La polemica sulla cucina futurista era così intensa e presente in ogni persona, che tutte le conferenze di Marinetti erano spesso seguite da clamorose discussioni pro e contro la pastasciutta, pro e contro le nuove vivande futuriste.
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clamorose discussioni pro e contro la pastasciutta, pro e contro le nuove vivande futuriste.
«È un peccato davvero che della cena futurista, tenutasi domenica 18 Aprile a Novara, nessuno abbia redatto un processo verbale stenografato consacrando al futuro i commenti con cui Fillìa preannunciava le vivande.
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consacrando al futuro i commenti con cui Fillìa preannunciava le vivande.
S. E. Marinetti, che aveva partecipato al banchetto non soltanto presiedendolo ma intervenendo ad ogni momento nelle discussioni e nella esaltazione delle vivande, elogiò il pranzo futurista come prima realizzazione a Parigi del celebre manifesto della cucina futurista, manifesto che ha sollevato una polemica mondiale, con oltre 2000 articoli ed ha dimostrato il senso d'artevita sempre animante le attività futuriste.
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delle vivande, elogiò il pranzo futurista come prima realizzazione a Parigi del celebre manifesto della cucina futurista, manifesto che ha sollevato
La cucina futurista si propone inoltre, mediante l'arte di armonizzare le vivande futuriste, di suggerire e determinare gl' indispensabili stati di animo che non si potrebbero suggerire e determinare altrimenti.
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La cucina futurista si propone inoltre, mediante l'arte di armonizzare le vivande futuriste, di suggerire e determinare gl' indispensabili stati di
In una sala, decorata con aeropitture e aerosculture dei futuristi Tato, Benedetta, Dottori e Mino Rosso, sopra una tavola le cui quattro gambe saranno costituite da fisarmoniche, vengano presentate, in tinnuli piatti orlati di campanelli, delle vivande-ritratti:
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saranno costituite da fisarmoniche, vengano presentate, in tinnuli piatti orlati di campanelli, delle vivande-ritratti:
- «siete i padroni, ma anche mascalzoni. Vi decidete o non vi decidete a mangiare le vivande raffinatissime preparate da noi, grandi artisti? Finitela di cincischiare o vi prendiamo tutti a calci».
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- «siete i padroni, ma anche mascalzoni. Vi decidete o non vi decidete a mangiare le vivande raffinatissime preparate da noi, grandi artisti
I convitati vestiti sportivamente, le maniche rimboccate, saranno trattenuti fuori della porta di una sala di ginnastica dove a terra e in piccole piramidi saranno disposte le vivande predette.
L'Italia è sempre stata, nel passato, un ghiotto cibo per gli stranieri. Oggi possiamo gustarla noi, ma non ci è dato, volendo provare a tavola il sapore e il profumo di tutti i suoi orti, i suoi pascoli e i suoi giardini, di farci servire in una volta sola le tante vivande regionali.
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sapore e il profumo di tutti i suoi orti, i suoi pascoli e i suoi giardini, di farci servire in una volta sola le tante vivande regionali.
4. Bisogna scegliere le vivande non secondo la loro composizione, ma indicando sulla carta geografica la città o le regioni che seducono la fantasia turistica e avventurosa dei commensali.
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4. Bisogna scegliere le vivande non secondo la loro composizione, ma indicando sulla carta geografica la città o le regioni che seducono la fantasia
7. Così di seguito, variando per ogni pranzo le carte geografiche e le cameriere-listavivande e non permettendo di conoscere in anticipo le vivande. Dominerà perciò un orientamento alimentare inspirato dai continenti, dalle regioni e dalle città. Formula dell'aeropittore futurista FILLÌA
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7. Così di seguito, variando per ogni pranzo le carte geografiche e le cameriere-listavivande e non permettendo di conoscere in anticipo le vivande
La cuoca e le due cameriere sono allontanate di forza e ognuno si dispone ad ideare una variazione nelle vivande. Gara violenta tra i fornelli accesi, mentre padelle e casseruole passano di mano in mano tra risate, urla e pioggia di alimenti.
