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154 risultati per dargli
potrete con un pennello ungerlo leggermente di burro, per  dargli  un aspetto più simpatico.
che tengono in sè qualche poco di fluido, sarà necessario  dargli  più coltura, che allora verrà di filo più forte.
quale schiaccerete alquanto con la lama di un coltello per  dargli  la forma di costoletta. Dopo intingete una per una le
gli ossi e legatelo strettamente con uno spago per  dargli  una forma regolare, mettetelo a cuocere nell'acqua bollente
quando sarà cotto, formate una glassa leggiera, quanto per  dargli  il lustro col fondo della bresa; glassateci il filetto, e
salsa alla spagnuola o succo legato con farina e poi per  dargli  un po' di consistenza, riscaldatelo a gran fuoco. Durante
un altro pezzetto di burro intriso nella farina per  dargli  colore e per legare il sugo e tiratelo a cottura con acqua.
con acqua fredda tanto che si conservi morbido. Se volete  dargli  più grato sapore, prendete olio e burro in parti eguali e,
versare nelle chicchere al bagnomaria e servirlo con  dargli  colore colla pala rovente.
quando sarà cotto, formate una glassa leggiera, quanto per  dargli  il lustro col fondo della bresa; glassateci il filetto, e
riempiuto, bagnalo frequentemente di crema, procura di  dargli  un bel colore di fritto, e presentalo sulla mensa
condito con burro fumante comune o quello di acciughe. Per  dargli  l'apparenza di un grande rosone, lo si può mettere in una
buttatelo nel pangrattato, stiacciatelo colle mani per  dargli  la forma di costolette che intingerete nell'uovo sbattuto,
a piacere, impastate il tutto con il dragante, potrete  dargli  un qualche colore mangiabile come al capitolo 16 n. 206,
in uno stampo liscio unto col burro e servitelo freddo. Per  dargli  più bell'aspetto non sarebbe male di coprirlo, dopo
mettilo in casseruola a soffriggere con burro, e procura di  dargli  un bel colore d'oro da ambedue i lati. Ottenuto questo,
quindi mettilo in casseruola con butirro, e procura di  dargli  un bel color d'oro sì da un lato che dall'altro. Ottenuto
a poco per volta. La farina serve per legare il sugo e per  dargli  un po' di colore; ma badate ch'essa non bruci chè
bagno-maria e servitelo caldo con alquanto sugo sopra, per  dargli  migliore apparenza.
il quale serve a levare all'agnello il sito di stalla e a  dargli  un gusto non disgradevole. Piacendovi più pronunziato
od anche nei petipou, ed invece della cannella potrete  dargli  il gusto di vaniglia pestata con zucchero e passata al
d'armandole (n. 176 di questo capitolo) come pure potrete  dargli  il gusto di caffè come al n. 201 di questo capitolo,
bisogna prima mondarla, e tagliarla nel mezzo, indi  dargli  certi tagli per traverso assai fini, i quali la dividono in
bisogna pri ma mondarla, e tagliarla nel mezzo, indi  dargli  certi tagli per traverso assai fini, i quali la dividono in
e consumato al punto di una glassa leggiera, quanto per  dargli  il lustro, e servitele con sotto una Salsa alli Tartufi, o
e glassatelo di una glassa leggiera color d'oro, quanto per  dargli  il lustro, servitela con sotto una Salsa alli tartufi, o al
alla prova. C'era però una lacuna da riempire, e cioè di  dargli  un nome, chè non ne aveva; ed io, vista la nobile sua
grattarete poi lo stesso zucchero nella composizione per  dargli  l'odore, passate al setaccio, aggiungeteci sei bianchi
buttatelo nel pangrattato, stiacciatelo colle mani per  dargli  la forma di cotolette che intingerete nell'uovo sbattuto, e
a bagno maria e servitelo caldo con alquanto sugo sopra per  dargli  migliore apparenza.
a poco per volta. La farina serve per legare il sugo e per  dargli  un po' di colore; ma badate ch'essa non bruci chè
buttatelo nel pangrattato, schiacciatelo in modo da  dargli  la forma di costolette, intingetele nell'uovo sbattuto, e
di carne o di stracotto, si può aggiungere al composto per  dargli  maggior sapore.
stesso; ma nell'una o nell'altra maniera sarebbe bene, per  dargli  più bell'aspetto, di ornarne la superficie o con un ricamo
salato che sia, lo si lega in giro con spago in modo da  dargli  un'aspetto uniforme. Frattanto si mettono a scaldare delle
e consumato al punto di una glassa leggiera, quanto per  dargli  il lustro, e servitele con sotto una salsa alti Tartufi, o
stesso; ma nell'una o nell'altra maniera sarebbe bene, per  dargli  più bell'aspetto, di ornare la superficie o con un ricamo
grattarete poi lo stesso zucchero nella composizione per  dargli  l'odore, passate al setaccio, aggiungeteci sei bianchi
con qualche gusto, unitegli e questo ed i colori che volete  dargli  prima di cuocerlo.
e bianchiccio. Si serve con una salsa di tartufi. Se volete  dargli  il sapore di selvaggina v'aggiungerete una cipolla guernita
all'agnello il sito di stalla, se temete che l'abbia, e a  dargli  un gusto non disgradevole. Piacendovi più pronunziato
raschiate il detto zucchero nella composizione quanto per  dargli  l'odore. Abbiate delle cassettine di carta da scrivere
raschiate il detto zucchero nella composizione quanto per  dargli  l'odore. Abbiate delle cassettine di carta da scrivere
a forno caldo dopo averlo bagnato col latte. Potete  dargli  il lucido (rimettendolo un momento al forno) con un po' di
due terzi di cottura aggiungete, per legare la salsa e per  dargli  un gusto più delicato, un pezzetto di burro bene
al disopra pane grattato, e lo fanno cuocere al testo per  dargli  bel colore, operando nel restante come alla ricetta
un altro pezzetto di burro intriso nella farina per  dargli  colore e per legare il sugo e tiratelo a cottura con acqua
impedendo che si attacchi al fondo della casseruola col  dargli  fuoco moderato, vi si aggiunge un bicchiere di vino bianco
un pollastro, lasciategli le zampe, quali servano per  dargli  la grazia quando si briderà, allestite un' ascié in una
glassatele leggiermente con un poco di brodo consumato, per  dargli  il lustro, e servitele scucite, con sotto una Salsa alla