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126 risultati per larghezza
ad una noce di mongana, tagliatela in fette per lungo della  larghezza  di tre dita, e della grossezza di uno; piccategli di minuto
sei o sette fette di pane della  larghezza  di due dita, e fatele prendere nel burro al fuoco un bel
tante asticelle di canna bene nette e della stessa  larghezza  della gratella, ed a distanza di un paio di centimetri
si lascia raffreddare poi si tagliano tanti quadretti della  larghezza  di una mano, si mettono uno sopra l'altro con entro un
Abbiate quattro cassettine di carta della lunghezza, e  larghezza  dei filetti, friggetele nello strutto; metteteci nel fondo
due sfoglie non troppo fini e tagliatele a fettuccine della  larghezza  di mezzo centimetro. Gettatele in abbondante acqua bollente
tirata un poco più sottile, e tagliata, per esempio, della  larghezza  e forma d'una piccola foglia, gli viene applicata
alette che vi stanno attaccate fatene più listerelle della  larghezza  d'un piccolo dito, tagliando colle forbici, e di tutto il
lasciatelo per mezz'ora. Tagliate della carta reale della  larghezza  per formare le papigliotte, untatele di butirro e ponetevi
tritato e friggetele nel burro in forma di frittata, della  larghezza  approssimativa della braciuola su cui la distenderete
24 striscie di carta burrata della  larghezza  dei filetti, e lunghe in modo che ne facciano due volte il
tritato e friggetele nel burro in forma di frittata, della  larghezza  approssimativa della braciuola sulla quale la distenderete,
alette che vi stanno attaccate fatene più listerelle della  larghezza  d'un piccolo dito; tagliando colle forbici, e di tutto il
in modo da farne cadere piccole strisce di pasta della  larghezza  d'un dito e della lunghezza di 10 o 12 centimetri, distanti
brace, nettateli e tagliateli in tante liste lunghe e della  larghezza  di circa un dito. Allineate queste listerelle in un piatto
o a mostaccioli della grossezza di uno scudo e della  larghezza  di un centimetro o due e gettateli nel brodo facendoli
cotta, scolatela e tagliatela in liste di un centimetro di  larghezza  e di una diecina di centimetri di lunghezza; oppure in
distendere collo spianatojo o cilindro, di una lunghezza e  larghezza  tale, da porgere un numero giusto di croccanti senza alcun
cavolo cappuccio o verzotto, tagliatela a listarelle della  larghezza  di un centimetro circa e tenetela in molle nell'acqua
col matterello e tagliatelo a pezzi rettangolari della  larghezza  di 5 cent, e della lunghezza di 12. Spalmate questi
spennellatela di burro, tagliatela a listarelle della  larghezza  di 3-4 centim. e della lunghezza di 12 centim., rotolatele
alette che vi stanno attaccate, fatene più listerelle della  larghezza  di un piccolo dito, tagliandole colle forbici; e di tutto
una moneta da due soldi, ricavandone tante striscie della  larghezza  di un dito e della lunghezza di dieci centimetri. Si
costereccio gli si leva la pelle e si divide in pezzi della  larghezza  di due pollici in circa, questi pezzi, o, come chiamar si
fuoco, si lascia divenir freddo e si taglia in pezzi della  larghezza  di due dita. Si prende una mezza misura (seydel) di piccole
 larghezza  della tavola sarà di due metri circa (V. tavola 5a); la
S'intende quindi che la pentola dee avere poco più della  larghezza  sufficiente per contenere il cavolo, onde questo possa
garbo in modo da formare una specie di scodella in tutta la  larghezza  della tortiera e procurando che lo spessore sia eguale
o a mostacciuoli della grossezza di uno scudo e della  larghezza  di un centimetro o due e gettateli nel brodo bollente per
prendete uno strato di pasta grossa una linea, e della  larghezza  dello stampo; ponete la detta pasta nella forma, avendo
e arrotolatela, ossia piegatela sopra sè stessa alla  larghezza  di 10 a 11 centimetri, ma che la parte unta resti
striscie di circa 10 centimetri di lunghezza ed uno di  larghezza  e lasciateli riposare per quasi un'ora. Vedrete che i
la parte centrale lasciando un bordo di un centimetro di  larghezza  all'esterno e uno spessore di mezzo centimetro al fondo e
si fa una fossa di 2 piedi di profondità sopra 4 di  larghezza  e 9 di lunghezza; si riempie questa fossa colle dette
d'uovo. Prepara finalmente una fascia di pasta della  larghezza  di una mano; nel prepararla vi unirai un paja d'uova e un
cavolo cappuccio o verzotto, tagliatelo a listarelle della  larghezza  di un centimetro circa e tenetelo in molle nell'acqua
poi sformare più facilmente il dolce. Si tagliano a metà in  larghezza  quattro o cinque biscotti savoiardi, e si rifilano col
5 lire, tagliatela in forma di ovali (lunghezza cent. 10,  larghezza  cent. 7), praticatevi due incisioni dalle parti come indica