Ricerca libera

98 risultati per unitela
pesce avete della colla di piedi, purgatela, dolcificatela,  unitela  al composto e tiratelo al fornello: indi incorporateci la
tavola, dateli li giri come si fa alla sfogliata, dopo  unitela  all'altra pasta dandoli li soliti giri, e tagliatele a
30 gr. di colla di pesce, passatela da uno staccio fino e  unitela  al resto. Dimenate il composto sul ghiaccio finchè si
d'oncia. Tagliate a piccoli pezzi o a filetti la colla,  unitela  con un bicchiere di acqua fresca, tenetela al fuoco in modo
fredda, filtratela alla carta asciugante in imbuto, ed  unitela  ad una gelatina che avrete preparata come s'è detto sopra N
poi nel burro o nel grasso un cucchiaio di farina,  unitela  ai cavoli, mestate bene, mettetevi il sale e il pepe
al fornello e passate al sedaccio la brasura del fegato e  unitela  alla suddetta salsa, fate che dia un bollo assieme e
servirla sgrassate la sostanza, passatela al sedaccio, ed  unitela  alla salsa alla peverada, montata la lepre al piatto,
di detta farina in un po' di brodo freddo od acqua,  unitela  al brodo bollente e cotta un momento servitela.
prendete della tettina di vitello a lesso, tridate, ed  unitela  colla coradella; fate un ascié di scialò, poco cipolla, e
e aggiungetevi il 25% del suo peso di buona carne di manzo,  unitela  quindi al grasso e al lardo, pesate ogni cosa e per
sciugante sull'imbuto (Vedi disegno, tav. 9, fig. 2), ed  unitela  ad una gelatina che avrete preparata come s'è detto sopra
sono cotte, prendete una ramajolata della loro acqua,  unitela  al battuto del mortajo e condite la pasta suolo per suolo
gr. di colla di pesce con un po' d'acqua ; quand'è tiepida  unitela  lentamente al composto, con una tavoletta di cioccolata
questa accenna a prendere colore levatela dal fuoco, e  unitela  alla salsa, mescolando bene e tenendo la casseruola vicino
ove stavano colla punta di un coltello; la polpa che levate  unitela  alle mandorle, già sbucciate, le quali pesterete finissime
salsa alemanna ben ridotta. Pestate la carne nel mortaio ed  unitela  alla salsa coll'essenza, che dovrà essere molto densa e
bacchetta di vaniglia pistata con dodici armandole amare,  unitela  con un chiaro d'uova, levate il tutto dal mortajo ed
averli pestati nel mortaio. Estrattane così tutta la polpa,  unitela  a sugo di carne come quello della ricetta N. 4 e se non lo
per volta, mescolando bene onde non si formino bozzoli; poi  unitela  alla cioccolata e mettete il composto al fuoco per
con sale, pepe e una piccolissima quantità di noce moscata,  unitela  al pollo trito, aggiungete un pugno di parmigiano, un uovo,
mollica di pane inzuppata nell'acqua fresca e spremuta  unitela  insieme, pestate il tutto per un'ora di tempo, unendovi
il sangue e il fegato. Tritate fine la cipolla,  unitela  alla lepre che avrete tagliata a piccoli pezzi, e fate
cipolle, bagnatela con del brodo, passatela allo staccio e  unitela  alla pappina insieme a tre piccoli amaretti, sale, pepe e
cannella e un mezzo di panera, il tutto tirato al fornello,  unitela  alli pomiterra suddetti, once due di formaggio di grana
di fior di latte o sugo facendo una polentina; raffreddata,  unitela  alla carne, aggiungete 2 ettogr. di burro fresco pestando
fiocca. Porrete poi questa poltiglia sulle fette arrostite,  unitela  al disopra con un coltello bagnato nell'uovo sbattuto; poi
ove stanno colla punta di un coltello; la polpa che levate  unitela  alle mandorle, già sbucciate, le quali pesterete finissime
di latte o di sugo e fatene una polentina; raffreddata,  unitela  alla carne; aggiungete 2 ettogrammi di burro fresco;
di detta farina in un po' di brodo freddo od acqua,  unitela  al brodo bollente e cotta un momento servitela.
bene la salsa e lasciatela freddare. Quando sarà fredda  unitela  al crescione pestato col burro e girando col pestello fate
voleste adoperare la chiara cruda, montatela in neve ed  unitela  al composto procedendo in tutto come già si è datto. Se non
della panna di majale, tagliatela in piccioli dadini,  unitela  al fegato, ed alla salsa di cipolla fredda; aggiungeteci
la sua sostanza al sedaccio, restringetela, ristretta  unitela  ai legati e versate il tutto sopra d'un piatto cou una
e poco sale raffinato. Battetela molto, stracciatela e  unitela  per diverse volte, poi spianatela come la pasta delle
Tridate fino della cervella,  unitela  con un pizzico di farina, quattro rossi d' uova formate dei
financière fatta di magro, staccando la cottura del pesce,  unitela  di quenelles fatta con farcìa magra (V. N. 11, carpione),
cappone ed un pollastro, levate la loro polpa delle coscie,  unitela  ad un quarto di libbra di panzetta di majale, tridate il
financière fatta di magro staccando la cottura del pesce,  unitela  ai quenelles fatti con farcìa magra (Vedi N. 11, carpione),
modo: Fate inzuppare nel latte della mollica di pane, ed  unitela  con burro liquefatto nella dose di due oncie, mischiandole
fate gli occhi di carottola, sgrassate la sua sostanza,  unitela  alle dette anitrine e servitele, eseguite il tutto con
due cucchiai di farina e il latte fate una besciamella,  unitela  al passato di cardi, condite con parmigiano, sale e pepe.
sul fuoco e formatene come una polentina; raffreddata  unitela  alla carne e lardo, il tutto ben trito e pesto unitegli 2
stemperatela con mezza bottiglia di vino o mosto poi  unitela  alla mostarda mescolatela bene e mettetela ne' suoi vasi o
sul fuoco e formatene come una polentina; raffreddata,  unitela  alla carne e lardo; al tutto ben trito e pesto unite due
tagliata a dadi, pestatela e passatela al setaccio ed  unitela  coi dadi; fate un sugo colle reste e verdura (Vedi n. 3,
di comino stempratela con mezza bottiglia di vino bianco e  unitela  alla vostra composizione poi mettetela in uno o più vasi di
A questo punto montate in neve la chiara che vi è rimasta e  unitela  con delicatezza alla ricotta. Ricordiamo che il miglior