera contro i gas asfissianti.
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, saranno sparsi nella sala, con spruzzatori, dei soavissimi profumi di rosa, gelsomino, caprifoglio e gaggia, la cui dolcezza nostalgica e decadente
Alle sei del pomeriggio svilupparsi in alto di dolci dune di carne e sabbia verso due grandi occhi di smeraldo in cui si addensava già la notte. Il capolavoro. Aveva per titolo le curve del mondo e i loro segreti. Marinetti, Prampolini e Fillìa, collaborando, vi avevano inoculato il magnetismo soave delle donne più belle e delle più belle Afriche sognate. La sua architettura obliqua di curve molli inseguentisi in cielo nascondeva la grazia di tutti i piedini femminili in una folta e zuccherina orologeria verde di palme di oasi che meccanicamente ingranavano i loro ciuffi a ruota dentata. Più sotto si sentiva la garrula felicità dei ruscelli paradisiaci. Era un mangiabile complesso plastico a motore, perfetto.
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Alle sei del pomeriggio svilupparsi in alto di dolci dune di carne e sabbia verso due grandi occhi di smeraldo in cui si addensava già la notte. Il
In una sala, decorata con aeropitture e aerosculture dei futuristi Tato, Benedetta, Dottori e Mino Rosso, sopra una tavola le cui quattro gambe saranno costituite da fisarmoniche, vengano presentate, in tinnuli piatti orlati di campanelli, delle vivande-ritratti:
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In una sala, decorata con aeropitture e aerosculture dei futuristi Tato, Benedetta, Dottori e Mino Rosso, sopra una tavola le cui quattro gambe
Gli undici convitati (5 donne, 5 uomini e un neutro) hanno ciascuno un piccolo ventilatore a mano con cui ricacciare a volontà l'odore goduto nell'angolo munito di un potente aspiratore. Prima dell'inizio del pranzo i convitati declamano «L'elogio dell'autunno» del poeta futurista Settimelli e «Intervista con un Caproni» del poeta futurista Mario Carli.
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Gli undici convitati (5 donne, 5 uomini e un neutro) hanno ciascuno un piccolo ventilatore a mano con cui ricacciare a volontà l'odore goduto nell
Per questo pranzo in cui non mangeranno, ma si sazieranno soltanto di profumi, i convitati siano digiuni da due giorni. Sarà servito in una villa costruita appositamente da Prampolini (su concezione di Marinetti), sopra una lingua di terra che divida il più lacustre dei laghi, tardo pigro solitario putrefatto, dal più ampio e marino dei mari.
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Per questo pranzo in cui non mangeranno, ma si sazieranno soltanto di profumi, i convitati siano digiuni da due giorni. Sarà servito in una villa
Una quadrata camera dal soffitto azzurro, le cui quattro pareti sono formate da enormi pitture futuriste su vetro rappresentanti: un paesaggio alpino Depero - un paesaggio di pianura con laghi e sfondo di colline Dottori - un paesaggio vulcanico Balla - un paesaggio di mare meridionale animato d'isolotti Prampolini. I convitati, prima di mangiare, si tingono le mani con blu di Mitilene.
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Una quadrata camera dal soffitto azzurro, le cui quattro pareti sono formate da enormi pitture futuriste su vetro rappresentanti: un paesaggio alpino
«Agreste civilizzato»: torta di riso bianco bollito su cui s'imprimono larghe e tenere foglie di rosa, carne disossata di rane e ciliege molto mature. Mentre i commensali mangiano, i camerieri fanno rapidamente passare sotto le loro nari un caldo profumo di geranio.
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«Agreste civilizzato»: torta di riso bianco bollito su cui s'imprimono larghe e tenere foglie di rosa, carne disossata di rane e ciliege molto mature
3. Quando il pranzo ha inizio entra nella sala, seguita a distanza dai camerieri, la cameriera-listavivande: formosa donna giovane interamente rivestita con una tunica bianca in cui è disegnata a colori una completa carta geografica africana che le fascia tutto il corpo.
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rivestita con una tunica bianca in cui è disegnata a colori una completa carta geografica africana che le fascia tutto il corpo.
la dosatura sommaria di molte di queste formule non deve preoccupare ma bensì eccitare la fantasia inventiva dei cuochi futuristi i cui eventuali errori potranno spesso suggerire nuove vivande
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la dosatura sommaria di molte di queste formule non deve preoccupare ma bensì eccitare la fantasia inventiva dei cuochi futuristi i cui eventuali
Fatto ciò prendi il latte nuovamente (il latte delle aringhe si capisce!) per disfarlo nell'olio a cui si unisce qualche goccia di aceto e finalmente stendi quel latte tenero e piccante sopra le aringhe che tritasti già e l'antipasto fine e stuzzicante ogni umano appetito sveglierà.
