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175 risultati per lasciare
turacciolo che ne chiude inferiormente il buco, e da questo  lasciare  uscir l'acqua, ricolmando il vuoto con altro ghiaccio ed
tutta l'acqua che verserete fuori dalla pentola, badando di  lasciare  da parte il fondo sabbioso.
se non quando è sufficientemente frolla, così bisogna  lasciare  il fagiano colle sue penne per alcuni giorni dopo di averlo
Cefali (ceoli) in tegghia. — Molti usano  lasciare  i cefali intatti, cioè senza sbuzzarli a ciò piglino
la aggiusterete in un piatto volgendo la pelle sui lati per  lasciare  scoperte le cartilagini, e potete versargli sopra la
che passava nell'organismo, insalutato ospite, senza  lasciare  alcun benefizio di sè. Può darsi che ritardi la riduzione
odore, come la cannella e la noce moscata. Volendo potete  lasciare  qualche dadolino di zucca intero.
(ammanniti come pag. 15), per riuscire teneri debbonsi  lasciare  stufare lentamente, quindi con calore di sopra si fa
più grande. Io mi servo del disco N. 195. Si possono  lasciare  colla prima piegatura a mezza luna, ma è da preferirsi la
per utilizzarla in cucina o per farne del burro, lo si deve  lasciare  esposto in una terrina aperta in luogo ben arieggiato,
tuttavia piuttosto caldo, affinchè esse si ristringano per  lasciare  il posto ad altre che aggiungerete badando però che nel
circa 60 grammi di cloroformio, agitare ripetutamente e  lasciare  quindi il tutto in perfetto riposo. Il cloroformio, avendo
Se per inavvertenza lasciate passare questo tempo, dovrete  lasciare  cuocere la gelatina circa mezz'ora, ciò che le farà perdere
decilitri di vino Santo, o altro vino generoso, bianco e  lasciare  ridurre a piccola cottura.
a goccia un poco di aceto, sbattendo sempre, badando di non  lasciare  troppo sul fuoco la salsa, perchè l'uovo non si rappigli.
intieri, danno un sapore più fino al liquore, ma si devono  lasciare  tre mesi al sole. In ogni modo sarà bene che adoperando le
la mano stendere il pastone sulla pelliccia fregando forte.  Lasciare  asciugare completamente in luogo aereato: scuotere quindi
sotto i denti; non debbono « essere spappolate, nè  lasciare  nelle marmitte sedimenti farinosi od amilacei.»
fresca devesi  lasciare  per più tempo nel sale ed in causa della sua carne ferma e
di tanto in tanto, con un pezzetto di burro da cucina:  lasciare  riposare un'oretta per dar modo alla pelle di assorbire il
ch'avvi del veleno. Io ritengo però di bene lavare, anzi di  lasciare  un po' di tempo i funghi nell'aceto e sale e di lavarli
sperarle verso la luce; il liquido deve esser chiaro, e non  lasciare  quasi alcuno spazio vuoto. Oltre a ciò le uova di vecchia
avvertendo di rimenare intanto con un, mestolo e di non  lasciare  alzare il bollore, affinchè l'uovo non si rappigli.
che attaccare possano il metallo. Pericoloso è pure il  lasciare  per lungo tempo ospitante nei vasi di rame qualunque
materia alimentaria e specialmente il brodo, e molto più il  lasciare  in essi raffreddare il brodo stesso o qualunque vivanda.
Versatelo dunque sul ribes, e rimestate in modo da non  lasciare  aderire il miscuglio alle pareti della calderuola.
cosi ciascun uovo per farlo rosolare da ambe le parti senza  lasciare  però cuocer di troppo. Si può anche adoperare olio invece
ultimo il pangrattato, del quale, se fosse troppo, si può  lasciare  addietro una parte.
ch'avvi del veleno. Io ritengo però di bene lavare, anzi di  lasciare  un po' di tempo i funghi nell'aceto e sale e di lavarli
errore di molti quello di  lasciare  in molle nell'acqua le carni prima di metterle al fuoco:
un poco d'aceto, sbattendo sempre, ed avvertendo di non  lasciare  troppo sul fuoco la salsa, acciocchè l'uovo non si
altro deve fare un rumore sonoro tutto particolare, senza  lasciare  indietro polvere od altra materia terrosa. Gettato
tutto girando adagio sul fuoco e facendo attenzione di non  lasciare  bollire la salsa (se occorre aggiungetevi un goccio di
si confà con della carne, pesce, verdura e uova, si può  lasciare  di mettere lo zucchero per chi non l'ama dolce.
brodo, fuori del fuoco, la purè di carote, riscaldate senza  lasciare  più bollire e ultimate la minestra con un pizzico di
che è necessario, far sgocciolare almeno ventiquattro ore e  lasciare  asciugare all'aria tre o quattro giorni.
sopra un panno. Qui vi sono due vie da seguire, si può  lasciare  il baccalà così come si trova per cuocerlo a suo tempo
ultimo il pangrattato, del quale, se fosse troppo, si può  lasciare  addietro una parte.
se non quando è sufficientemente frolla. Bisogna pertanto  lasciare  il fagiano colle sue penne per alcuni giorni dopo d'averlo
colla mela, che poi venne surrogata dal finocchio per  lasciare  alito buono. Nel finocchio alligna un verme che riesce
formaggio pure grattato e noce moscata, e continuate di  lasciare  bollire il tutto assieme, rivoltando le coste di bieta di
Tagliateli a pezzetti di cinque cm. l'uno cercando di  lasciare  in disparte le punte. Lavati e scolati i pezzi di gambo,
con 3 rossi d'uova sbattuti con un po' d'acqua senza  lasciare  bollire e servitele.
aggiungete 3 rossi d'uova sbattuti con un po' d'acqua senza  lasciare  bollire e servitele.
quando sarà colorito, versateci il formaggio, avvertendo di  lasciare  in disparte 2 cucchiaiate del latte nel quale è stato in
è quello il momento di ritirare dal fuoco il cilindro, per  lasciare  che la cottura si compia da sè medesima, mercè il vapore
 lasciare  il meno che sia possibile di carne attaccata al lardo,
il tuorlo sbattuto con un poco di acqua, senza, però,  lasciare  bollire. Togliete dall'acqua le uova, tagliatele a spicchi,
colla mela, che poi venne surrogata dal finocchio per  lasciare  alito buono. Nel finocchio alligna un verme che riesce
di burro fresco, una cipolla trita e fate cuocere senza  lasciare  divenir rosso, gettateci il trito, sale, pepe, e fate