In un altro campo, è degno di nota anche l'articolo del Dott. Alamanno Guercini, RedattoreCapo del «Giornale Vinicolo Italiano» (che si occupò intelligentemente, in molti scritti, della cucina futurista) il quale affronta il problema dell'arredamento dei locali in cui si consumano vini e bevande italiane. Ecco i punti più significativi del suo articolo:
La cucina futurista
intelligentemente, in molti scritti, della cucina futurista) il quale affronta il problema dell'arredamento dei locali in cui si consumano vini e bevande
Nel manifesto della cucina futurista si parla con precisione della necessità di servirsi dell'elettricità e di tutte le macchine che perfezionanano il lavoro dei cuochi. Molti ristoranti adottano cucine elettriche, forni elettrici, ecc., ma purtroppo continuano a ricorrere all'estero, dimenticando che in Italia esistono insuperabili costruttori di cucine, forni, scaldabagni, ecc. ecc. L'Ing. Pittaluga, ad esempio, ci faceva ultima-mente notare l'intensa propaganda della S. P. E. S. per questa produzione italiana e rilevava come purtroppo i proprietari dei grandi ristoranti sian ancora diffidenti verso delle macchine che, non soltanto offrono le maggiori garanzie, ma sono studiate di volta in volta secondo il bisogno di applicazione e di funzionamento, con indiscutibili vantaggi sulla importazione straniera.
La cucina futurista
il lavoro dei cuochi. Molti ristoranti adottano cucine elettriche, forni elettrici, ecc., ma purtroppo continuano a ricorrere all'estero, dimenticando
Malgrado quest'ondata di pessimismo, molti coraggiosi, affrontando la distanza, l'inclemenza del tempo e il terrore dell'avvenimento, affollarono la sera dello scorso mercoledì il salone del Padiglione futurista.
La cucina futurista
Malgrado quest'ondata di pessimismo, molti coraggiosi, affrontando la distanza, l'inclemenza del tempo e il terrore dell'avvenimento, affollarono la
Lunghi articoli furono dedicati all'avvenimento, su tutti i giornali liguri, sul Corriere della Sera e su molti altri quotidiani italiani. Diamo qui i punti essenziali dello scherzoso scritto di un redattore del Corriere Mercantile:
La cucina futurista
Lunghi articoli furono dedicati all'avvenimento, su tutti i giornali liguri, sul Corriere della Sera e su molti altri quotidiani italiani. Diamo qui
Il pranzo, tra la più viva aspettazione dei presenti, molti dei quali si sentivano nelle cavità gastriche un certo tremito che non era del tutto imputabile all'appetito ma ad un certo ragionevole timore, si iniziò con un Timballo d'avviamento: una specie di antipasto forse troppo poetico per essere apprezzato a dovere dallo stomaco che, come ognun sa, è un grezzo materialista. Era composto, questo timballo, di testina di vitello natante, misera e sconcertata, in mezzo ad una profluvie di ananassi, di noci e di datteri: i quali datteri si rivelarono, all'assaggio dei denti, gravidi di una sorpresa quasi ciclopica: erano essi infatti accuratamente infarciti di acciughe sicché da questa innocente testina, da questi ananassi e con questi frutti africani complicati di pesce, sbocciò una specie di budino che lasciò ogni esofago ingorgato dalla ammirazione.
La cucina futurista
Il pranzo, tra la più viva aspettazione dei presenti, molti dei quali si sentivano nelle cavità gastriche un certo tremito che non era del tutto
Fu la terza portata del «Bue in carlinga» ovverosia delle misteriosissime polpette sulla cui composizione indagare non è bello e indagare non giova, adagiate sopra aeroplani di mollica di pane. Belli i velivoli, meno belle le polpette. In ogni modo questo piatto fu tra i più apprezzati come quello che offrì a molti degli ospiti il destro di sfamarsi almeno con del pane che mai come allora apparve un cibo prezioso e divino.
La cucina futurista
che offrì a molti degli ospiti il destro di sfamarsi almeno con del pane che mai come allora apparve un cibo prezioso e divino.
