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fuoco in un grande pajuolo e fatelo sciogliere lentamente,  badando  di non lasciarlo bollire, e aggiungendovi alcuni pezzetti
potrete conservarlo parecchi mesi coperto con una carta),  badando  che non esca dal paiuolo la feccia colla quale ammannirete
di polpa, poi cuocetele adagio nell'acqua bollente salata  badando  che restino intere.
in acqua fresca. Si fanno cuocere per circa 15 minuti,  badando  che il sugo non resti troppo liquido.
lardo. Preparate le verze come sopra,  badando  però che siano cotte bene, mettetele poi in una cazzarola
e liscia, procedete come indica la ricetta precedente,  badando  di non bruciare i brigidini. Si possono fare i brigidini
grosse e cuocetele nell'acqua. Levate loro anche la buccia,  badando  che vi restino intere. Fate bollire 200-250 gr. di zucchero
secondo il bisogno, e lasciate cuocere a fuoco moderato,  badando  di non scoprire la casseruola che di quando in quando per
la buccia superficiale di uno di essa tagliata sottilmente,  badando  che non resti aderente la parte bianca. Dopo circa mezz'ora
di 17, la terza di 9 cm. (Potete variare come v'aggrada,  badando  che il biscotto finito riesca come una scala
sono seccate, levate loro pazientemente tutti i nòccioli  badando  che il foro non riesca troppo grande, poi insaccate le
di vitello e di filetto di majale si tagliano come sopra,  badando  che il pezzo conservi la sua forma. Se le fette fossero
al sole. Mettete in questa sabbia dei pomidori perfetti,  badando  che non si tocchino. In questo modo essi si conservano
fresche di Venezia, al momento di servirle apritele  badando  di non perdere l'acqua che contengono, staccatele dalle
un cucchiaio o due di farina di semola, tramenando sempre e  badando  che non si colori. Dopo circa dieci minuti unitevi a poco a
bollire una diecina di minuti,  badando  di non farla attaccare sotto la casseruola, e poi versate
Scorzerete i limoni e i bergamotti nello spirito,  badando  di non unirci la parte bianca, aggiungete l'acqua di rose,
come cialde e biscotterete queste a forno assai dolce  badando  che non piglino colore di sorta.
di lauro, pochissimo timo, prezzemolo e sale sufficiente,  badando  di far sobbollire assai adagio. Cotto che sia il pesce,
nella Venezia Giulia vengono chiamate « caperozzoli »),  badando  di liberarle dalla sabbia, e si mettano a bollire per
con un velo di latte sotto, coperta e vicina al fuoco,  badando  che questo non la scaldi troppo.
fresche di Venezia; al momento di servirle apritele,  badando  di non perdere l'acqua che contengono; staccatele dalle
con un velo di latte sotto, coperta e vicina al fuoco,  badando  che questo non la scaldi troppo.
di manzo si taglia pure come sopra e un po' per traverso  badando  di sottrante il grasso soverchio, oppure en semelle come
due forme a cilindro liscie e incrostatele sul ghiaccio,  badando  però, l'una forma sia più grande dell'altra e più bassa;
in piccola parte, a guisa di savoiardi o di rotelline,  badando  di non metterle troppo vicino una all'altra.
poi a stufare nel burro con zucchero e un po' di brodo,  badando  che ciascuna di esse conservi il suo colore.
coscie, dal dorso e dal ventre aiutandovi con un coltello e  badando  di non ferire la carne, rovesciatela come un guanto e
friggere anche con poco strutto in una cazzarola bassa,  badando  che non piglino un colore troppo scuro. Questo sistema
fino. Empite lo stampo con questo liquido e coi savojardi,  badando  che non vengano a galla e cuocete circa ¾ d'ora a
di violette. — Levate i petali a delle violette russe,  badando  che non vi resti traccia di verde, misurate ¼ di litro di
la schiuma con qualunque marmellata densa di frutta,  badando  di ravvivarne il sapore con un piccolo bicchiere di rosolio
bagnate con po'di brodo e vino bianco. Servitelo fumante  badando  di non lasciarlo cuocer di troppo.
cuocere questa salsa per alcuni minuti,  badando  che venga liscia, e tenetela coperta in caldo. Triturate le
e metteteli per 15 giorni in cantina a fermentare non  badando  a quel po' di muffa che potesse formarsi e che leverete via
riguardo nell'acqua salata, sull'angolo del fornello,  badando  che non si sciolgano. Copritele quindi d'aceto crudo.
lunghezza della gratella formando come una contro-gratella,  badando  però che la parte esterna della canna si trovi al disopra,
schizzate il sugo cogli acini pazientemente da ogni chicco,  badando  che nelle bucce non rimangano granelli. Riponete per 24 ore
e garofani in polvere pure a vostro piacimento, soltanto  badando  che la cannella sia il doppio dei garofani, 100 gr. di
costolette di montone come quelle della precedente ricetta,  badando  che siano bene infrollite, marinatele con olio, pepe e sale
15 o 20 minuti. Si toglie quindi il cavolo dall'acqua,  badando  di non rompere i fiori, si fa sgocciolare, si divide a
giù come il calice d'un fiore; aprite anche gli spicchi,  badando  però che alla base restino uniti. Spolverizzate
passata al setaccio, dopo mettete il liquido a scaldare  badando  di non farlo bollire. Lasciate bruciare il punck e quindi
l'acqua, come dicemmo sopra. Schiacciatele, ben mondate,  badando  che non vi restino bozzoli, aggiungetevi un pochino di
fuoco in un grande paiuolo e fatelo sciogliere lentamente,  badando  di non lasciarlo bollire, e aggiungendovi alcuni pezzetti
potrete conservarlo parecchi mesi coperto con una carta),  badando  che non esca dal paiolo la feccia, colla quale ammanirete
una salvietta sul piattone contornate con limoni tagliati,  badando  di non disperdere l'acqua salsa contenutavi. Si calcolano
con un poco di vino bianco e brodo. — Servitelo fumante  badando  però di non lasciarlo cuocere troppo.
frigge, ma non tanto da prendere colore, scocciatevi le ova  badando  che il rosso non esca dalla sua pellicina, spargetevi sopra
con un poco di olio, salatelo a dovere e fatelo cuocere,  badando  di rivoltarlo più volte, per farlo rosolare egualmente da
aprano i gusci con un coltello ottuso,  badando  di non disperdere l'acqua salsa che contengono. Alle
d'acqua: si mette il tutto sopra un vivissimo fuoco  badando  di far scivolare il liquido sulla parte screpolata; lo
— Rammollite della cioccolata fina sulla bocca del forno,  badando  che non si scotti, maneggiatela bene sulla spianatoja,