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Fatto ciò prendi il latte nuovamente (il latte delle aringhe si capisce!) per disfarlo nell'olio a cui si unisce qualche goccia di aceto e finalmente
Si fa arrostire un pollo, svuotato del contenuto interno. Appena freddo, si pratica un'apertura sul dorso e si riempie l'interno di zabaione rosso su cui si dispongono due etti di confetti sferici argentati. Tutto attorno all'apertura del dorso si innalzano delle creste di pollo.
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cui si dispongono due etti di confetti sferici argentati. Tutto attorno all'apertura del dorso si innalzano delle creste di pollo.
«Nel nome degli artisti moderni della Romania, pittori, scultori, poeti e musicisti, la cui gioia di avere fra di loro il maestro del Futurismo mondiale è indescrivibile, porto il saluto commosso e l'omaggio di ammirazione a Marinetti, profeta e genio creatore dell'arte moderna.
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«Nel nome degli artisti moderni della Romania, pittori, scultori, poeti e musicisti, la cui gioia di avere fra di loro il maestro del Futurismo
«Il movimento letterario artistico moderno che lavora in Romania da 15 anni sulle stesse vostre vie, caro Maestro, vi esprime il suo amore profondo e l'augurio entusiasta di conservare vivo il genio con cui avete illuminato il mondo delle arti. Vi auguro inoltre che la gioventù del vostro grande spirito sostenga ancora per molto tempo la gloria che incoronò la vostra opera.
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l'augurio entusiasta di conservare vivo il genio con cui avete illuminato il mondo delle arti. Vi auguro inoltre che la gioventù del vostro grande
«Saluto Marinetti, l'artista il cui dinamismo vulcanico scosse le anime sonnolente, venti anni fa, trascinandole nel ritmo di una nuova respirazione estetica e generò non soltanto le nuove formule d'arte trionfanti oggi sopra tutta la terra, ma anche un nuovo aspetto della nostra vecchia civiltà latina sempre proteiforme e sempre armoniosa.
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«Saluto Marinetti, l'artista il cui dinamismo vulcanico scosse le anime sonnolente, venti anni fa, trascinandole nel ritmo di una nuova respirazione
«Verso uno stile, i migliori s'avviano in due modi: taluni con la semplicità della grandezza, che è il modo con cui anche le Piramidi egiziane diventano monumento; e in questo nudo sforzo verso l'eroico s'ha da ricordare in prima linea un nostro morto, e morto sul Carso, Antonio Sant'Elia, il quale sedici anni fa proclamava la necessità d'abolire ogni decorazione e la precarietà degli edifici («Le case dureranno meno di noi, ogni generazione dovrà fabbricarsi la sua città») e dei cui progetti alcuni sono, a rivederli oggi, profetici; altri architetti, cautamente appoggiandosi alla tradizione». UGO OJETTI. («Corriere della Sera»).
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«Verso uno stile, i migliori s'avviano in due modi: taluni con la semplicità della grandezza, che è il modo con cui anche le Piramidi egiziane
«Bisogna fare una menzione speciale di Marinetti, i cui manifesti sono restati celebri, per il nuovo indirizzo dato alle lettere, appunto in un periodo di grande confusione». EDOUARD SCHNEIDER. (Inchiesta sulla letteratura italiana).
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«Bisogna fare una menzione speciale di Marinetti, i cui manifesti sono restati celebri, per il nuovo indirizzo dato alle lettere, appunto in un
«Per chi abbia senso delle connessioni storiche, l'origine ideale del « fascismo » si ritrova nel «futurismo»: in quella risolutezza a scendere in piazza, a imporre il proprio sentire, a turare la bocca ai dissidenti, a non temere tumulti e parapiglia, in quella sete del nuovo, in quell'ardore a rompere ogni tradizione, in quella esaltazione della giovinezza, che fu propria del futurismo e che parlò poi ai cuori dei reduci dalle trincee, sdegnati dalle schermaglie dei vecchi partiti e dalla mancanza di energia di cui davano prova verso le violenze e le insidie antinazionali e antistatali». BENEDETTO CROCE. («Stampa», 15 maggio 1924).
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, sdegnati dalle schermaglie dei vecchi partiti e dalla mancanza di energia di cui davano prova verso le violenze e le insidie antinazionali e antistatali
«Ricordate la campagna marinettiana contro la sintassi e per le parole in libertà? Bisognava sciogliersi da tutte le regole, liberare la parola dalla schiavitù in cui la tenevano oppressa i vincoli della sintassi, uccidere il periodo, decomporre la proposizione. Bisognava sopprimere ogni idea di subordinazione, ed esprimersi solamente per coordinate. E queste coordinate dovevano essere ridotte ai loro mimini termini, in modo da ridurle alla parola isolata e all'espressione pura. Così la parola, meravigliosa creatura viva, avrebbe riacquistato il suo splendore e si sarebbe liberata dal grave velo di nebbia e di tedio che le velava la faccia luminosa.
