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ponetela sul fuoco, e fate che si leghi come crema, non  facendola  però bollire.
di riso con fior di latte freddo, 5 tuorli e la cioccolata,  facendola  poi cuocere uso crema. Fredda se ne formano con delle
crema che si sarà nel frattempo solidificata sulle pareti,  facendola  ricadere nella sorbettiera stessa. Non stancatevi di
formate una pasta dura con mezza libbra di farina semola  facendola  ben cuocere, pestatela bene al mortajo aggiungendovi sei
fig. 44), fino al segno circolare, di acqua esaminanda e  facendola  poscia bollire per mezz'ora. Dopo il raffreddamento
sua marinata, dalla quale ricavasi pure un'ottima salsa,  facendola  condensare ed unendovi un pugno di capperi.
della superficie, mozzatene il gambo e datele mezza cottura  facendola  bollire in acqua salata. Poi capovolgetela e lasciatela
alcun tempo, e tagliatela come i capellini da minestra,  facendola  poi un poco asciugare. Ungete uno stampo liscio da budino o
questo è sciolto e comincia a imbiondire, unite la farina  facendola  pure tostare leggermente. Aggiungete adagio l'aceto e
buona torta, riponendola in una tortiera unta di burro, e  facendola  cuocere lentamente al testo, o meglio al forno.
sua marinata, dalla quale ricavasi pure un'ottima salsa,  facendola  condensare, ed unendovi un pugno di capperi.
della superfice, mozzatene il gambo e datele mezza cottura  facendola  bollire in acqua salata. Poi capovolgetela e lasciatela
di farina con 70 gr. di burro e riducetela a bozzoletti  facendola  passare fra il palmo delle mani; aggiungetevi un uovo
il bollore, e tosto gettatevi della farina di granturco,  facendola  cadere a poco a poco mentre con un mestolo tramenerete onde
bene lavata ed asciugata, la unirete colla suddetta verdura  facendola  un poco grattinare ossia prendere colore, indi spruzzatela
circa due ore, affinchè lascino l'acqua, che getterete via  facendola  scolare dal piatto. Ponete allora le rape in una casseruola
sarà soffice e spumoso; aggiungetevi allora la farina  facendola  cadere a pioggia e poi delicatamente gli albumi montati a
o di collo o di pettrina; sgrassatela, sbollentatela  facendola  bollire per 5 minuti, e tagliatela a pezzi : ponete in
affinchè abbandonino alquanta acqua, la quale getterete via  facendola  scolare dal piatto. Mettete allora le rape in una
di un dito, passate la salsa per un setaccio, sgrassatela  facendola  rappigliare al fuoco, e poi versatela sopra l'anitra.
è necessario che la costata di manzo sia di prima qualità)  facendola  cuocere cinque minuti per parte. Condite con sale e pepe.
che è completamente freddo. Aggiungetevi allora la farina,  facendola  cadere leggermente da uno staccio, poi la scorza di limone
marinata e brodo, più tardi col sugo che ne sgocciola,  facendola  cuocere da 2 a 3 ore. Nel medesimo tempo si fa una salsa
affinchè abbandonino alquanta acqua, la quale getterete via  facendola  scolare dal piatto. Mettete allora le rape in una
questo guscio pestato, aggiungendovi dell'altra acqua e  facendola  cuocere con un sedano bianco, un po' di prezzemolo, una
servirle si legherà la salsa con un poco di fior di farina,  facendola  incorporare per poco ancora al fuoco, e vi si aggiungeranno
ed una cipolla; coprite la caldaja, e passatela al fuoco  facendola  bollire lentamente per 4 o 5 ore; dopo di che versatevi
quatto chiara in fiocca e versatela in uno stampo unto,  facendola  cocere a bagno-maria per mezz'ora con sopra un testo
poi coprite tutto con della pasta da meringa (vedi N.° 2)  facendola  scorrere dall'apposito sacchetto e badando che la forma
s'imbeva della concia. Levata, si passi alla graticola  facendola  cuocere a fuoco lento fino a mezza cottura; poi fatta una
per terminare di cuocere la carne o pure messa nel forno  facendola  cuocere lentamente, bagnandola di tempo in tempo. Quando
dita dall'orlo, mettetelo a bagnomaria nell'acqua tiepida  facendola  venire poi a ebollizione. Dopo unr ora circa rovesciate il
quattro chiara in fiocca e versatela in uno stampo unto,  facendola  cocere a bagnomaria per mezz'ora con sopra un testo
in polvere, rimpastate nuovamente con altro aceto  facendola  nuovamente seccare, ripetendo quest'operazione per tre
d'ambe le mani, alzando e rivolgendo la pasta su sè stessa,  facendola  sbattere sulla tavola continuamente finchè si sarà ben
cottura, devi avvertire di levare il grasso e la schiuma,  facendola  passare per setaccio, senza di che il Coulos acquisterebbe
di pesce necessaria, e formate la Gelatina sopra la neve,  facendola  gelare in qualunque utensile, come nei secchietti di
e passata per il setaccio, si serva come una salsa,  facendola  divenire più o meno spessa, a secondo dell'uso che dovrete
cottura, devi avvertire di levare il grasso e la schiuma,  facendola  passare per setaccio; senza di che il coulis acquisterebbe
limone, sale e pepe, prezzemolo trito, e due rossi d'uova,  facendola  stringere al fuoco senza però bollire.
e quando sarà bollente, con un cucchiaio leverete la pasta  facendola  cadere nello strutto; fate diverse frittelle e allorquando
fatela bollire per poi tenerla sull'angolo del fornello  facendola  bollire adagino; dopo 15 minuti di ebollizione cambiatele
e della scorza di limone e mischiando un po' di aceto e  facendola  bollire di più. — Resta migliore se aggiungete una coscia
vi potete servire si della ventresca, che del guanciale  facendola  cuocere con qualche Purè, con Cavolì, altre Erbe etc., o
montare la panna a più riprese dandole il colore scelto e  facendola  congelare ogni volta.
con olio o con burro e fatene una specie di frittata  facendola  assodare da ambe le parti. Allora pestatela nel mortaio con
retina di porco, infarinatela, ungetela con burro al fuoco,  facendola  così rosolare al color d'oro nella casseruola, poscia con
energicamente l'infusione un paio di volte al giorno, e poi  facendola  colare attraverso una salviettina posta sopra un imbuto,
di vitello, battetela bene, imbianchitela nell'acqua  facendola  trar qualche bollo, fatela cuocere nell'acqua, sale e
guarnito e mezza cipolla steccata con due garofani,  facendola  bollire per tre o quattro ore. Spellatela quando è ancora a