A me, col rispetto di tutte le opinioni, sembra che il vino potrebbe oggi cercare e trovare nell'arte dei novatori, nella genialità dei futuristi, un'alleanza molto apprezzabile, in ciò che concerne architettura, decorazione, padiglioni, ristoranti, presentazione, pubblicità.
La cucina futurista
A me, col rispetto di tutte le opinioni, sembra che il vino potrebbe oggi cercare e trovare nell'arte dei novatori, nella genialità dei futuristi, un
All'entrata, la signora Belloni e la signorina Farina, organizzatrici con le Edizioni Franco-Latine, della serata, accoglievano gli eroici intervenuti. Pallidissime per l'emozione (pallore che tuttavia aumentava la loro grazia), le due Signore erano nell'impossibilità assoluta di animare i timorosi che, giunti alla soglia, in un ultimo dubbio angoscioso, non osavano penetrare nella sala.
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intervenuti. Pallidissime per l'emozione (pallore che tuttavia aumentava la loro grazia), le due Signore erano nell'impossibilità assoluta di animare i timorosi
«Le grandi acque» e «Carrousel d'alcool». Sorpresa generale di pescare nell'una cioccolato e formaggio naviganti nella barbera, cedrata e bitter e di raccogliere nell'altra un candido cachet racchiudente una dose di acciuga. Qualche smorfia, ma primo risultato soddisfacente, tanto che alcuni replicarono.
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«Le grandi acque» e «Carrousel d'alcool». Sorpresa generale di pescare nell'una cioccolato e formaggio naviganti nella barbera, cedrata e bitter e di
Il Comm. Tapparelli organizzò mirabilmente a Chiavari, il 22 Novembre 1931, una giornata futurista, in cui s'inaugurò una Mostra d'Arte Futurista, si tenne il Circuito di Poesia (vinto dal poeta triestino Sanzin) ed una conferenza di F. T. Marinetti sul «Futurismo mondiale». Inoltre, più di 300 persone parteciparono al grande aeropranzo tenuto nell'Hotel Negrino: vi erano le maggiori autorità della Città e della Provincia.
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persone parteciparono al grande aeropranzo tenuto nell'Hotel Negrino: vi erano le maggiori autorità della Città e della Provincia.
E il carburante nazionale (vulgo vino dei nostri colli) avanza trionfalmente, versato da alcune latte di olio extradenso. È il vino in bidoni. Il vino in... latte; e nell'attesa del piatto di centro, i commensali si apprestano a rosicchiare le ali degli aeroplani panificati.
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vino in... latte; e nell'attesa del piatto di centro, i commensali si apprestano a rosicchiare le ali degli aeroplani panificati.
7) Apparvero sopra alcune riviste a grande tiratura, fotografie di Marinetti nell'atto di gustare la pastasciutta: erano montaggi fotografici eseguiti da esperti avversari della cucina futurista, che tentavano così di screditare la campagna per una nuova alimentazione.
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7) Apparvero sopra alcune riviste a grande tiratura, fotografie di Marinetti nell'atto di gustare la pastasciutta: erano montaggi fotografici
La cucina futurista si propone non soltanto una rivoluzione completa nell'alimentazione della nostra razza, allo scopo di alleggerirla, spiritualizzarla e dinamizzarla.
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La cucina futurista si propone non soltanto una rivoluzione completa nell'alimentazione della nostra razza, allo scopo di alleggerirla
Formeranno subito un rapporto metaforico inusitato tra i peperoni (simbolo di forza campestre) e l'olio di fegato di merluzzo (simbolo di mari nordici feroci e necessità curative di polmoni malati). Provino allora a intingere il peperone nell'olio di fegato di merluzzo. Ogni spicchio di aglio sarà intanto accuratamente avvolto nei petali di rosa dalle dita stesse dei tre convitati che si distrarranno così ad accoppiare poesia e prosa. Il bicarbonato di soda a disposizione costituirà il verbo all'infinito di tutti i problemi alimentari e digestivi.
