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299 risultati per bagnatela
rendere la pietanza proprio insuperabilmente squisita,  bagnatela  con sugo o con salsa di cacciagione o di carne».
 Bagnatela  allora con un bicchiere di vino, aggiungendovi un po' di
la midolla e  bagnatela  con latte freddo, quando sarà bene imbevuta strizzatela in
la carne è rosolata da tutte le parti,  bagnatela  con un po' di consommé o brodo buono misto con qualche
un rosso d'uova, una quarta di butirro, invece di acqua  bagnatela  con vino bianco, impastato il tutto e dategli tre o quattro
spiede con foglia di salvia, fatela cuocere allo spiede,  bagnatela  con olio fino, mettendovi nella leccarda tre foglie di
condendolo con sale e pepe. Allorchè la carne sarà rosolata  bagnatela  con marsala per tirarla a cottura.
dopo averla bagnata con del latte caldo. Nello sfornarla  bagnatela  col latte freddo.
diventar rossa la farina nel burro e  bagnatela  con brodo bollente o estratto sciolto, sale e pepe. Metteci
ed in vece di bagnarla con brodo biondo di mongana,  bagnatela  con Culì di magro.
farina, poco sale, poco pepe, mezzo bicchiere di olio fino,  bagnatela  e scioglietela con vino bianco, sbattetela bene per
a dadi alquanta carnesecca, soffriggetela nel burro,  bagnatela  con brodo e aggiungete cipolla, carote ed erbucce odorose,
infarinatela e fatela rosolare nel burro da ambo le parti;  bagnatela  a metà cottura col vino bianco e quando questo è quasi
ed in vece di bagnarla con brodo biondo; di mongola  bagnatela  con Culi di magro. Salsa al Sultano.
in un pentolino 50 gr. di burro, unitevi 25 gr. di farina,  bagnatela  con del brodo chiaro possibilmente di pollo (circa 5
per parecchi minuti e che il tutto sia ben arrosolato.  Bagnatela  con un quarto di litro di marsala ed uno di vino bianco.
ogni parte un bel colore, spolverizzatela col parmigiano,  bagnatela  con la panna e lasciatela stufare un paio d'ore.
battuto simile a quello. Quando l'anatra avrà preso colore  bagnatela  con sugo di pomodoro o conserva e tiratela a cottura con
in un vaso di terra once sei senape in polvere e poco sale,  bagnatela  con un mezzo di vino ricente bollente, prontate un ferro
d'un'ora, infilatela allo spiedo, fatela cuocere arrosto e  bagnatela  colla sua marinada. Allorchè sarà cotta, e di bel colore,
di un'ora, infilatela allo spiedo, fatela cuocere arrosto e  bagnatela  colla sua marinada. Allorchè sarà cotta, e di bel colore,
foliga, fatela stramortire e sbruffatela con vino bianco,  bagnatela  con metà sugo e metà coulì, fatela cuocere al dolce fuoco,
da tutte le parti, aggiungete una presina di spezie miste,  bagnatela  con del brodo, versatevi sopra un cucchiaio di zucchero
bicchiere di vino rosso vecchio, lasciatela confinare e  bagnatela  con sugo, alla fine della cottura unitevi poco coulì,
cassarola cou poco olio, fatelo tostare al fornello, dopo  bagnatela  con mezzo bicchiere di vino di sciampagna, poco sugo di
al n. 6 di questo capitolo, fatela cuocere alla graticola,  bagnatela  con olio e servitela con olio e sugo di limone, o poco
con del burro facendole soffriggere da tutte le parti,  bagnatela  fino alla metà con del vino bianco dolce e fatevele cuocere
liquefatto, manipolatela come sopra con poco sale e pepe,  bagnatela  con acqua ed uno spruzzo di aceto, mischiatela bene ma che
salata, spellatela, steccatela con una metà del lardo,  bagnatela  con un poco d'olio, conditela di sale e pepe e lasciatela
a fuoco assai basso; quando la lingua incomincia a sudare,  bagnatela  con brodo o acqua calda aggraziata di un po' di burro e
con 2 ettogr. di burro; preso che abbia il color biondo,  bagnatela  con 2 litri di brodo od acqua salata; cotta tenera
al fuoco sempre mischiando che prenda il colore d'oro,  bagnatela  con sugo, o brodo buono, fatela incorporare, tiratela della
tostato con olio, unitevi l'anguilla fatela stramortire e  bagnatela  con mezzo bicchiere di vino malaga, lasciatela cuocere al
e quando avrà preso in ogni parte un bel colore bruno,  bagnatela  con una tazzina di brodo caldo e completate lentamente la
in casseruola al fuoco con un pezzo di butirro, indi  bagnatela  con latte a sufficienza condite con sale, pepe pesto; noce
con un pezzo di butirro già tostato, fatela stramortire,  bagnatela  con metà sugo e metà coulì, curate la sua cottura, cotta
midolla di pane  bagnatela  col brodo bollente tanto che s'inzuppi appena appena e
di terra, marinatela con sale, pepe, poche droghe fine, e  bagnatela  con un mezzo di vino rosso, unendovi del basilico, della
e ponetela nella cassarola, fatela gratinare un poco,  bagnatela  colla marinatura passata al sedaccio, lasciatela cuocere
come al capitolo 25 articolo 10 n. 22, fatela gratinare,  bagnatela  con poco vino di malaga, lasciatela asciugare al fuoco
cottura completa collocate la tinca sul piatto di portata,  bagnatela  col suo sugo passato diluito col succo di mezzo limone e
acciocché rosoli egualmente da ogni parte. Poscia  bagnatela  con qualche cucchiaiata di brodo bollente, e lasciatela
aglio e garofani, lasciate il tutto confinare al fornello e  bagnatela  con poco sugo e poco coulì, lasciatelo cuocere per un'ora e
braciuola  bagnatela  coll'acqua e battetela col batticarne per ridurla alla
unta e infarinata, copritela e fatela riposare due ore,  bagnatela  quindi con dell'albume un po' sbattuto, cospargetela di
a quello. Quando avrà rosolato bene da tutte le parti,  bagnatela  con sugo di pomodoro (Num. 19), e finite di cuocerla con
midolla di pane  bagnatela  col brodo bollente tanto che s'inzuppi appena appena e
onde non si attacchi al fondo e bruci affatto. Quindi  bagnatela  con brodo, e, se vi aggrada, con sugo di carne (n. 34),
butirro, unitevi della farina di semola, poco sale e pepe,  bagnatela  con birra, ed un bicchiere di rosolio o acquavita,
con 2 ettogr. di burro; preso il color un po' biondo,  bagnatela  con 2 litri di brodo od acqua salata, cotta tenera
al testo, cotta tagliatela a dadi, ponetela nella marmitta,  bagnatela  con ottimo brodo con assieme poco coulì e formaggio.