Il «Carneplastico» (interpretazione sintetica degli orti, dei giardini e dei pascoli d'Italia) è composto di una grande polpetta cilindrica (A) di carne di vitello arrostita ripiena di undici qualità diverse di verdure cotte. Questo cilindro disposto verticalmente nel centro del piatto, è incoronato con uno spessore di miele (C) e sostenuto alla base da un anello di salsiccia (B), che poggia su tre sfere dorate (D) di carne di pollo.
incoronato con uno spessore di miele (C) e sostenuto alla base da un anello di salsiccia (B), che poggia su tre sfere dorate (D) di carne di pollo.
Ortocubo (formula del critico d'arte futurista P. A. Saladin). 1) cubetti di sedano di Verona fritti e cosparsi di paprica; 2) cubetti di carote fritti e cosparsi di rafano grattugiato; 3) piselli lessati; 4) cipollini d'Ivrea all' aceto cosparsi di prezzemolo tritato; 5) barrette di fontina. N. B. I cubetti non devono superare 1 cm3.
fritti e cosparsi di rafano grattugiato; 3) piselli lessati; 4) cipollini d'Ivrea all' aceto cosparsi di prezzemolo tritato; 5) barrette di fontina. N. B
Eleganti signore italiane, vi preghiamo di sostituire al cocktail-party dei convegni pomeridiani che potrete chiamare a volontà l'Asti spumante della signora B, il Barbaresco della contessa C, o il Capri bianco della principessa D. In questi convegni sarà premiata la migliore qualità del vino radunatore. E basta con la parola «bar» che va sostituita colle italianissime: «Quisibeve».
signora B, il Barbaresco della contessa C, o il Capri bianco della principessa D. In questi convegni sarà premiata la migliore qualità del vino
b) La cucina fino ad oggi non tenne conto se non per i dolci, del lato estetico. Il nostro raffinamento sensibile richiede invece uno studio completamente «artistico» della cucina. Si combattono così le pozzanghere delle salse, i frammenti disordinati di cibo, e sopratutto la molle e antivirile pastasciutta. Raggiungeremo pranzi ricchi di differenti qualità, dove per ognuno sarà studiata la vivanda che tenga conto del sesso, del carattere, della professione, della sensibilità».
b) La cucina fino ad oggi non tenne conto se non per i dolci, del lato estetico. Il nostro raffinamento sensibile richiede invece uno studio