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nordici feroci e necessità curative di polmoni malati). Provino allora a intingere il peperone nell'olio di fegato di merluzzo. Ogni spicchio di aglio sarà
Poi, silenzio di un minuto. Poi, due minuti di ceci nell'olio e aceto. Poi, sette capperi. Poi, venticinque ciliege allo spirito. Poi, dodici patatine fritte. Poi, un silenzio di un quarto d'ora durante il quale le bocche continuino a masticare il vuoto. Poi, un sorso di vino Barolo tenuto in bocca un minuto. Poi, una quaglia arrostita per ciascuno dei convitati da guardarsi e annusare intensamente senza mangiare. Poi, quattro lunghe strette di mano alla contadina-cuoca e via tutti nel buio vento pioggia del bosco. Formula dell'aeropoeta futurista MARINETTI
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Poi, silenzio di un minuto. Poi, due minuti di ceci nell'olio e aceto. Poi, sette capperi. Poi, venticinque ciliege allo spirito. Poi, dodici
Gli undici convitati (5 donne, 5 uomini e un neutro) hanno ciascuno un piccolo ventilatore a mano con cui ricacciare a volontà l'odore goduto nell'angolo munito di un potente aspiratore. Prima dell'inizio del pranzo i convitati declamano «L'elogio dell'autunno» del poeta futurista Settimelli e «Intervista con un Caproni» del poeta futurista Mario Carli.
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Gli undici convitati (5 donne, 5 uomini e un neutro) hanno ciascuno un piccolo ventilatore a mano con cui ricacciare a volontà l'odore goduto nell
- «Amiamo le donne. Spesso ci siamo torturati con mille baci golosi nell'ansia di mangiarne una. Nude ci sembrarono sempre tragicamente vestite. Il loro cuore, se stretto dal supremo godimento d'amore, ci parve l'ideale frutto da mordere masticare suggere. Tutte le forme della fame che caratterizzano l'amore ci guidarono nella creazione di queste opere di genio e di lingua insaziabile. Sono i nostri stati d'animo realizzati. Il fascino, la grazia infantile, l'ingenuità, l'alba, il pudore, il furente gorgo del sesso, la pioggia di tutte le smanie e di tutte le svenevolezze, i pruriti e le ribellioni contro l'antichissima schiavitù, l'unica e tutte hanno trovato qui, mediante le nostre mani, un'espressione artistica tanto intensa da esigere non soltanto gli occhi e relativa ammirazione, non soltanto il tatto e relative carezze, ma i denti, la lingua, lo stomaco, l'intestino ugualmente innamorati.
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- «Amiamo le donne. Spesso ci siamo torturati con mille baci golosi nell'ansia di mangiarne una. Nude ci sembrarono sempre tragicamente vestite. Il
Nell'ampia carlinga di un grande Autostabile DeBernardi, fra le aeropitture dei futuristi Marasco, Tato, Benedetta, Oriani e Munari, che si legano alle aerocime e alle nuvole dell'orizzonte navigato a mille metri, i commensali liberano dai gusci intatti 5 aragoste e le lessano elettricamente nell'acqua di mare. Le imbottiscono di una poltiglia di rossi d'uova, carote, timo, aglio, scorza di limone, uova e fegato di aragoste, capperi. Le cospargono di polvere di Curry e le rimettono nei loro gusci qua e là tinti di blu di Mitilene.
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Nell'ampia carlinga di un grande Autostabile DeBernardi, fra le aeropitture dei futuristi Marasco, Tato, Benedetta, Oriani e Munari, che si legano
2) «Vivanda magica»: si serviranno delle scodelle non molto ampie, ricoperte esternamente da materie tattili ruvide. Bisognerà tenere la scodella con la mano sinistra ed afferrare con la destra le sfere misteriose contenute nell'interno: saranno tutte sfere di zucchero bruciato, ma ognuna ripiena di elementi diversi (come frutti canditi o fettine di carne cruda o aglio o poltiglia di banane o cioccolata o pepe), in modo cioè che i convitati non possano intuire quale sapore verrà introdotto nella bocca.
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la mano sinistra ed afferrare con la destra le sfere misteriose contenute nell'interno: saranno tutte sfere di zucchero bruciato, ma ognuna ripiena
«Istinto coloniale»: un colossale cefalo imbottito di datteri, banane, spicchi di arancio, granchi, ostriche e carrubi presentato navigante in un litro di marsala. Un violento profumo di garofani, ginestre e gaggia viene spruzzato nell'aria.
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litro di marsala. Un violento profumo di garofani, ginestre e gaggia viene spruzzato nell'aria.
Generalmente le difficoltà da vincere per una nuova alimentazione sono aumentate dai proprietarî di ristorante che, incapaci o paurosi, non intendono rinunciare all'antica cucina. Tutte le loro preoccupazioni sono comprese nell'aiuto al cliente quando riprende il soprabito.
