S. E. Marinetti, con molto spirito, accennò quindi ai numeri di canto e di danza rilevando il voluto contrasto della parte lirica (esclusivamente tradizionale) con il futurismo integrale del pranzo e delle danze.
La cucina futurista
S. E. Marinetti, con molto spirito, accennò quindi ai numeri di canto e di danza rilevando il voluto contrasto della parte lirica (esclusivamente
Si proseguì, quindi, alla garibaldina con un Decollapalato; nome che designava un brodo di natura assai bizzarra, composto in parti quasi uguali di sugo di carne, di champagne e di liquori: sopra questa miscela, che per gli iniziati deve avere straordinarie virtù appetitive, natavano, vaghi e fragili, larghi petali di rose. Messi innanzi ad un tale capolavoro di lirica brodistica, i convitati coraggiosamente tentarono l'esperimento della deglutizione; ma più d'uno con evidente viltà, rinunciò a condurlo a termine e solo si contentò di trarre dalla scodella una foglia di rose, di asciugarla col tovagliolo e di riporsela nel portafogli a ricordo del pranzo e a testimonianza d'un banchetto da narrare, più tardi, ai nepoti.
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Si proseguì, quindi, alla garibaldina con un Decollapalato; nome che designava un brodo di natura assai bizzarra, composto in parti quasi uguali di
Infine si è levato S. E. Marinetti per dichiarare che la sua eloquenza era letteralmente tappata dalla succulenza varia e deliziosa delle aeropietanze delibate, alcune delle quali - ha soggiunto - sono trovate importantissime, come ad esempio il riso condito coll'arancio. Ha quindi tessuto l'elogio della cucina futurista, di fronte alla quale la pastasciutta è definitivamente in ritirata.
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aeropietanze delibate, alcune delle quali - ha soggiunto - sono trovate importantissime, come ad esempio il riso condito coll'arancio. Ha quindi tessuto l'elogio
Cominciato con l'antipasto, il banchetto si è chiuso con dei discorsi. Infatti, si è levata a parlare la medaglia d'oro Onida, quindi il dottor Magli ha espresso i sentimenti dei «tagliatellisti», mentre un anonimo inviava un telegramma in cui si diceva testualmente: «Abbasso la pastasciutta, va bene, ma le tagliatelle sono un altro paio di maniche!».
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Cominciato con l'antipasto, il banchetto si è chiuso con dei discorsi. Infatti, si è levata a parlare la medaglia d'oro Onida, quindi il dottor Magli
Poi un bicchiere di Asti Spumante. Poi il Guerrainletto. Il letto, vasto e già pieno di luna, affascinato, viene loro incontro dal fondo della stanza aperta. Entreranno quindi in letto alzando nel piccolo bicchiere il centellinato Guerrainletto composto di sugo di ananas, uova, cacao, caviale, pasta di mandorle, un pizzico di pepe rosso, un pizzico di noce moscata e un chiodo di garofano: il tutto liquidato nel liquore Strega. Formula dell'aeropoeta futurista MARINETTI
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aperta. Entreranno quindi in letto alzando nel piccolo bicchiere il centellinato Guerrainletto composto di sugo di ananas, uova, cacao, caviale
Breve spavento. Rimescolìo. I cuochi fanno capolino e spariscono. I ventilatori a mano cancellano tutto. Entra un profumo agro-soave-putrido-delicatissimo di ireos civilizzati che, uscendo dalla serra, s'incontra con l'identico profumo, ma selvaggio, venuto dal lago. I due profumi di vita carne lussuria morte sintetizzano e quindi appagano tutti gli undici palati affamati. Formula dell'aeropoeta futurista MARINETTI
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lussuria morte sintetizzano e quindi appagano tutti gli undici palati affamati. Formula dell'aeropoeta futurista MARINETTI
Castagne candite immerse per 2 minuti nell'acqua di Colonia e poi per 3 minuti nel latte, quindi servite sopra una poltiglia (cesellata in forma di snello aeroplano) di banane, mele, datteri e piselli.
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Castagne candite immerse per 2 minuti nell'acqua di Colonia e poi per 3 minuti nel latte, quindi servite sopra una poltiglia (cesellata in forma di
Antipraticamente quindi, noi futuristi trascuriamo l'esempio e il mònito della tradizione per inventare ad ogni costo un nuovo giudicato da tutti pazzesco.
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Antipraticamente quindi, noi futuristi trascuriamo l'esempio e il mònito della tradizione per inventare ad ogni costo un nuovo giudicato da tutti
«È questione di gusti e del prezzo del mercato. In ogni modo, conviene un'alimentazione mista, e quindi mai esclusivamente fatta con un solo alimento». Prof. A. Herlitzka (fisiologo).