Ed ecco apparire i camerieri con grandi vassoi recanti il «servovolatine di prateria» consistente in un impasto discretamente diabolico dove fette di barbabietola e fette di arancio facevano comunella insieme alleate da olio ed aceto e pizzichi di sale. Molti dei pranzanti avevano già, a questo punto, il loro apparato digerente in condizioni non del tutto normali, cosicché non si possono rimproverare se non seppero reprimere un istintivo gesto di terrore allorché apparve la guantiera sorreggente la «cibarie conclusiva». Cibarie che si gloriava d'un nome oltremodo dinamico: «Elettricità atmosferiche candite». Queste care ed indimenticabili «elettricità» avevano la forma di coloritissime saponette di finto marmo, contenenti nel loro interno una pasta dolciastra formata con ingredienti che solo sarebbe possibile precisare con una paziente analisi chimica. Dobbiamo dire, per scrupolo di cronisti, che solo una minima parte dei banchettanti osò recare queste saponette alla bocca: di coloro che osarono non si conoscono sventuratamente i nomi. Diciamo sventuratamente perchè un simile manipolo di eroi meriterebbe di vedersi, per lo meno, eternato in una lapide di bronzo.
La cucina futurista
barbabietola e fette di arancio facevano comunella insieme alleate da olio ed aceto e pizzichi di sale. Molti dei pranzanti avevano già, a questo
Si giunse, così all'Ammaraggio digestivo: ammaraggio che non tutti pervennero a compiere dato che molti già erano sprofondati al momento del decollaggio. E s'alzò a parlare Marinetti che, con una eloquenza mirabile che gli scaturiva spontanea quasi che egli non avesse toccato cibo, si scagliò in una accesa requisitoria contro l'infamia della pastasciutta e l'obbrobrio dei ravioli, esaltando, al confronto, i cibi futuristi e in modo particolare i datteri anfibi di cui all'inizio del banchetto s'era potuto gustare un inobliabile saggio.
La cucina futurista
Si giunse, così all'Ammaraggio digestivo: ammaraggio che non tutti pervennero a compiere dato che molti già erano sprofondati al momento del
Poco importa. Tutti ridono. Molti divorano i funghi. Il cuoco, entrando inferocito, dà le sue dimissioni perchè offeso mortalmente dai sospetti e non dai funghi che sono innocentisssssssimi, verificatisssssssimi.
La cucina futurista
Poco importa. Tutti ridono. Molti divorano i funghi. Il cuoco, entrando inferocito, dà le sue dimissioni perchè offeso mortalmente dai sospetti e non
Lo stomaco del commensale umano centrale corregge con molti acidi volgari l'indigeribile potenza eccitatoria del liquore di luna astratto poetico suicida. La bocca del commensale umano di destra succhia un tubo di neon giallo rosso dorato di estate Africa eterna.
La cucina futurista
Lo stomaco del commensale umano centrale corregge con molti acidi volgari l'indigeribile potenza eccitatoria del liquore di luna astratto poetico
Ormai l'abitudine ha ucciso la gioia dei cenoni di Capodanno: da molti anni i medesimi elementi concorrono ad un'allegria già troppe volte goduta. Ognuno conosce in anticipo l'ingranaggio preciso degli avvenimenti.
La cucina futurista
Ormai l'abitudine ha ucciso la gioia dei cenoni di Capodanno: da molti anni i medesimi elementi concorrono ad un'allegria già troppe volte goduta
Se i proprietarî e il personale dei ristoranti collaborassero, nel loro stesso interesse, a convincere sulle necessità di nutrirsi più modernamente, molti dubbi e molte ironie si potrebbero superare e i ristoranti perderebbero il grigiore delle abitudini quotidiane.
La cucina futurista
, molti dubbi e molte ironie si potrebbero superare e i ristoranti perderebbero il grigiore delle abitudini quotidiane.
In una grande scodella di latte freddo s'immergono alcuni cucchiaini di miele, molti acini di uva nera e alcuni ravanelli rossi. Mangiare mentre una disluce verde illumina la scodella. Bere contemporaneamente una polibibita formata di acqua minerale, birra e succo di more.
La cucina futurista
In una grande scodella di latte freddo s'immergono alcuni cucchiaini di miele, molti acini di uva nera e alcuni ravanelli rossi. Mangiare mentre una
Tra i molti, difesero la pastasciutta i dottori Bettazzi, Foà, Pini, Lombroso, Ducceschi, Londono, Viale, ecc. Questi, poco scientificamente, obbediscono alla prepotenza del loro palato. Sembrano parlare a tavola, in una trattoria di Posillipo, la bocca beatamente piena di spaghetti alle vongole. Non hanno la lucidità spirituale del laboratorio. Dimenticano gli alti doveri dinamici della razza, e il turbine angoscioso di splendide velocità e di violentissime forze contraddittorie che costituisce la vita moderna.