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rinunciare all'antica cucina. Tutte le loro preoccupazioni sono comprese nell'aiuto al cliente quando riprende il soprabito.
Una cuoca negra, senza parlare, serve loro venti uova fresche che furono bucate ai due lati per iniettare nell'interno un tenue profumo di acacia: i negri aspirano il contenuto delle uova, senza rompere il guscio.
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Una cuoca negra, senza parlare, serve loro venti uova fresche che furono bucate ai due lati per iniettare nell'interno un tenue profumo di acacia: i
Fatto ciò prendi il latte nuovamente (il latte delle aringhe si capisce!) per disfarlo nell'olio a cui si unisce qualche goccia di aceto e finalmente stendi quel latte tenero e piccante sopra le aringhe che tritasti già e l'antipasto fine e stuzzicante ogni umano appetito sveglierà.
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Fatto ciò prendi il latte nuovamente (il latte delle aringhe si capisce!) per disfarlo nell'olio a cui si unisce qualche goccia di aceto e finalmente
Fatene tante pallottole della grandezza media di una arancia, bagnandovi le mani con acqua o, meglio, con olio d'oliva, e praticate ad ognuna di esse un foro col pollice, allargandolo senza romperne le pareti, e riempitelo di carne a ragù tritata grossa e umida del suo sugo. Aggiungete dadi di formaggio (fontina o mozzarella, o caciocavallo, o provolone fresco), salame o prosciutto crudo a pezzetti, pignoli e uva passa. Ricoprite con altro risotto e appallottolate ancora. Così pronte, avvoltolate le arancine nella farina bianca, poi nell'uovo sbattuto e infine nel pane grattugiato. Friggetele in abbondante olio di oliva sino a che diventino biondo-aurate e servitele calde, croccanti.
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risotto e appallottolate ancora. Così pronte, avvoltolate le arancine nella farina bianca, poi nell'uovo sbattuto e infine nel pane grattugiato. Friggetele
Castagne candite immerse per 2 minuti nell'acqua di Colonia e poi per 3 minuti nel latte, quindi servite sopra una poltiglia (cesellata in forma di snello aeroplano) di banane, mele, datteri e piselli.
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Castagne candite immerse per 2 minuti nell'acqua di Colonia e poi per 3 minuti nel latte, quindi servite sopra una poltiglia (cesellata in forma di
Nell'interno dei peperoncini si nascondono dei biglietti con frase di propaganda futurista o a sorpresa (ad esempio: «II futurismo è un movimento antistorico» - «Vivere pericolosamente» - «Medici, farmacisti e becchini, con la cucina futurista rimarranno disoccupati», ecc.).
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Nell'interno dei peperoncini si nascondono dei biglietti con frase di propaganda futurista o a sorpresa (ad esempio: «II futurismo è un movimento
Diversi gambi di cardi o sedani della lunghezza di 10 cm., cotti preventivamente nell'acqua, disposti diritti in modo da formare un cilindro vuoto. Fissati: sotto da una semisfera di risotto bianco e sopra da un mezzo limone. L'interno del cilindro riempito con carne trita, olio, pepe e sale. Sulla semisfera di riso, distribuiti a stelle: un cetriolo, un pezzo di banana, un pezzo di barbabietola.
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Diversi gambi di cardi o sedani della lunghezza di 10 cm., cotti preventivamente nell'acqua, disposti diritti in modo da formare un cilindro vuoto
Mettete a cuocere abbastanza sodo il riso nel latte, e circa a mezza cottura aggiungete il burro e il sale sufficente. Dopo che il riso sia stato levato dal fuoco mescolate subito un uovo incorporandolo bene. Quando il detto preparato sarà ben freddo dividetelo in dieci parti, ed in ognuna di queste incorporerete una fetta di mozzarella, mezza acciuga, tre o quattro capperi, due o tre olive, senza il nocciolo, e un pizzico abbondante di pepe nero. Ad ogni parte, così preparata, darete la forma di una sfera, bagnatela nell'altro uovo che avete già frullato, e dopo involtatela nel pangrattato e friggete.
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nero. Ad ogni parte, così preparata, darete la forma di una sfera, bagnatela nell'altro uovo che avete già frullato, e dopo involtatela nel pangrattato e
Piccole rape novelle bollite per 10 minuti con lauro, cipolle e rosmarino. Spaccarle poi a portafoglio e farcirle con acciughe intrise nell'uovo e nel rhum. Passare le rape farcite nel tuorlo d'uovo e nel pane pesto e cuocerle al forno.