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«È questione di gusti e del prezzo del mercato. In ogni modo, conviene un'alimentazione mista, e quindi mai esclusivamente fatta con un solo alimento
3) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità i direttori d'orchestra e pubblici italiani che organizzano o applaudono concerti all'estero quasi privi di musica italiana. Un elementare patriottismo esige invece almeno una metà di musica italiana moderna o futurista da sostituire nei programmi a quella di Beethoven, Bach, Brahms, ecc., già godute, penetrate e ammirate da tutti a sazietà.
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3) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità i direttori d'orchestra e pubblici italiani che organizzano o applaudono concerti all'estero
1) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità, i giovani italiani che cadono in un'estasi cretina davanti a tutte le straniere anche ora che la crisi mondiale le impoverisce, se ne innamorano per snobismo e talvolta le sposano assolvendole da ogni difetto (prepotenza, maleducazione, antitalianità o bruttezza) soltanto perchè esse non parlano la lingua italiana e vengono da paesi lontani ignorati o poco conosciuti.
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1) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità, i giovani italiani che cadono in un'estasi cretina davanti a tutte le straniere anche ora che
2) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli interpreti italiani di fama mondiale (artisti del canto, concertisti e direttori d'orchestra) quando si gonfiano fino a dimenticare che l'interprete è il servo utile non necessario del genio creatore. Esempio: l'eccellente e celebre direttore d'orchestra Arturo Toscanini che antepose il suo successo personale al prestigio della sua patria col rinnegare i suoi inni nazionali per delicatezza artistica ed eseguire quelli stranieri per opportunismo.
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2) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli interpreti italiani di fama mondiale (artisti del canto, concertisti e direttori d
6) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli storici e i critici militari che della nostra grande guerra vittoriosa prediligono gli episodi trascurabili come Caporetto.
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6) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli storici e i critici militari che della nostra grande guerra vittoriosa prediligono gli
4) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità i pubblici italiani che applaudono invece di fischiare i direttori d'orchestra stranieri quando, maleducatamente, dimenticano la musica italiana nei loro concerti in Italia.
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4) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità i pubblici italiani che applaudono invece di fischiare i direttori d'orchestra stranieri
7) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità i letterati illustri che all'estero denigrano l'intera letteratura italiana (oggi originale, varia e divertente) colla speranza di apparire, ognuno, un genio altissimo in un popolo di mediocri illetterati.
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7) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità i letterati illustri che all'estero denigrano l'intera letteratura italiana (oggi originale
5) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli industriali italiani che trovano mille pretesti per rifiutare una battaglia decisiva con l'industria estera e sono fieri di vincere gare internazionali con prodotti, macchine o apparecchi non interamente ideati e costruiti in Italia.
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5) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli industriali italiani che trovano mille pretesti per rifiutare una battaglia decisiva con l
8) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità i pittori, gli scultori e gli architetti italiani che, alla maniera di molti novecentisti e di molti razionalisti, preferiscono proclamarsi figli di novatori francesi, spagnuoli, svizzeri come Cézanne, Picasso, Le Corbusier piuttosto che figli di autentici novatori italiani come Boccioni, creatore della nuova plastica e Sant'Elia creatore della nuova architettura.
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8) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità i pittori, gli scultori e gli architetti italiani che, alla maniera di molti novecentisti e di
9) Sono esterofile e quindi antitaliane le assemblee che invece di bollare d'infamia definiscono «leciti peccatucci» le offese scritte e stampate da letterati italiani contro l'Italia, contro il nostro esercito e contro la nostra grande guerra vittoriosa.
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9) Sono esterofile e quindi antitaliane le assemblee che invece di bollare d'infamia definiscono «leciti peccatucci» le offese scritte e stampate da
11) Sono esterofile e quindi colpevoli di antitalianità le signore italiane dell'aristocrazia e dell'alta borghesia che si infatuano degli usi e degli snobismi stranieri. Esempio: lo snobismo americano dell'alcool e la moda del cocktail-party, forse adatti alla razza nord-americana, ma certamente nocivi alla nostra razza. Consideriamo quindi cafona e cretina la signora italiana che partecipa orgogliosamente a un cocktails-party e relativa gara alcoolica. Cretina e cafona la signora italiana che crede più elegante dire: «ho preso quattro cocktails»; che dire: «ho mangiato un minestrone». A meno che essa subisca ora la invidiata superiorità finanziaria dello straniero, superiorità ormai distrutta dalla crisi mondiale.