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La cuoca e le due cameriere sono allontanate di forza e ognuno si dispone ad ideare una variazione nelle vivande. Gara violenta tra i fornelli accesi
Intanto altri hanno scoperto il deposito dei vini e si forma cosi un banchetto eccezionale, che va dalla cucina alla camera da letto, dall'anticamera alla sala da bagno, alla cantina. Sfilano le vivande combinate quasi per magia, secondo lo spirito di veloce armonia che anima i nuovi cuochi.
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alla sala da bagno, alla cantina. Sfilano le vivande combinate quasi per magia, secondo lo spirito di veloce armonia che anima i nuovi cuochi.
Per i pranzi improvvisati si può naturalmente discutere tra cuochi, camerieri e Direttori sulla attribuzione delle differenti vivande, ma mai si deve tener conto del gusto personale dei commensali. Formula dell'aeropittore futurista FILLÌA
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Per i pranzi improvvisati si può naturalmente discutere tra cuochi, camerieri e Direttori sulla attribuzione delle differenti vivande, ma mai si deve
- deve possibilmente arrivare ai pranzi in movimento, per mezzo di tappeti-mobili che scorrono davanti alle persone, portando ogni genere di vivande: si semplificherà così la preparazione individuale perchè ognuno sarà portato a conquistarsi la vivanda preferita. E la scelta sarà doppiamente gradita perchè svilupperà, in un certo senso, lo spirito umano dell'avventura e dell'eroismo.
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- deve possibilmente arrivare ai pranzi in movimento, per mezzo di tappeti-mobili che scorrono davanti alle persone, portando ogni genere di vivande
La sensibilità dei negri si appaga nel saporecolore-odore bianco delle vivande, mentre dal soffitto scende lentamente verso il tavolo un globo incandescente di vetro lattiginoso e in tutta la sala si espande un profumo di gelsomino. Formula dell'aeropittore futurista FILLÌA
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La sensibilità dei negri si appaga nel saporecolore-odore bianco delle vivande, mentre dal soffitto scende lentamente verso il tavolo un globo
La tavola è costituita da una lastra di cristallo poggiata su aste lucenti di alluminio. La sala da pranzo è tutta buia. Dal basso verso l'alto, sotto la tavola, e dai due lati verso il centro, attraverso lo spessore stesso del cristallo, delle sorgenti luminose graduabili illumineranno in cento modi diversi il piano di cristallo, variando intensità e colore a seconda delle vivande.
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modi diversi il piano di cristallo, variando intensità e colore a seconda delle vivande.
la dosatura sommaria di molte di queste formule non deve preoccupare ma bensì eccitare la fantasia inventiva dei cuochi futuristi i cui eventuali errori potranno spesso suggerire nuove vivande
Quattro commensali ordineranno ognuno due vivande o bibite digestive conosciute. Oppure otto commensali una ciascuno. Gli altri invitati voteranno segretamente contro una o l'altra. Risulterà vincitrice quella che otterrà minori voti contrari.
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Quattro commensali ordineranno ognuno due vivande o bibite digestive conosciute. Oppure otto commensali una ciascuno. Gli altri invitati voteranno
I meno futuristi erano i più applaudenti. Ed era logico, poiché, eccettuato il brodo alle rose che inebriò i palati futuristi di Marinetti, Prampolini, Depero, Escodamè e Gerbino, le vivande apparvero timidamente originali e ancora legate alla tradizione gastronomica. Il cuoco Bulgheroni fu ripetutamente acclamato.
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, Prampolini, Depero, Escodamè e Gerbino, le vivande apparvero timidamente originali e ancora legate alla tradizione gastronomica. Il cuoco Bulgheroni fu
9. La presentazione rapida tra vivanda e vivanda, sotto le nari e gli occhi dei convitati, di alcune vivande che essi mangeranno e di altre che essi non mangeranno, per favorire la curiosità, la sorpresa e la fantasia.
