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Cassetta di  carta  o di pane fritto farcita.
le costolette alquanto sottili, e mettetele in pezzi di  carta  bianca con sale, pepe, prezzemolo, cipolle, funghi, il
aggiungendovi olio d'ulivo e burro. Attortigliate la  carta  intorno alle costolette, lasciando che soltanto esca l'ossa
soltanto esca l'ossa da una estremità, ungete di burro la  carta  per di fuori, e fatele cuocere sulla graticola a fuoco
a fuoco lento, avvertendo di collocare un foglio di  carta  bianca unto di burro sotto le costolette, indi si
mancanza di gusci, usate cassettine di  carta  forte.
2 »  carta  saturnina (imbevuta di acetato piomboso liquido).
alle Cassettine di  carta  o di pane.
carta: se ne trovano in commercio dei buonissimi, fatti con  carta  espressamente fabbricata.
coperto di carta, lasciandola freddare; poi si leva la  carta  e con un coltello sottile e stretto la si distacca dal
marrons glacés si servono nelle custodiette di  carta  pieghettata.
calda nei vasi e quando sarà diaccia copritela con  carta  velina inzuppata nello spirito, aderente alla conserva, e
aderente alla conserva, e turate la bocca del vaso con  carta  grossa legata collo spago all'intorno.
carta: se ne trovano in commercio dei buonissimi, fatti con  carta  espressamente fabbricata.
talvolta i pesci anche sulla gratella munita di  carta  palomba od altra carta adatta, unta d'olio e formante
pesci anche sulla gratella munita di carta palomba od altra  carta  adatta, unta d'olio e formante scatola a bordi bassi, od
fondo con carta. Cerchi senza fondo si mettono sopra tripla  carta  sulle lamiere.
adoperate, coprite il taglio con la  carta  stagnola.
alle Cassettine o di  Carta  o di Pane.
che per maggiore precauzione è meglio mettere un foglio di  carta  commerciale fra il composto e il coperchio, chiudere e poi
e il coperchio, chiudere e poi strappare il superfluo della  carta  che resta fuori.
queste palle su fogli di ostia od in mancanza su  carta  pergamenata; schiacciatele un pochino con le dita e fate
in forno molto temperato e non troppo caldo, perchè la  carta  non bruci.
e didascalia: Bottiglia coll'imbuto e la  carta  per filtrare ]
e salatelo; infilzatelo allo spiedo, avvolgendolo in grossa  carta  bianca unta di burro, e fatelo così cuocere lentamente,
e fatelo così cuocere lentamente, ponendo cura che la  carta  non bruci. Quando il fagiano è quasi cotto, togliete la
in tavola, fasciate l'estremità di ogni costola con  carta  bianca smerlata.
formette o la tortiera devono essere foderate di  carta  leggera.
il pesce cotto nella  carta  conserva tutto il suo aroma.
colate su  carta  assorbente, si servono calde sopra un tovagliolo ripiegato.
 carta  serve per impedire che le uve si attacchino allo stampo.
per 10 minuti. Mescolate la farina. Fate due cassette di  carta  larghe 10 cent. lunghe 30 cent. Ungete di burro, versateci
Intingolo posto sulla  carta  unta d'olio per essere avviluppato a papillote.
freddata coprite i vasi prima con un disco di  carta  palomba bagnata nell'alcol, della stessa dimensione
dell'apertura del vaso, poi con un disco più grande di  carta  pergamenata legata con spago, e conservate in luogo fresco.
spinge lo spumante oltre un cornetto in retta linea sulla  carta  in forma di chifel, cospargendoli fittamente con mandorle
cospargendoli fittamente con mandorle trite; si scuote la  carta  alzandone un lembo con ambo le mani, poi la si pone
con spago, infilzatela allo spiede, involgetela in grossa  carta  spalmata internamente di burro e spolverizzata di sale, e
al fuoco per circa 4 ore ungendo qualche altra volta la  carta  con burro liquefatto, e ponendo cura a che essa non
un poco di petrosemolo trito. Abbiate delle cassettine di  carta  riquadrate, imbutirratele al di dentro, metteteci la
— Involgete il filetto ben preparato e salato in una  carta  unta con burro e, messolo allo spiedo, continuate a
continuate a pillottarlo con del burro. Alla fine levate la  carta  e lasciatelo prendere colore. Un'ora circa di cottura. In
asciugate su  carta  assorbente, si polverizzino con molto zucchero a velo.
Cornetto ossia scartoccio di  carta  ripieno di meringa per decorare premendola.
coi gusci chiudete prima un foro poi anche l' altro con una  carta  d'oro in forma di stella o d'altro, e abbellite il
paste a biscotti genovesi, maddalene richieggono un forno  carta  gialla. Allorchè la carta prende un colore giallo pallido
maddalene richieggono un forno carta gialla. Allorchè la  carta  prende un colore giallo pallido in alcuni minuti, il forno
di sale. Poscia infilatelo allo spiede, avvolgendolo di  carta  bianca spalmata di burro. Fatelo cuocere lentamente ponendo
di burro. Fatelo cuocere lentamente ponendo cura che la  carta  non si bruci. Allorchè il fagiano vi sembrerà quasi cotto,
sale; indi infilzatelo allo spiede, avvolgetelo in grossa  carta  bianca spalmata di burro, e fatelo così cuocere lentamente,
e fatelo così cuocere lentamente, ponendo cura a che la  carta  non abbruci. Allorchè il fagiano è quasi cotto, togliete
di mano in mano, su  carta  asciugante, per toglierne un po' del grasso.
con prezzemolo trito, inviluppatele poscia in un foglio di  carta  unta d'olio, disponendole in seguito entro casseruola
- Macchie d'inchiostro, sulle stoffe tinte, e sulla  carta  stampata o disegnata.
Filtro di  carta  sugante per i sughi dei frutti, liquori, vini, aceti.
della farina del peso di 3 uova. Poscia si pone della  carta  asciugante sopra un foglio di carta bianca sulla lamiera,
Poscia si pone della carta asciugante sopra un foglio di  carta  bianca sulla lamiera, stendendo su questa il tramenato, che
lo si toglie dal forno, rivoltando il bisquit insieme alla  carta  asciugante, umettendo questa con acqua, onde staccarla
di albicocche arrotolandolo lestamente, ed avvolto in  carta  lo si finisce a cuocere. Freddo che sia va tagliato a
il timballo con un tondo di  carta  imburrata; e mettetelo alla bocca del forno.
leggermente da una sola parte, due o più fogli di  carta  da scrivere. Prendete con una cucchiaja d'argento una
le Chenef con tutta la carta, che toccando il brodo la  carta  si distaccherà, e leverete subito; fatele bollire finchè