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11) Sono esterofile e quindi colpevoli di antitalianità le signore italiane dell'aristocrazia e dell'alta borghesia che si infatuano degli usi e
10) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli albergatori e negozianti che trascurano gli efficaci e spicci mezzi a loro disposizione per influenzare italianamente il mondo (uso della lingua italiana negli avvisi, nelle insegne e nelle liste di vivande) dimenticando che gli stranieri, innamorati del paesaggio e del clima d'Italia, possono anche ammirarne e studiarne la lingua.
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10) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli albergatori e negozianti che trascurano gli efficaci e spicci mezzi a loro disposizione
14) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli impresari italiani che cercano all'estero maestri di scena e scenografi dimenticando quelli italiani, capaci di insegnare al mondo.
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14) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli impresari italiani che cercano all'estero maestri di scena e scenografi dimenticando
12) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità, gli italiani e le italiane che salutano romanamente e poi nei negozi domandano sdilinquendosi prodotti esteri con occhiate scettiche e
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12) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità, gli italiani e le italiane che salutano romanamente e poi nei negozi domandano
15) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità le colte signore e i critici d'Italia, il cui cervello fu svecchiato e agilizzato dal Futurismo italiano, e nondimeno lo criticano o trascurano per correre a pescare preziosamente Futurismi stranieri tutti derivati dal nostro. Antitalianamente essi dimenticano per esempio questa esplicita dichiarazione del poeta futurista inglese Esra Pound ad un giornalista italiano: «Il movimento che io, Eliot Joyce e altri abbiamo iniziato a Londra, non sarebbe stato senza il Futurismo italiano» e questa altrettanto esplicita dichiarazione di Antoine nel Journal di Parigi: «Nelle arti decorative le strade erano da tempo aperte dalla scuola di Marinetti».
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15) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità le colte signore e i critici d'Italia, il cui cervello fu svecchiato e agilizzato dal
Dove c'è del prodigioso e che forse è sfuggito anche a Marconi, è nella possibilità di realizzare, per mezzo della radio, una diffusione di onde nutrienti. Del resto la cosa non è poi straordinaria. Come la radio può diffondere delle onde asfissianti e addormentatrici (conferenze, jazz, dizione di poesie, per-finire, ecc.), potrà diffonderci pure degli estratti di ottimi pranzi e colazioni. Che cuccagna allora! Il guaio è che si andrà verso l'abolizione della cucina e quindi del «Santopalato».
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'abolizione della cucina e quindi del «Santopalato».
Non pago, quindi, delle stragrandi vittorie pittoriche, letterarie, artistiche insomma, che da vent'anni accumula, il Futurismo italiano mira, oggi, ad un rinnovamento basilare: esso, infatti, osa affrontare ancora l'impopolarità, con un programma di rinnovamento totale della cucina.
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Non pago, quindi, delle stragrandi vittorie pittoriche, letterarie, artistiche insomma, che da vent'anni accumula, il Futurismo italiano mira, oggi
Speaker ufficiale, ossia l'annunciatore e l'illustratore di ogni singola portata, era e non poteva non esserlo, il pittore Fillìa. Quattordici le portate, abbiamo detto. Eccole. Prima: Antipasto intuitivo. Non è difficile intendere come si tratti, in un certo senso, di una sorpresa e, in certo altro senso, di una preparazione alle portate seguenti. Non bisogna, a questo punto, dimenticare che l'invenzione di complessi plastici saporiti, la cui armonia originale di forma e colore nutre gli occhi ed eccita la fantasia prima di tentare le labbra, sia una norma fondamentale per un pranzo perfetto. Sceglieremo, quindi, una grossa arancia, ed attraverso un foro, la libereremo della sua polpa: l'ischeletrito involucro noi tratteremo in modo da ottenere la figurazione di un piccolo canestro, con il manico e la tondeggiante cavità. Qui porremo una fettina di prosciutto infilato in un pezzetto di grissino, un carciofino all'olio, un peperoncino sotto aceto. Nel grembo di questi ultimi sarà lecito di infilare un bigliettino rotolato, sul quale sarà stata precedentemente vergata una massima futurista, oppure l'elogio di un convitato. Sarà facile scoprire la sorpresa poiché è comminata «l'abolizione della forchetta e del coltello per i complessi plastici che possono dare un piacere tattile prelabiale.» In totale, una cosa finissima.
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. Sceglieremo, quindi, una grossa arancia, ed attraverso un foro, la libereremo della sua polpa: l'ischeletrito involucro noi tratteremo in modo da