La cucina futurista
Tra i molti, difesero la pastasciutta i dottori Bettazzi, Foà, Pini, Lombroso, Ducceschi, Londono, Viale, ecc. Questi, poco scientificamente
Benché io non sia, ohimè, il più giovine del tuo reggimento, ora ti domando, o Marinetti, di portar io la bandiera di quest'ultima tua offensiva. Pare a me che la rivoluzione alimentare sia la più provvida fra quante mai tu abbia suscitate. E infatti appare la più difficile. Tu vedi come gli Italiani, toccati nell'epigastrio, già ti si ribellino. Accettano il tattilismo, le parole in libertà, l'intonarumori. Ma alla pasta asciutta non rinunciano. Accettano il pugno, il salto, il passo di corsa: però con la sua porzione di spaghetti. Accettano, e intendono, di riavere il primato nel mondo: disposti, tuttavia, questa priorità a cederla per un piatto di maccheroni, come già Esaù per uno di lenticchie. Tu vedi com'è fatta, purtroppo, questa gente nostra. Capace di rinunziare a tutti i comodi, a tutti i vantaggi, e non a un appetito. Ah, non credere, Marinetti, che stavolta la battaglia sia facile! Per ciò domando, appunto, l'onore di servirti. Ma credi a me: bisognerà avere coraggio. I fischi saranno molti; la pasta asciutta tornerà in tavola; e noi dovremo, chissà ancora per quanto tempo, predicare a pancie piene e a cuori deserti.
La cucina futurista
facile! Per ciò domando, appunto, l'onore di servirti. Ma credi a me: bisognerà avere coraggio. I fischi saranno molti; la pasta asciutta tornerà in
«Così la battaglia che Lei ha ingaggiato - se pur si presenta durissima, perchè deve cozzare contro tradizioni radicate e tenaci, contro interessi formidabili e contro l'ignoranza diffusa - dovrà trovare molti consensi nell'Italia d'oggi, perchè mentre mira a rinnovare un ambiente rimasto troppo fortemente abbarbicato al passato, ha una enorme importanza sociale ed economica, specie se l'invito alla chimica da Lei lanciato troverà tra gli scienziati italiani buone accoglienze. Un chimico francese - il prof. Mono - ha inventato degli «alimenti concentrati» di cui ho sperimentato l'efficacia, ma essi hanno il torto di essere stranieri innanzi tutto e assai cari. Auguriamoci che dei chimici italiani sappiano fare di più e meglio.
La cucina futurista
formidabili e contro l'ignoranza diffusa - dovrà trovare molti consensi nell'Italia d'oggi, perchè mentre mira a rinnovare un ambiente rimasto troppo
Verso la fine del secolo decimottavo molti nobili ingegni, sicuri che la ragione di molti mali si dovesse cercare in quella pietanza, iniziarono una vivace campagna perchè l'umanità scrollasse dalla groppa il basto di schiavitù. Furono scritti innumerevoli opuscoli e tomi di varia mole: le gazzette, diffusissime, recavano articoli di gente che aveva acquistato grande autorità nel campo delle scienze e delle lettere: ma tutto fu inutile contro l'assenteismo delle plebi anche perchè era, in quel tempo, diffusa la superstizione che i maccheroni fossero il controveleno di ogni morbo, la panacea universale. Un ultimo tentativo lo fece nella prima metà dell'ottocento, il grande Michele Scrofetta delle cui benemerenze è superfluo parlare, essendo note ai più: e tuttavia l'eminente scienziato non approdò a nulla di concreto.
La cucina futurista
Verso la fine del secolo decimottavo molti nobili ingegni, sicuri che la ragione di molti mali si dovesse cercare in quella pietanza, iniziarono una
8) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità i pittori, gli scultori e gli architetti italiani che, alla maniera di molti novecentisti e di molti razionalisti, preferiscono proclamarsi figli di novatori francesi, spagnuoli, svizzeri come Cézanne, Picasso, Le Corbusier piuttosto che figli di autentici novatori italiani come Boccioni, creatore della nuova plastica e Sant'Elia creatore della nuova architettura.
La cucina futurista
8) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità i pittori, gli scultori e gli architetti italiani che, alla maniera di molti novecentisti e di
In quanto ai molti scettici e disfattisti (letterati, artisti, filosofi e filosofessi) che tentano oggi, nell'inquietudine di una pace in bilico, di costruire una loro distratta doppia cupola d'avorio offerta al nemico, noi brutalmente diciamo:
La cucina futurista
In quanto ai molti scettici e disfattisti (letterati, artisti, filosofi e filosofessi) che tentano oggi, nell'inquietudine di una pace in bilico, di