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9. La presentazione rapida tra vivanda e vivanda, sotto le nari e gli occhi dei convitati, di alcune vivande che essi mangeranno e di altre che essi
La «Cucina Italiana», giornale diretto con grande genialità e competenza da Umberto e Delia Notari, aprì un'inchiesta mentre infuriava la polemica mondiale pro e contro la pastasciutta e pro e contro le vivande futuriste.
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mondiale pro e contro la pastasciutta e pro e contro le vivande futuriste.
11. Una dotazione di strumenti scientifici in cucina: ozonizzatori che diano il profumo dell' ozono a liquidi e a vivande, lampade per emissione di raggi ultravioletti (poiché molte sostanze alimentari irradiate con raggi ultravioletti acquistano proprietà attive, diventano più assimilabili, impediscono il rachitismo nei bimbi, ecc.) elettrolizzatori per scomporre succhi estratti ecc. in modo da ottenere da un prodotto noto un nuovo prodotto con nuove proprietà, mulini colloidali per rendere possibile la polverizzazione di farine, frutta secca, droghe, ecc.; apparecchi di distillazione a pressione ordinaria e nel vuoto, autoclavi centrifughe, dializzatori. L'uso di questi apparecchi dovrà essere scientifico, evitando p. es. l'errore di far cuocere le vivande in pentole a pressione di vapore, il che provoca la distruzione di sostanze attive (vitamine, ecc.) a causa delle alte temperature. Gli indicatori chimici renderanno conto dell'acidità e della bosicità degli intingoli e serviranno a correggere eventuali errori: manca di sale, troppo aceto, troppo pepe, troppo dolce. F. T. MARINETTI
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11. Una dotazione di strumenti scientifici in cucina: ozonizzatori che diano il profumo dell' ozono a liquidi e a vivande, lampade per emissione di
Alcuni di questi dichiarano che i profumi, le musiche, ecc. sono unicamente paragonabili agli eccitanti, mentre sono da noi considerati come atti a creare sul mangiatore uno stato d'animo ottimista singolarmente utile ad una buona digestione. Non soltanto: i profumi, le musiche e i tattilismi, che condiscono le vivande futuriste, preparano il giocondo e virile stato d'animo indispensabile per il pomeriggio e per la notte.
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condiscono le vivande futuriste, preparano il giocondo e virile stato d'animo indispensabile per il pomeriggio e per la notte.
Contrariamente alle critiche lanciate e a quelle prevedibili, la rivoluzione cucinaria futurista, illustrata in questo volume, si propone lo scopo alto, nobile ed utile a tutti di modificare radicalmente l'alimentazione della nostra razza, fortificandola, dinamizzandola e spiritualizzandola con nuovissime vivande in cui l'esperienza, l'intelligenza e la fantasia sostituiscano economicamente la quantità, la banalità, la ripetizione e il costo.
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nuovissime vivande in cui l'esperienza, l'intelligenza e la fantasia sostituiscano economicamente la quantità, la banalità, la ripetizione e il costo.
Significativa l'intervista del giornale Je suis partout con Marinetti e l'articolo di fondo, in prima pagina, del quotidiano Le Petit Marseillais, sulla cucina futurista. Il Times di Londra, ritornò ripetutamente sull'argomento con scritti diversi, pubblicando anche poesie polemiche. Lungo articolo «ITALY MAY DOWN SPAGHETTI» sulla Chicago Tribune. Altri articoli sulla Reinisch-Westfalische Zeitung di Essen e sul Nieuwe Rotterdamsche Courant. Giornali da Budapest a Tunisi, da Tokio a Sidney, che rilevano l'importanza della battaglia futurista «contro le vivande tristemente miserabili».
