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142 risultati per lasciandola
una casserola con lardo, cipolle e 1/2 litro di vino nero,  lasciandola  stufare finchè sia morbida. Il sugo viene colato sulla
la pasta non s'attacchi, ponetevi poco formaggio tridato  lasciandola  cuocere per sette minuti, indi levatela dal fuoco e
colato la carne già stufata e cosparsa di poca farina,  lasciandola  consumare bene. Si guarnisce questo hachée con braciuoline
stendendola col matterello più volte, come ivi è detto, ma  lasciandola  in ultimo alla grossezza di circa 3 centimetri; tagliatela
si riempie in uno stampo spolverizzato collo zucchero,  lasciandola  cuocere 3/4 d'ora a bagno-maria. Riversato, si contorna il
superfluo, ecc. e si accomoda distesa sopra un piatto,  lasciandola  in un luogo fresco. Al momento di cuocerla, si appresta un
sotto la mano, dandogli una forma lunga 8 centimetri circa,  lasciandola  grossa nel mezzo e terminandola sottile alle estremità
mettetevi un bicchiere di malaga oppure di vino bianco  lasciandola  bollire ancora per una mezz'ora ed è fatto.
brasura alla semplice, curando che non passi la cottura, e  lasciandola  però cuocere se è piccola tre quarti d'ora, se è grossa
stampo spalmato di burro e spolverizzato collo zucchero,  lasciandola  cuocere 1/2 ora a bagno-maria con forte calore al disopra.
in una forma burrata e spolverizzata con fecola di patate,  lasciandola  cuocere 1 ora al forno temperato. La torta dopo riversata
di frumento. Dimenate in fretta con un cucchiajo di legno  lasciandola  sul fuoco questa pasta sinchè divenga abbastanza
od anche ih una cazzaruola o vaso di rame tutto coperto,  lasciandola  gelare per tre ore almeno, framezzo a un grosso strato di
pasta al lievito, eguale a quella reale, a sottile sfoglia,  lasciandola  crescere sulla lamiera. Frattanto si mescolano 15 deca di
e fatele prendere un color d'oro, mettetevi la detta lingua  lasciandola  gratinare o tostare, voltandola ponetegli un poco sale e
prendere finissima segatura di legno; impastarla con acqua  lasciandola  piuttosto soda e con la mano stendere il pastone sulla
Fate liquefare nell'acqua un'oncia di dragante  lasciandola  nell'acqua dalla sera alla mattina e passatelo al sedaccio,
(come pag. 501) con 18 grammi di colla di pesce disciolta,  lasciandola  congelare in un cerchio da torta. Quando la si riversa, si
cotto il lardo; fatevi cuocere la frittata rivoltandola e  lasciandola  grossa e morbida, e servitela caldissima.
cipolla tritata, sale, pepe, prezzemolo, succo di limone,  lasciandola  marinare per circa tre ore. Asciugate poi la carne,
una parte di pasta che coprirete col restante della farina,  lasciandola  così riposare per circa 2 ore in luogo caldo. Aggiungete
farete cadere la pasta in bocconcini nel detto brodo,  lasciandola  così bollire per mezz'ora e quindi sgrassata la servirete.
fini, e una scatola di pelati e fatene una salsa saporita,  lasciandola  cuocere bene per circa 25 minuti, poi versatela sui filetti
per più di 1 ora a bagno-maria, si capovolge poi la forma,  lasciandola  però sul bodino per alcun tempo onde questo non crepoli;
5.° Si faccia scaldare la vivanda a fuoco lento, non  lasciandola  bollire, digrassandola in seguito e servendola in tavola
spolverizza il grasso con tanta farina quanta ne assorbe,  lasciandola  rinvenire, ammollendola poi abbondantemente con brodo, il
attraverso una salvietta in 4 decilitri di salsa spagnuola,  lasciandola  bollire ed ammollendola poi con 2 decilitri d'aspic;
alquanto soda come quella pane, cuocetela a fuoco dolce  lasciandola  seccare al forno indi pestatela al mortaio riducendola in
di grani di pepe, un po' di bacche di ginepro e timo,  lasciandola  4 giorni sotto peso e voltandola di spesso. Nell'imbandire
finché fa le bolle e finchè si stacca dalla spatola  lasciandola  pulita, mettetela nell'apposito stampo che avrete unto e
amalgamate ogni cosa leggiermente e con prestezza  lasciandola  riposare un quarto d'ora circa. Polverizzata poi la tavola
leggermente, un po' col matterello e un po' con le mani,  lasciandola  della grossezza di un dito.
dentro il forno, o mettete del fuoco sopra il coperchio  lasciandola  nell'angolo del fornello. — Umettate spesso con la bagna,
in una tegghia qualche cucchiaio di buona salsa spagnuola  lasciandola  ridurre con delle erbe fine trite, ridotte a succolenza,
adagio adagio la... torta affinchè non abbia a spaccarsi;  lasciandola  cucinare per 5 minuti; capovolgendola poi su di un piatto;
il succo di limone, tornando a coprire la casseruola e così  lasciandola  per altri quindici minuti. Cotto che sia l'uovo, passate la
collocandola, sia sopra il forno che presso la stufa, e  lasciandola  levare; ciò ottenuto, ripigliatela e rimescolate ancora di
ovvero potreste fare tre colori: uno di gelatina chiara  lasciandola  congelare; poi vi verserete la seconda, rossa, mescolando
il tutto alla salvietta, ponetela a gelare in una tortiera,  lasciandola  grossa un mezzo dito. Gelata, tagliate con uno stampino che
a fette, si fa rinvenire nel grasso 1 cucchiaio di farina,  lasciandola  bollire con brodo sostanzioso, sale e pepe. In questa salsa
ponetevi il sugo di due limoni, copritela con fuoco sopra,  lasciandola  per un quarto d'ora alla riva del fornello onde si
mani, spianandola e ripiegandola come la pasta sfogliata,  lasciandola  riposare appena in fine, a qual uopo la si copre con una
— La coda di bove dev'essere tagliata in due o tre parti,  lasciandola  guazzare per tre ore. Dopo di che por devesi in acqua
moscata. Poi s'inaffia la carne con olio d'oliva finissimo,  lasciandola  in molle diverse ore, prima di metterla ad arrostire sullo
III (pag. 76, o col vino e fior di latte come Nro. II),  lasciandola  riposare 1/2 ora; poi si formano dei panettini, che si
dell'uva ribes. Si pigia l'uva sgranata con una forchetta,  lasciandola  in riposo durante la notte prima di spremerla. Per 6 litri
in sfoglia e ripiegatela su sé stessa quattro volte,  lasciandola  riposare alquanto ogni volta prima di tornare a tirarla.
un pasticcio versandola in un bonetto unto di butirro,  lasciandola  raffreddare e versandola fuori, indi levandovi col coltello