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ad un forno assai temperato, e conservateli dentro un  sacchetto  di tela, in un luogo asciutto; per servirvene fateli
a spappolarsi, toglietele, e versatele subito in un  sacchetto  di tela che lascerete sospeso per un poco sopra una
se è necessario aiutatevi pure strizzando un poco il  sacchetto  con le mani. È importante, in ogni caso, che tutta questa
sbattete ben bene tutto insieme poi versatelo in un  sacchetto  di tela e fate come è insegnato al N. 39.
a fare un piccolo rumore caratteristico si mettono in un  sacchetto  di tela rada per spremerne l'unto soverchio, ottenendo così
avrete ottenuto comprimendo un poco le frutta cotte in un  sacchetto  di tela, poi allo zucchero, alla scorza del limone e alla
della buccia di limone, cannella e garofani chiusi in un  sacchetto  di velo e sciroppando lo zucchero con forte aceto. Da
vanno tenuti in luogo fresco, legati assai stretti in un  sacchetto  o in un canovaccio. D'inverno ho così conservate fresche le
passate allo staccio, e indi filtrate attraverso un  sacchetto  di flanella, raccogliendo il succo in un vaso di vetro o di
tutto in polvere, e la scorza fina d'un limone e mettete il  sacchetto  in tre litri di vino nero buono con due cotogne tagliate a
in un  sacchetto  appuntito una cannuccia in forma di stella, e premendo si
con 160 gr. di zucchero, mettete il composto nell'apposito  sacchetto  di tela, fornito del tubino da pasticcere, passatelo sulla
con un cucchiaio di legno e spremete il liquido da un  sacchetto  di tela, versatevi sopra il 5 % di spirito di vino
e stesa (Vedi disegno, tav. 9, fig. 1) o meglio ad un  sacchetto  di lana o pezzo di moltone steso come la tovaglia.
passate per istaccio, e indi filtrate attraverso un  sacchetto  di flanella, raccogliendo il succo in un vaso di vetro o di
sotto, e sopra. Quando saranno ben secchi poneteli in un  sacchetto  di tela, e conservateli in un luogo asciutto. Per
da meringa (vedi N.° 2) facendola scorrere dall'apposito  sacchetto  e badando che la forma riesca elegante. Cuocete a forno
imbuti di latta incisi in cima che s'infilano entro a un  sacchetto  apposito; cose tutte di questo genere che a nostra vergogna
imbuti di latta incisi in cima che s'infilano entro a un  sacchetto  apposito; cose tutte di questo genere che a nostra vergogna
chiusi in un sacchettino d'organdis, unitevela levando il  sacchetto  e condensate al fuoco. Nel riporre la marmellata
in fusione per ventiquattro ore. Poi mettetele entro un  sacchetto  da vino e lasciate colare quel sugo che viene giù da sè,
sotto, e sopra. Quando saranno ben secchi poneteli in un  sacchetto  di tela, e conservateli in un luogo asciutto. Per
bene la carta al di sopra. Per uso frequente s'adopera un  sacchetto  di Nanking a punta con dei tubetti di latta di diversa
in una terrina, lasciatela per 6 giorni, messa poi in un  sacchetto  di tela nuova spremetene il sugo; posto in un fiasco con 4
una presa di vaniglia. Posta questa pasta in un cornetto o  sacchetto  di tela con un piccolo imbuto, fatela uscire formando su di
pasta, con un piccolo imbuto, o un cannello unito ad un  sacchetto  la si inietta nei maccheroni chiudendoli alle due estremità
col pestello di legno, traetene il sugo spremendole in un  sacchetto  di tela, filtratelo alla carta sciugante, posto in tegame
estrarne il sugo ; passate il sugo da un torchiello o da un  sacchetto  di tela, unitevi le bucce gialle degli aranci raschiate con
Se non fosse abbastanza chiaro converrebbe passarlo da un  sacchetto  di lana. Unitevi egual peso o metà peso di zucchero
e tutte le interiora guardandovi bene dal rompere il  sacchetto  del fiele che comunicherebbe un cattivo sapore alle carni.
passa per lo staccio. La polpa ricavata si mette poi in un  sacchetto  di tela dal tessuto chiaro, che si appende e si lascia
Una buona formula è di mettere uvetta e canditi in un  sacchetto  di carta con un po' di farina, scuotere bene e poi
di sugo d'uva bianca o nera, ben matura spremendola in un  sacchetto  di tela e mischiandola con un po' d'acqua; posto in tegame
o coll'apposito tubino o cannello raccomandato a un  sacchetto  di tela. Forno molto moderato perchè le meringhe devono
delle piastre leggermente unte. Conviene avere anche un  sacchetto  di tela che formi il cialdone, in capo del quale adatterete
rotolatelo e involgetelo in un pannolino o in un apposito  sacchetto  di velo. Mettetelo in una tegghia con alcune fette di
prima. I fagiolini così usati li conserverete in un  sacchetto  per altra occasione.
non deve lasciar passare che un piccolo pisello. Il  sacchetto  di tela cruda deve essere pure di mezzana grandezza,
abbiate cura però di chiudere tutte le verdure entro un  sacchetto  e di passarle poi a parte, affinchè restino ben puliti quei
mettere nella pentola un pizzico di carbonato di soda o un  sacchetto  di cenere. Pitagora proibiva ai suoi scolari il mangiar
bollori. Dopo ciò filtrate il succo medesimo attraverso un  sacchetto  di grossa flanella, esso pure bagnato prima nell'acqua, e
riponeteli e teneteli ben chiusi in un cartoccio o in un  sacchetto  di carta; ma a lunghi intervalli non mancate di visitarli,
dalle bacche. Collocate allora le frutta in un vecchio  sacchetto  di tela, previamente bagnato (badate che il colore dei
del grappolo sulla stessa vite e chiudere il grappolo in un  sacchetto  di carta o di tela. Si sospendono anche i grappoli in una
riponeteli e teneteli ben chiusi in un cartoccio o in un  sacchetto  di carta; ma a lunghi intervalli non mancate di visitarli,
bollono della cenere nella quantità di un ovo, chiusa in un  sacchetto  di tela. Oltre ad accelerarne la cottura, la cenere
si legano in croce con spago forte, avvolgendo ognuna in un  sacchetto  di tela grossa; tappezzato che sia il fondo d'una pentola
affrettarla mettendo nella pentola, insieme alle lenti, un  sacchetto  ben chiuso con entro 2-3 cucchiai di cenere. Le lenticchie