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schiavitù in cui la tenevano oppressa i vincoli della sintassi, uccidere il periodo, decomporre la proposizione. Bisognava sopprimere ogni idea di
3. L'invenzione di complessi plastici saporiti, la cui armonia originale di forma e colore nutra gli occhi ed ecciti la fantasia prima di tentare le labbra.
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3. L'invenzione di complessi plastici saporiti, la cui armonia originale di forma e colore nutra gli occhi ed ecciti la fantasia prima di tentare le
«Così la battaglia che Lei ha ingaggiato - se pur si presenta durissima, perchè deve cozzare contro tradizioni radicate e tenaci, contro interessi formidabili e contro l'ignoranza diffusa - dovrà trovare molti consensi nell'Italia d'oggi, perchè mentre mira a rinnovare un ambiente rimasto troppo fortemente abbarbicato al passato, ha una enorme importanza sociale ed economica, specie se l'invito alla chimica da Lei lanciato troverà tra gli scienziati italiani buone accoglienze. Un chimico francese - il prof. Mono - ha inventato degli «alimenti concentrati» di cui ho sperimentato l'efficacia, ma essi hanno il torto di essere stranieri innanzi tutto e assai cari. Auguriamoci che dei chimici italiani sappiano fare di più e meglio.
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scienziati italiani buone accoglienze. Un chimico francese - il prof. Mono - ha inventato degli «alimenti concentrati» di cui ho sperimentato l'efficacia
Il Dott. Angelo Vasta, in un articolo sulla cucina futurista, osserva: «I Napoletani si sono ribellati, ma appunto conviene ricordare quanto scriveva il loro concittadino Dr. Carito in «Umanità Artritica » : ... il nostro popolino è ancora in una fase primitiva. Su per giù non ha fatto grandi progressi dal tempo in cui Schopenhauer, osservando il suo cibo quotidiano, lo qualificò genialmente come l'alimentazione dei rassegnati.
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progressi dal tempo in cui Schopenhauer, osservando il suo cibo quotidiano, lo qualificò genialmente come l'alimentazione dei rassegnati.
«Ahimè, anche le nostre classi alte, intellettuali, persino le così dette «dirigenti», non sanno alimentarsi bene! Onde il torpore della vita fisiologica con i suoi inevitabili nefasti riverberi nella sfera psichica. Onde quella nomea di «indolenza» con cui fummo additati e vilipesi nei secoli scorsi. In tutto ciò che concerne alimentazione, moto, esercizî sportivi dobbiamo radicalmente riformarci... »
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fisiologica con i suoi inevitabili nefasti riverberi nella sfera psichica. Onde quella nomea di «indolenza» con cui fummo additati e vilipesi nei secoli
Contrariamente alle critiche lanciate e a quelle prevedibili, la rivoluzione cucinaria futurista, illustrata in questo volume, si propone lo scopo alto, nobile ed utile a tutti di modificare radicalmente l'alimentazione della nostra razza, fortificandola, dinamizzandola e spiritualizzandola con nuovissime vivande in cui l'esperienza, l'intelligenza e la fantasia sostituiscano economicamente la quantità, la banalità, la ripetizione e il costo.
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nuovissime vivande in cui l'esperienza, l'intelligenza e la fantasia sostituiscano economicamente la quantità, la banalità, la ripetizione e il costo.
Quanti banchettarono alla sua tavola divennero fervidi assertori dei maccheroni e alcuno di essi, per rendersi benemerito agli occhi del degno sire, compose addirittura una collana di sonetti ad alto elogio del cibo «al cui cospetto è nulla anche l'ambrosia » ; e questo tale fu per avventura Martone Dagorazzi e i suoi cento componimenti poetici s' intitolano: «L' ambrosia delli omini».
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, compose addirittura una collana di sonetti ad alto elogio del cibo «al cui cospetto è nulla anche l'ambrosia » ; e questo tale fu per avventura
Non a caso questa opera viene pubblicata nella crisi economica mondiale di cui appare imprecisabile lo sviluppo, ma precisabile il pericoloso pànico deprimente. A questo pànico noi opponiamo una cucina futurista, cioè : l'ottimismo a tavola.
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Non a caso questa opera viene pubblicata nella crisi economica mondiale di cui appare imprecisabile lo sviluppo, ma precisabile il pericoloso pànico
La si innaffia sopratutto di Salerno o di Frascati per comprendere la lentezza del popolino e dei prelati romani o napoletani, che sono anche l'origine di quel sentimentalismo languido, di quella ironia serena, di quella indifferenza amabile, di quella saggezza trascendentale, per cui Roma eterna, da Orazio a Panzini, sfida la lunghezza dei tempi.