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. Giornali da Budapest a Tunisi, da Tokio a Sidney, che rilevano l'importanza della battaglia futurista «contro le vivande tristemente miserabili».
È logico che gli uomini politici d'ogni paese che vanno riunendosi per i grandi debiti, per la revisione dei trattati, per il disarmo e per la crisi universale, possano niente delucidare e poco concludere dopo avere ingurgitato simili vivande deprimenti, rattristanti e monotonizzanti.
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universale, possano niente delucidare e poco concludere dopo avere ingurgitato simili vivande deprimenti, rattristanti e monotonizzanti.
10) Sono esterofili e quindi colpevoli di antitalianità gli albergatori e negozianti che trascurano gli efficaci e spicci mezzi a loro disposizione per influenzare italianamente il mondo (uso della lingua italiana negli avvisi, nelle insegne e nelle liste di vivande) dimenticando che gli stranieri, innamorati del paesaggio e del clima d'Italia, possono anche ammirarne e studiarne la lingua.
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per influenzare italianamente il mondo (uso della lingua italiana negli avvisi, nelle insegne e nelle liste di vivande) dimenticando che gli stranieri
Il manifesto della cucina futurista provocò numerosi congressi e comizi di cuochi e padroni di ristoranti. In parte ostili, in parte entusiasti. Fra questi ultimi, ansiosi di trasformare cucina e ambiente, venne scelto dal pittore Fillìa e dall' architetto Diulgheroff, il proprietario di un ristorante torinese, Angelo Giachino, che i suoi stessi clienti incitavano alla realizzazione delle nuove vivande.
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ristorante torinese, Angelo Giachino, che i suoi stessi clienti incitavano alla realizzazione delle nuove vivande.
Nel «Santopalato» dunque di Torino, Fillìa dirigerà il rinnovamento della cucina italiana e farà applicare e preparare le nuove vivande degli artisti e dei cuochi futuristi. Il locale non sarà un semplice e volgare ristorante, ma assumerà un carattere d'ambiente artistico aprendo concorsi e organizzando in luogo del solito caffè post-prandium o dei soliti quattro salti, serate di poesia, di pittura e di moda futurista.
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Nel «Santopalato» dunque di Torino, Fillìa dirigerà il rinnovamento della cucina italiana e farà applicare e preparare le nuove vivande degli artisti
Altra cosa importante che ho appresa è questa: che le vivande della cucina futurista non saranno costosi. Un pranzo al «Santopalato» avrà un prezzo normale.
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Altra cosa importante che ho appresa è questa: che le vivande della cucina futurista non saranno costosi. Un pranzo al «Santopalato» avrà un prezzo
«Nel nostro prossimo proclama per il «Santopalato» sarà ben chiarito che fino a quando la chimica non creerà delle sostanze sintetiche che abbiano le forze della carne e del vino, bisogna difendere la carne e il vino da qualsiasi attacco. Il Manifesto della cucina futurista non ha perciò alcuna base in comune con le affermazioni di Marco Ramperti ma tende al contrario con nuovi orizzonti cucinarî a rinnovare il gusto e l'entusiasmo del mangiare, a inventare vivande che diano allegria ed ottimismo, che moltiplichino all'infinito la gioia di vivere: cosa impossibile ad ottenere con le vivande di cui si ha «l'abitudine».
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, a inventare vivande che diano allegria ed ottimismo, che moltiplichino all'infinito la gioia di vivere: cosa impossibile ad ottenere con le vivande
Comprenderà alcune mie vivande e cioè: Tuttoriso (con riso, insalata, vino e birra); il notissimo Carneplastico, l'Aerovivanda (tattile, con rumori e odori); il Dolcelastico. Inoltre comprenderà le vivande pubblicitarie dell'architetto Diulgheroff e i cibi simultanei di Marinetti e di Prampolini. Comprenderà i dolci Reticolati del cielo dello scultore Mino Rosso e l'Ultravirile del critico d'arte cuoco futurista P. A. Saladin. Questa lista sarà completata dalle sorprese indispensabili a rendere l'atmosfera del nuovo pranzo ed avrà inoltre profumi, musiche, trovate, originalità.
