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della grossezza d' una noce, infarinateli e colla mano  dategli  una forma di cervella, fateli friggere in una tortiera con
piatto che dovete servire, poneteci sopra la composizione,  dategli  la forma di un pane; fate cuocere ad un forno temperato, e
cinque o sei ore, cotti lasciateli raffreddare, parategli e  dategli  bella grazia, e volendo potete mettervi della crosta di
e in fiamme e perciò annaffiatelo abbondantemente di rhum e  dategli  fuoco con una cucchiaiata di spirito acceso.
al medesimo i piselli del N. 267 in giusta proporzione e  dategli  sapore con un buon pugno di parmigiano grattato. Questa
facendo in modo col palettino che questa sia nel mezzo;  dategli  la forma di un pesce, versatela su d'un piatto e servitela.
acqua calda, poca per volta; poi, giunto a mezza cottura,  dategli  sapore colla salsa di pomodoro del N. 125 e prima di
fino ed unitelo entro ad un tegame con due bianchi d'uovo,  dategli  l'odore che vorrete e quindi sbattetelo con un cucchiaio
aggiungeteci poscia un poco di sugo di limone, e  dategli  il colore con un poco di amarante, e passatela alla
dei detti polli. Tiratelo sodo e, quando è quasi cotto,  dategli  sapore con burro e parmigiano in poca quantità; posto che
con altra pasta della grossezza simile a quella disotto  dategli  dei tagli ad uso biscottino, o tagliateli con copa-pasta a
la precedente, ed uniteci once quattro di pignoli freschi,  dategli  qualche gusto, ma non colorito, indi incorporatelo insieme,
aggiungeteci poscia un poco di sugo di limone, e  dategli  il colore con un poco di amarante, e passatela alla
tirando la sfoglia sugli orli per congiungerla.  Dategli  la circonferenza di 10 centimetri circa, schiacciatelo
con un pezzetto di burro ed una cipolletta ben trita,  dategli  un bel colore cospargendolo di farina e drogatelo con molta
di rhum giamaico; quando comincierà l'ebollizione,  dategli  fuoco, con un cucchialone d'argento alzate il liquido,
a poco a poco dell'acqua bollente per tirarlo a cottura, e  dategli  sapore col sugo Num. 20. Lasciatelo freddare e uniteci 2
descritto nel Tom. III. pag. 309., riempiteci il cavolo, e  dategli  la sua forma primiera, legatelo all' intorno; fatelo
lavatele bene, e allessatele quasi a cottura, spremetele, e  dategli  quattro, o più tagli, ponetele in una cazzarola con un
lavorando un poco in modo da ottenere una pasta morbida e  dategli  la forma di un salame avvolgendolo in una pezza di tela
fate dei piccoli pezzi, impanateli ed imboraggiateli,  dategli  una forma schizza, fate purgare in una tortiera del butirro
come sopra, levateli dall'acqua asciugateli con un panno,  dategli  un poco di grazia levando col coltello un poco di bianco.
allesso, o con acqua; fate bollire dolcemente due ore,  dategli  un color d'oro col brodo coLorito di cipolle, schiumate
a seconda... del momento e dell'umore del piccolo!  Dategli  la pappa quando è tiepida.
la regola, infarinatelo leggermente e  dategli  mezza cottura in un tegame con un po' di burro fuso.
bagnate con acqua all'intorno coprite coll'altra rotella,  dategli  colle dita la forma di un Pasticcietto, indorateli con uovo
sono grasse e saporite. Levateci la pelle sventratela e  dategli  diversi tagli nella vita, rotolatela ed ispiedatela con
fine e versatevi il composto dopo averlo ben mescolato.  Dategli  la forma di una schiacciata alta un dito o un dito e mezzo
sopra cadauna un poco del detto composto, rotolateli,  dategli  la forma come gli anelli di colla di pesce, infarinatele,
dei detti polli. Tiratelo sodo e, quando è quasi cotto,  dategli  sapore con burro e parmigiano in poca quantità; posto che
lavatele bene, e allessatele quasi a cottura, spremetele, e  dategli  quattro, o più tagli, ponetele in una cazzarola con un
bagnate con acqua all'intorno coprite coll'altra rotella,  dategli  colle dita la forma di un Pasticcietto, indorateli con uovo
e due animelle di agnello, facendone un umidino delicato, e  dategli  l'odore della noce moscata; tagliatelo a pezzetti grossi
pane, cotte levatele dallo spiede, tagliatele a quarti, e  dategli  un poco di grazia, il busto mettetelo nel mortaio e
al vino, cotto levatelo dalla brasura, rimondatelo e  dategli  la giusta forma tonda, untatelo di butirro e
in una terrina aggiungetegli mezzo bicchiere di buon rhum,  dategli  il fuoco, mescolatelo finchè si spenga e servitelo caldo
spine e dalle lische, poi ponetelo nella balsamella N. 89 e  dategli  sapore con sale quanto basta, parmigiano grattato e tartufi
una libbra di zucchero, freddo unitelo alla pannera,  dategli  un gusto o di caffè, o di cannella, o di vaniglia; questi
bene il composto in modo da ottenere una pasta omogenea.  Dategli  una forma di polpettone avvolgendolo poi in un panno,
a dadi, poco sale, spezieria e poco presemolo, empiteli,  dategli  una forma rotonda, copriteli di fette di lardo, involgeteli
e un po' di pimento, lasciate che il passato si condensi e  dategli  un po' di colore col sugo di lamponi o di ribes. Sbattetelo
in una terrina aggiungetegli mezzo bicchiere di buon rhum,  dategli  il fuoco, mescolatelo finchè si spenga e servitelo caldo
il sale, cotte levatele dallo spiede tagliatele a quarti e  dategli  la loro grazia; prendete il busto ed i retagli pestateli al
e versate in essa il composto dopo averlo ben mescolato.  Dategli  la forma di una schiacciata alta un dito o un dito e mezzo
e paratelo da' suoi ossi e muscoli, ad ogni cotelletta  dategli  un taglio in modo che non passi al disotto e tutto il caré
continuamente. Quando il composto sarà bene amalgamato  dategli  l'odore collo zucchero vanigliato e lasciatelo diacciare
v'aggrada aggiungete alla crema la chiara sbattuta a neve.  Dategli  anche l'odore del limone o della vaniglina. Volendo
acqua. Il sugo passatelo, digrassatelo e, rimesso al fuoco,  dategli  odore con buccia di limone tagliata a pezzettini, unendovi
fiocca, incorporate il tutto con un cucchiaio di legno e  dategli  un qualche gusto: apparecchiate delle cassettine di carta e
farfa di Chenef delicata, riempiteci i Pollastri, cuciteli,  dategli  una bella forma rotonda; fateli rinvenire in una cazzarola