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gladiatori per rinvigorirsi se  ne  ungevano le membra col sugo.
poterit nihil inde nocere; Dum  ne  sint nimiæ, immodicoque fruaris in usu
La rogna dei montoni che  ne  rende le carni assolutamente ributtanti.
eccellente quello che  ne  ha 17-28 per 1000 (Chevreul, Coulier)
L'uva secca, malaga, sultana, passolina. — Quando  ne  fate
Signori miei perdonateci, ma noi non  ne  abbiamo proprio colpa...
con altre se  ne  riscontrano dei bellissimi tipi nel Piemonte.
 ne  avete, aggiungete qualche tartufo, bianco o nero poco
 ne  fa uso più specialmente con i lessi di grasso.
non meno, che per le barbe della coda. Queste ultime non  ne  hanno che quattro paja, ed i maschi ne tengono cinque.
Queste ultime non ne hanno che quattro paja, ed i maschi  ne  tengono cinque. Hanno inoltre le femmine nell'estremità di
fornaio o salsamentario  ne  è fornito ed è facile perciò di provvedersene.
e frittelle quante più se  ne  fa più vengon belle.
delle Terrine Tom. IlI. Cap. IV.,  ne  parlerò ancora qualche poco.
 Ne  citerò alcuni per provare che anche in ciò ogni mondo è
minestra è buonissima anche fredda, ed i lombardi  ne  fanno molto uso.
forma e la grandezza, se  ne  fossi capace, ma non conoscendo il disegno contentatevi del
disegno contentatevi del cerchio qui accanto delineato che  ne  rappresenta la bocca; dalla parte opposta terminando col
questa una conchiglia bivalva molto comune  ne  mari Mediterraneo, e Adriatico, benchè l'Oceano, ed il
Mediterraneo, e Adriatico, benchè l'Oceano, ed il Baltico  ne  somministrono in quantità all'Inghilterra, alla Francia,
ancora una buona presa di pepe, e del sale (se  ne  occorrerà).
si presta a varie generi di preparazione, dei quali  ne  indicherò qualcuno.
tibi, rare bono generosa fertilis uvae Vinea,  ne  nascens uva sit usta time.
(ora vi sarà facile) anche la bruna pelle che  ne  riveste la polpa.
che costa: ma, vi sono paesi dove i tartufi abbondano e se  ne  mangiano dalle famiglie, anche mediocremente agiate, a
mediocremente agiate, a sazietà. Per coloro, dunque, che  ne  mangiano facilmente scriviamo e raccomandiamo la presente
questa una conchiglia bivalva molto comune  ne  mari Mediterraneo, e Adriatico, benchè l'Oceano, ed il
Mediterraneo, e Adriatico, benchè l'Oceano, ed il Baltico  ne  somministrono in quantità all'Inghilterra, alla Francia,
avrete preparato i fagottini (con queste dosi  ne  farete 10-12)
scolano e si spremono fortemente perchè  ne  esca tutta l'acqua.
di quel tempo il maialetto e nei giorni di festa Orazio  ne  aggradiva e ne faceva regalo agli amici suoi. Dalla Spagna,
il maialetto e nei giorni di festa Orazio ne aggradiva e  ne  faceva regalo agli amici suoi. Dalla Spagna, ove ora sono
si mangiano tanto crude che cotte e massimamente il popolo  ne  fa molto consumo; se ne serve ancora per fare la «minestra
che cotte e massimamente il popolo ne fa molto consumo; se  ne  serve ancora per fare la «minestra di castagne» che è poco
In Italia, benchè ne' fiumi, e laghi di questa Penisola se  ne  prendono delle ottime, e di buon sapore specialmente nella
meglio anche internamente per la forza del vapore che se  ne  sviluppa.
che fareste, me lo direte; intanto vi dirò che cosa  ne  faccio io.
giallastre, brune, se  ne  distinguono due gruppi di significato ben diverso:
 ne  sono delle squisitissime e delle superbe per profumo e per
è raccomandabile crudo, perchè la cottura  ne  distrugge i migliori suoi pregi.
Périgord non hanno rivali; ma quelli bianchi di Piemonte,  ne  hanno essi ?
del genere delle univalve. Se  ne  distinguono di Grandi, di Orecchiute, di Tuberose, di
puntute, liscie, bianche, nere, e varie. Aldovrando  ne  cita quattordici specie.
sue uova, verso la fine di maggio, sui grani e le larve che  ne  nascono se ne cibano divorandoli (fig. 13).
la fine di maggio, sui grani e le larve che ne nascono se  ne  cibano divorandoli (fig. 13).
i gambi; li taglio in cinque o sei pezzi;  ne  tolgo totalmente la pelle sottile che li riveste; ne scarto
pezzi; ne tolgo totalmente la pelle sottile che li riveste;  ne  scarto le due punte estreme (quella ch'era impiantata sul
 ne  mette una cucchiaiata a persona, dopo aver versato il brodo
del genere delle univalve. Se  ne  distinguono di Grandi, di Orecchiute, di Tuberose, di
puntute, liscie, bianche, nere, e varie. Aldovrando  ne  cita quattordici specie.
= Di questo  ne  parlerò all'Articolo degli Arrosti Tom. IV. Cap. IV.
= Di questo  ne  parlerò all'Articolo degli Arrosti Tom. IV. Cap. I.
nella nostra città di Milano in tutte le stagioni  ne  abbondano perchè una gran quantità ne somministra
in tutte le stagioni ne abbondano perchè una gran quantità  ne  somministra principalmente il genovesato.
molta facilità possono farsi tanti dolci di cui essa  ne  è la base.
non meno, che per le barbe della coda. Queste ultime non  ne  hanno che quattro paja, ed i ma-schi ne tengono cinque.
Queste ultime non ne hanno che quattro paja, ed i ma-schi  ne  tengono cinque. Hanno inoltre le femmine nell'estremità di
circostanze particolari (gravidanza, allattamento) la donna  ne  ha bisogno del doppio di quanto ne occorre normalmente, per
allattamento) la donna ne ha bisogno del doppio di quanto  ne  occorre normalmente, per sopperire alla necessità che ha il
notevolmente poveri di calcio. Quelli nominati più sopra  ne  contengono nelle proporzioni seguenti:
di un ferro apposito o nella siringa se non avete il ferro.  Ne  farete così tanti cilindretti del diametro di circa tre
millimetri e lunghi 3 o 4 centimetri. Cuocete in brodo e  ne  avrete una buona minestra.