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Piccole rape novelle bollite per 10 minuti con lauro, cipolle e rosmarino. Spaccarle poi a portafoglio e farcirle con acciughe intrise nell'uovo e
10. La creazione dei bocconi simultanei e cangianti che contengano dieci, venti sapori da gustare in pochi attimi. Questi bocconi avranno nella cucina futurista la funzione analogica immensificante che le immagini hanno nella letteratura. Un dato boccone potrà riassumere una intera zona di vita, lo svolgersi di una passione amorosa o un intero viaggio nell' Estremo Oriente.
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svolgersi di una passione amorosa o un intero viaggio nell' Estremo Oriente.
Benché io non sia, ohimè, il più giovine del tuo reggimento, ora ti domando, o Marinetti, di portar io la bandiera di quest'ultima tua offensiva. Pare a me che la rivoluzione alimentare sia la più provvida fra quante mai tu abbia suscitate. E infatti appare la più difficile. Tu vedi come gli Italiani, toccati nell'epigastrio, già ti si ribellino. Accettano il tattilismo, le parole in libertà, l'intonarumori. Ma alla pasta asciutta non rinunciano. Accettano il pugno, il salto, il passo di corsa: però con la sua porzione di spaghetti. Accettano, e intendono, di riavere il primato nel mondo: disposti, tuttavia, questa priorità a cederla per un piatto di maccheroni, come già Esaù per uno di lenticchie. Tu vedi com'è fatta, purtroppo, questa gente nostra. Capace di rinunziare a tutti i comodi, a tutti i vantaggi, e non a un appetito. Ah, non credere, Marinetti, che stavolta la battaglia sia facile! Per ciò domando, appunto, l'onore di servirti. Ma credi a me: bisognerà avere coraggio. I fischi saranno molti; la pasta asciutta tornerà in tavola; e noi dovremo, chissà ancora per quanto tempo, predicare a pancie piene e a cuori deserti.
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Italiani, toccati nell'epigastrio, già ti si ribellino. Accettano il tattilismo, le parole in libertà, l'intonarumori. Ma alla pasta asciutta non rinunciano
«Così la battaglia che Lei ha ingaggiato - se pur si presenta durissima, perchè deve cozzare contro tradizioni radicate e tenaci, contro interessi formidabili e contro l'ignoranza diffusa - dovrà trovare molti consensi nell'Italia d'oggi, perchè mentre mira a rinnovare un ambiente rimasto troppo fortemente abbarbicato al passato, ha una enorme importanza sociale ed economica, specie se l'invito alla chimica da Lei lanciato troverà tra gli scienziati italiani buone accoglienze. Un chimico francese - il prof. Mono - ha inventato degli «alimenti concentrati» di cui ho sperimentato l'efficacia, ma essi hanno il torto di essere stranieri innanzi tutto e assai cari. Auguriamoci che dei chimici italiani sappiano fare di più e meglio.
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formidabili e contro l'ignoranza diffusa - dovrà trovare molti consensi nell'Italia d'oggi, perchè mentre mira a rinnovare un ambiente rimasto troppo
Fu solo nell'alto medioevo (Cordazio Camaldolese: Pietanzie in usaggio appo aliquante nostre terre et regioni et insule et peninsule et similia con spiegato lor modo di prepararle in cucina) che ai cetrioli si sostituirono i pomodori, la cui coltivazione si era già molto estesa da quando frate Serenio, al suo ritorno dalla Cina, portò il preziosissimo seme - e non seme di baco da seta, come comunemente si crede (cfr. a questo riguardo la definitiva opera di esegesi storica scritta da Valbo Scaravacio e intitolata «Verità e corbelleria»: Pirocchi, editori in contrada: Sant'Anselobio, carlin 8). Un biografo assai minuzioso, spesso prolisso, del Boccaccio informa che l'autore del Decameron si faceva dalla moglie condire i maccheroni con latte di mandorle amare: «ma, dice il biografo, l'egregio scriptore non poteva digerirli ugualmente». Forse perchè il Boccaccio, aggiungo io, aveva troppo buon gusto per accettare placidamente quel piatto: e, comunque se lo facesse preparare, il suo palato aristocratico vi si rifiutava. Tuttavia, di buona o di mala voglia che fosse, mandava giù i maccheroni poiché non dovette neanche passargli per la mente, tant'era radicata la tradizione, di poterne fare a meno.
