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127 risultati per bagnandole
qualche volta se occorre. Dopo, mettetele in graticola,  bagnandole  col resto della marinata e servitele con fette di limone a
sopra le fettine e si lasciano cuocere per mezz' ora,  bagnandole  con vino bianco secco. Infine vi si versa un trito di
con un soffritto di olio, aglio, cipolla, pepe e sale  bagnandole  in primo luogo con salsa di pomodoro, poi con vino bianco.
rapatura di lardo, tagliate le erbe fine e fatele confinare  bagnandole  con metà coulì, e metà sugo, e al punto di servirle
o di olio, burro e cipolla, fatevele lentamente rosolare  bagnandole  di quando in quando con brodo o con acqua e aggiungendovi
fumante e coperte si lasciano stufare con calore di sopra,  bagnandole  spesso col proprio sugo e aggiungendovi di sovente del
al disopra, con fior di latte acidulo e buccia di limone,  bagnandole  col proprio sugo finchè questo siasi consumato. Poi si
sventratele e bridatele, fatele cuocere allo spiede  bagnandole  con olio in leccarda, due foglie di lauro ed il sale, cotte
in una cassarola, lasciatele ristringere e voltatele  bagnandole  con un poco di sugo facendole cuocere a lento fuoco
involgetele nella farina e fatele rosolare nel burro,  bagnandole  poi con del buon sugo.
sventratele, aggiustatele, e fatele cuocere allo spiedo  bagnandole  con olio in leccarda, aggiuntovi due foglie d'alloro, e il
tagliatele a dadi, fatele soffriggere in un poco di burro,  bagnandole  di tanto in tanto con un brodo di dadi, e versatevi sopra
forza con un mestolo di legno; faciliterete il passaggio  bagnandole  con buon brodo; mettete il passato in una casseruola,
dolci con sei di amare, pestatele nel mortajo ben fine  bagnandole  di tempo in tempo con un poco di bianco d'uova, quando
fatene tante fettine possibilmente eguali, spianatele  bagnandole  con un poco di acqua affinchè non si attacchino al tagliare
al fuoco in casseruola con butirro, e fatele ben cuocere  bagnandole  spesso con un poco di brodo; mettetevi un mezzo cucchiajo
le farete arrostire a fuoco lento sopra la graticola  bagnandole  col rimanente del marinato. Cotte poi che saranno di bel
che la circondano, e spianate pian piano le costolette  bagnandole  con un pò d'acqua, perchè non si attacchino al tavolo,
a fuoco lentissimo affinchè possano bene insaporirsi,  bagnandole  di quando in quando con un po' d'acqua se la salsa fosse
abbrustolire leggermente e pestatele ben bene nel mortajo  bagnandole  con un poco di latte in guisa da ridurle come una pasta.
stufare con calore di sopra aggiungendovi poco brodo e  bagnandole  spesso col proprio sugo, che colato viene inacidito con
con sale e pepe. Lasciatele cuocere bene,  bagnandole  con sugo di pomodoro, oppure conserva sciolta nell'acqua.
le aggiusterete nel piatto, e le farete ad esso attaccare  bagnandole  di nuovo con brodo o sugo di vitello. Allorchè siano
si condiranno con tartufi, funghi capperi, acciughe e timo,  bagnandole  anche con vino generoso. Prima di servirle si legherà la
le macchie di ruggine da indumenti di lino, canapa, etc.,  bagnandole  con acqua, e poi stendendovi sopra un presina di acido
a cuocere in un tegame basso, senz'altro condimento,  bagnandole  di quando in quando con un po' d'acqua o di brodo. Mezz'ora
stuffa una libbra di armandole dolci, passatele al mortajo  bagnandole  con chiaro d'uova indi passatela al sedaccio , mettetele in
con una dozzina di amare, pestatele nel mortajo ben fine  bagnandole  di tempo in tempo con un poco di bianco d'uova, quando
di rosmarino, e le arrostirai al forno od allo spiedo,  bagnandole  spesso con burro e crema inacidita, per presentarle poi
bollente, fatele soffriggere nel burro o nello strutto,  bagnandole  con poca acqua o brado senza dimenticare il sale e il pepe.
filo spago; poste allo spiede, fatele cuocere a fuoco forte  bagnandole  di tanto in tanto con burro fuso; cotte tenere, di bel
lasciano lievitare convenientemente e si cuociono al forno  bagnandole  prima e dopo la cottura coll'acqua, col latte, o
filo spago; poste allo spiedo, fatele cuocere a fuoco forte  bagnandole  di tanto in tanto con burro fuso; cotte tenere, di bel
fatele stramortire nel butirro purgato, fatele cuocere  bagnandole  con buona sostanza indi cucinate con fuoco sopra e sotto,
una parte di salnitro. Lasciatele giacere una settimana  bagnandole  colla salamoia qualora se ne formasse. Asciugatele quindi e
dare alle salsiccie e alle rigaglie mezza cottura nel burro  bagnandole  con un po' di brodo se occorre; conditele con poco sale e
alle estremità e fate cuocere le beccaccie circa un'ora  bagnandole  di tanto in tanto con burro sciolto. Quando sono cotte
asciugate le pesterete di un mortajo di legno o di marmo  bagnandole  di tanto in tanto con un cucchiajio d'acqua per impedire
pure le beccacce in tegame con fuoco sotto e sopra,  bagnandole  d'acqua se fa d'uopo e si servono allo stesso modo.
e 5 di amare, poi sbucciatele e pestatele nel mortaio,  bagnandole  con mezzo quintino d'acqua ed il sugo di mezzo limone, e
ancora per qualche momento in una tortiera unta di burro,  bagnandole  con alcuni cucchiaj di crema.
pezzettini e conditele con sale e pepe. Fatele cuocer bene,  bagnandole  con sugo di pomodoro o conserva sciolta nell'acqua, poi
un altro poco di lardo, fatele rosolare con 60 gr. di burro  bagnandole  poi con un poco di brodo e spolverizzando di sale e pepe.
mandorle dolci e 3 mandorle amare e pestatele nel mortaio  bagnandole  ogni tanto con qualche goccia d'acqua. Quando saranno
dare alle salsicce e alle rigaglie mezza cottura nel burro,  bagnandole  con un po' di brodo se occorre; conditele con poco sale e
ancora per qualche momento in fortiera unta di butirro,  bagnandole  con alcuni cucchiaj di crema.
pure le beccaccie in tegame con fuoco sotto e sopra,  bagnandole  d'acqua se fa d'uopo e si servono allo stesso modo.
però le cipolline, che continuerai ancora a cuocere  bagnandole  di crema. Dopo tutto questo ugni una casseruola di butirro,
pezzettini e conditele con sale e pepe. Fatele cuocer bene,  bagnandole  con sugo di pomodoro o conserva sciolta nell'acqua, poi