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Comprenderà alcune mie vivande e cioè: Tuttoriso (con riso, insalata, vino e birra); il notissimo Carneplastico, l'Aerovivanda (tattile, con rumori e
«non si tratta, criticando le vivande contenute nel manifesto della cucina futurista, di parlare di «tecnica»: quelle vivande come il mio carneplastico che fu erroneamente creduto in opposizione alla pastasciutta, sono i primi esempî di tutta una serie che creeremo. Avremo perciò le vivande economiche e le vivande di lusso - le vivande da paragonare in meglio alla pastasciutta e le vivande da vincere in concorrenza le vecchie ghiottonerie. E, come tecnica, il ristorante futurista di Torino, batterà senza dubbio la scienza dei cuochi accademici. Ma, in ogni modo, è lo spirito rivoluzionario del manifesto che deve importare: la necessità cioè di modificare la cucina perchè modificato è il nostro generale sistema di vita, perchè, rompendo le abitudini, bisogna preparare il palato alle future alimentazioni. Se i cuochi accademici ci combattono per pura ragione di tecnica sono vinti: la loro opposizione di artigiani non può vincere la nostra forza di artisti. E le creazioni futuriste raggiungeranno perfezioni tecniche, mentre le vivande antiche, tecnicamente perfette, non si potranno rinnovare».
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«non si tratta, criticando le vivande contenute nel manifesto della cucina futurista, di parlare di «tecnica»: quelle vivande come il mio
«la Taverna Santopalato decorata dall'architetto Diulgheroff e da me genererà una atmosfera che sarà il riassunto della vita meccanica moderna e sarà perciò «necessario» servire delle vivande nuove e in conseguenza futuriste».
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perciò «necessario» servire delle vivande nuove e in conseguenza futuriste».
«la Taverna Santopalato ha un proprietario e dei cuochi che la dirigeranno. Io e l'architetto Diulgheroff non ne curiamo che l'inaugurazione e il primo orientamento: siamo sicuri dell'intelligenza e della fede di modernità che animano quei cuochi. Ma se l'Accademia Gastronomica Nazionale insiste a contrastare il nostro sforzo che intende inventare delle vivande italianissime, fonderemo allora una Accademia Gastronomica Futurista alla quale aderiranno i cinquantamila artisti novatori e simpatizzanti della Nuova Italia».
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contrastare il nostro sforzo che intende inventare delle vivande italianissime, fonderemo allora una Accademia Gastronomica Futurista alla quale
La Taverna Santopalato fu inaugurata la sera dell'8 Marzo 1931, dopo una febbrile giornata di intenso lavoro nella cucina, dove i futuristi Fillìa e P. A. Saladin gareggiavano con i cuochi del Ristorante, Piccinelli e Burdese, nella preparazione delle vivande.
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P. A. Saladin gareggiavano con i cuochi del Ristorante, Piccinelli e Burdese, nella preparazione delle vivande.
Vengono di conseguenza abolite tante vivande: la pastasciutta, capintesta, e mentre si attende dalla chimica il compimento di un preciso dovere, ossia quello «di dare presto al corpo le calorie necessarie mediante equivalenti nutritivi (gratuiti di Stato) in polvere o pillole » invenzione unica, atta a farci giungere «ad un reale ribasso del prezzo della vita e dei salari, con relativa riduzione delle ore di lavoro»; in attesa di quel giorno, adunque, si potrà pertanto realizzare il pranzo perfetto, che esige un'armonia originale della tavola (cristalleria, vasellame, addobbo) con i sapori e colori delle vivande e l'originalità assoluta delle vivande stesse.
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Vengono di conseguenza abolite tante vivande: la pastasciutta, capintesta, e mentre si attende dalla chimica il compimento di un preciso dovere