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Fu solo nell'alto medioevo (Cordazio Camaldolese: Pietanzie in usaggio appo aliquante nostre terre et regioni et insule et peninsule et similia con
Per poco, nell'ultimo stadio del rinascimento, la maledetta pietanza non fu sepolta nell'oblio. Quando non se ne parlava quasi più, ecco quel cialtrone rumoroso dell'Aretino che viene a rimetterla sugli altari: e quale mezzo di propaganda che fosse migliore delle sue muse in carne e ossa procacissime?
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Per poco, nell'ultimo stadio del rinascimento, la maledetta pietanza non fu sepolta nell'oblio. Quando non se ne parlava quasi più, ecco quel
Paolo Monelli, nella difesa della pastasciutta la dichiara l'ideale vivanda dei combattenti. Ciò era forse vero per gli alpini che, fra tutti i combattenti, sono i più pronti, dopo battaglie, scalate e valanghe, ad improvvisare perfetti equipaggiamenti, comodi rifugi, forniti e ben arredati baraccamenti e cucine sapienti. Ciò non è vero per le truppe che combattono in pianura. I futuristi che combattevano a Doberdò, a Selo, sulla Vertoibizza, a Plava e alle case di Zagora e dopo a Casa Dus, a Nervesa e a Capo Sile sono pronti a testimoniare che mangiarono sempre delle pessime pastasciutte, ritardate, congelate e trasformate dai tiri di sbarramento nemici che separavano gli attendenti e i cuochi dai combattenti. Chi poteva sperare in una pastasciutta calda e al dente? Marinetti ferito alle Case di Zagora nell'offensiva del Maggio 1917, trasportato giù a Plava in barella, ricevette da un soldato ex-cuoco del Savini un miracoloso brodo di pollo: quel sagace opportuno cuoco, per quanto zelante e devoto al simpatico cliente di una volta, non avrebbe potuto con la maggior buona volontà offrirgli una pastasciutta mangiabile, poiché sulla sua cucina di battaglione crollavano di quando in quando tremendi barilotti austriaci a sconquassargli i fornelli: Marinetti dubitò allora per la prima volta della pastasciutta come vivanda di guerra. Per i bombardieri della Vertoibizza, come Marinetti, la vivanda comune era del cioccolato sporco di fango e talvolta una bistecca di cavallo cotta in un pentolino lavato con l'acqua di Colonia.
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pastasciutta calda e al dente? Marinetti ferito alle Case di Zagora nell'offensiva del Maggio 1917, trasportato giù a Plava in barella, ricevette da un
Indulgenza plenaria nell'arte e nella vita ai veri patrioti, cioè ai fascisti che vibrano di una autentica passione per l'Italia e di un instancabile orgoglio italiano.
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Indulgenza plenaria nell'arte e nella vita ai veri patrioti, cioè ai fascisti che vibrano di una autentica passione per l'Italia e di un instancabile
In quanto ai molti scettici e disfattisti (letterati, artisti, filosofi e filosofessi) che tentano oggi, nell'inquietudine di una pace in bilico, di costruire una loro distratta doppia cupola d'avorio offerta al nemico, noi brutalmente diciamo:
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In quanto ai molti scettici e disfattisti (letterati, artisti, filosofi e filosofessi) che tentano oggi, nell'inquietudine di una pace in bilico, di
Chirurgicamente il volantista dell'automobile cercò e trovò, sulle rive piagate e fra i canneti doloranti del Lago, la villa. In realtà si nascondeva in fondo al parco, alternato di pini ombrelliferi offerti al Paradiso e di cipressi diabolicamente infusi nell'inchiostro dell' Inferno, una vera Reggia, più che una villa.
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in fondo al parco, alternato di pini ombrelliferi offerti al Paradiso e di cipressi diabolicamente infusi nell'inchiostro dell' Inferno, una vera
«la protesta dei cuochi accademici ricorda stranamente l'opposizione che i professori della storia dell'arte hanno sempre fatto ai movimenti di rinnovamento artistico in questo e nell'altro secolo. Siamo sicuri perciò che le profezie dell'illustre Membro dell'Accademia Cucinaria avranno lo stesso risultato delle altre: affretteranno cioè il nostro successo».
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rinnovamento artistico in questo e nell'altro secolo. Siamo sicuri perciò che le profezie dell'illustre Membro dell'Accademia Cucinaria avranno lo stesso