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'origine di quel sentimentalismo languido, di quella ironia serena, di quella indifferenza amabile, di quella saggezza trascendentale, per cui Roma eterna
«Un anno fa dicevamo che Marinetti castigava il pudore ipocrita e la menzogna dell'intelligenza, eccolo che ora frusta la beatitudine ipocrita della digestione. È tutta una morale che Marinetti sventra, sotto questa nube cucinaria. Egli si ricorda senza dubbio dei bei tempi violenti in cui sotto il cielo di Parigi piantava il germe di una rivoluzione mondiale degli spiriti».
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digestione. È tutta una morale che Marinetti sventra, sotto questa nube cucinaria. Egli si ricorda senza dubbio dei bei tempi violenti in cui sotto il
Fra le cucine che imperano oggi, quella che noi consideriamo più detestabile e più ripugnante è la cucina internazionale di grande albergo che apre tutti i grandi banchetti ufficiali con un brodo su cui galleggiano 4 o 5 palline di pasta reale mollicce e sciape, e li chiude tutti con un dolce gelatinoso e tremolante adatto a bocche malate.
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tutti i grandi banchetti ufficiali con un brodo su cui galleggiano 4 o 5 palline di pasta reale mollicce e sciape, e li chiude tutti con un dolce
15) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità le colte signore e i critici d'Italia, il cui cervello fu svecchiato e agilizzato dal Futurismo italiano, e nondimeno lo criticano o trascurano per correre a pescare preziosamente Futurismi stranieri tutti derivati dal nostro. Antitalianamente essi dimenticano per esempio questa esplicita dichiarazione del poeta futurista inglese Esra Pound ad un giornalista italiano: «Il movimento che io, Eliot Joyce e altri abbiamo iniziato a Londra, non sarebbe stato senza il Futurismo italiano» e questa altrettanto esplicita dichiarazione di Antoine nel Journal di Parigi: «Nelle arti decorative le strade erano da tempo aperte dalla scuola di Marinetti».
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15) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità le colte signore e i critici d'Italia, il cui cervello fu svecchiato e agilizzato dal
«Nel nostro prossimo proclama per il «Santopalato» sarà ben chiarito che fino a quando la chimica non creerà delle sostanze sintetiche che abbiano le forze della carne e del vino, bisogna difendere la carne e il vino da qualsiasi attacco. Il Manifesto della cucina futurista non ha perciò alcuna base in comune con le affermazioni di Marco Ramperti ma tende al contrario con nuovi orizzonti cucinarî a rinnovare il gusto e l'entusiasmo del mangiare, a inventare vivande che diano allegria ed ottimismo, che moltiplichino all'infinito la gioia di vivere: cosa impossibile ad ottenere con le vivande di cui si ha «l'abitudine».
Marinetti, deciso a salvare il suo amico, aveva invocato telefonicamente l'intervento di Enrico Prampolini e Fillìa, la cui grande genialità di aeropittori gli sembrò adatta al caso senza dubbio gravissimo.
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Marinetti, deciso a salvare il suo amico, aveva invocato telefonicamente l'intervento di Enrico Prampolini e Fillìa, la cui grande genialità di
«secondo la comoda teoria pacifista dei cuochi accademici neppure la pastasciutta sarebbe stata inventata: e si continuerebbe a mangiare come i romani antichi. Siamo invece giunti ad un momento in cui tutto deve rinnovarsi. Come si sono rinnovati i costumi, i trasporti, le arti, ecc., ecc. si arriverà anche al trionfo della cucina futurista. E d'altronde medici illustri e cuochi sapienti ci dànno ragione ed aderiscono alla nostra lotta».
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romani antichi. Siamo invece giunti ad un momento in cui tutto deve rinnovarsi. Come si sono rinnovati i costumi, i trasporti, le arti, ecc., ecc. si
Il lettore, o forse meglio l'amabile lettrice, desidererà conoscere, a fondo, le più recondite ragioni di simile tentativo, per dirla passatisticamente; o di simile realizzazione, per dirla futuristicamente. Il desiderio è legittimo; per quanto l'esaudimento di esso ci dia precisa la sensazione della responsabilità che ci accolliamo rispondendo. Risponderemo, ad ogni modo, scientificamente, esattamente, valendoci delle parole stesse del Capo dei Futuristi italiani: «Autopraticamente, noi futuristi trascuriamo l'esempio ed il mònito della tradizione per inventare ad ogni costo un nuovo, giudicato da tutti «pazzesco», ragione per cui, stabiliamo ora il nutrimento adatto ad una vita sempre più aerea e veloce».
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, giudicato da tutti «pazzesco», ragione per cui, stabiliamo ora il nutrimento adatto ad una vita sempre più aerea e veloce».