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341 risultati per cadere
marmellate sono pronte quando, lasciandone  cadere  una goccia sopra un tovagliolo freddo, questa mantiene la
questa mantiene la sua forma; oppure quando facendone  cadere  un poco in un bicchiere di acqua non si spande.
quando l'acqua bolle e fatele  cadere  da poca altezza.
montata, l'eccessiva movimento potrebbe guastarla facendola  cadere  in burro.
è più pesante dell'acqua e quindi una sola goccia deve  cadere  al fondo.
con un cucchiajo un poco della detta pasta lasciandola  cadere  nella padella.
una cucchiaiata dell'apparecchio suddescritto, e fatela  cadere  nel burro caldo.
a perdere il contenuto de' suoi intestini, che deve  cadere  sulle fette di pane collocate nella ghiotta.
si discosta da questi principii fondamentali non può che  cadere  in confusioni pari a quella d'assegnare i panettoni tra le
per alleggerirla e poi la farina e lo zucchero facendoli  cadere  a pioggia. La pasta deve risultare liscia e abbastanza
introdotta in una tasca di tela mediante la quale farete  cadere  su una lastra imburrata tanti piccoli dischi del composto.
la fontina e il burro si sono amalgamati, lasciatevi  cadere  ad uno ad uno i torli d'uova con poco sale, perchè la
dal fuoco, tirateli su con una cucchiaia bucata, per farli  cadere  in un colatoio.
salateli e fateli arrostire a fuoco ardente, lasciando  cadere  tutto ciò che ne colerà sopra crostini di pane che avrete
fare attenzione, quando si fa colar l'uovo, di non farlo  cadere  su quello che già si trova nel brodo, se no si attaccano
le estremità e versate la pasta nei due cartocci facendola  cadere  man mano nel consumato tenuto in ebollizione sul fornello.
mettete la casseruola sull'angolo del fornello, e fate  cadere  in essa, man mano, 300 grammi di semolino granito, sempre
fanno  cadere  poi, tirandoli su pezzo per pezzo, nello strutto o
della siringa col disco a 3 fori o da un imbuto lasciandoli  cadere  in forma di spaghetti nel brodo bollente.
comincia a bollire gettatevi il semolino, facendovelo  cadere  a poco a poco, come a pioggia, e agitando intanto col
la precedente, ponetela nella Seringa, spingete, fatela  cadere  nello strutto non motto caldo, formatene le Bignè lunghe
la precedente, ponetela nella Seringa, spingete, fatela  cadere  nello strutto non motto caldo, formatene le Bignè lunghe
largo, pieno di acqua bollente salata; ed in esso farete  cadere  man mano dei pezzettini rotondi del composto, i quali
comincia a bollire gettatevi il semolino, facendovelo  cadere  a poco a poco, come a pioggia, e rimenando intanto col
soffice e spumoso; aggiungetevi allora la farina facendola  cadere  a pioggia e poi delicatamente gli albumi montati a neve.
bene il composto, mettetelo in un tasca di tela e lasciate  cadere  su la lastra del forno imburrata e infarinata delle strisce
animali che le forniscono, onde evitare, quando che sia, di  cadere  in equivoci. Il seguente dettaglio la riproduce assai
 cadere  la pasta su dei fogli di carta bianca ben netta (reggendo
per volta in un piatto; quando l'olio è ben caldo si lascia  cadere  l'uovo entro la padella.
grammi di farina, che si incorporerà leggermente, facendo  cadere  la farina dallo staccio, e 100 grammi di mandorle bianche
man mano la polenta con un cucchiaio da zuppa per farla  cadere  sopra una pietra di marmo od una teglia leggermente bagnata
o più limoni alli quali averete tagliata la scorza, e fate  cadere  il sugo dentro una terrina, fateci cadere delle fettine
la scorza, e fate cadere il sugo dentro una terrina, fateci  cadere  delle fettine picciole, ed assai sottili tagliate sulla
metta a bollire dell'acqua salata e vi si facciano  cadere  dentro adagio, nel punto dove l'ebollizione è più viva, uno
piuttosto grossa. Quando il brodo bolle, lasciatevi  cadere  a poco a poco la farina, tramenando affine d'evitare che si
indi spargetevi sopra dello zucchero stacciato, facendovelo  cadere  a traverso lo staccio medesimo, e fatela così rosolare alla
vite, e tenendo lo stampo capovolto, vi si soffia per far  cadere  la plombiera su un piatto munito di salvietta.
sopra uno o più teglie di lamiera e con un cucchiaio fatene  cadere  tante piccole ed uguali porzioni in distanza fra loro, che
e mediante un cartoccio od un cucchiaio da zuppa, fate  cadere  la pasta sulla tiella, in piccola parte, a guisa di
le chiare ben sode ed aggiungetele; mescolate adagio e fate  cadere  in pari tempo da un vagliettino le due farine, che prima
cospargetevi sopra dello zucchero stacciato, facendovelo  cadere  a traverso lo staccio medesimo, e fatela così rosolare alla
col beccuccio, ungete la lamiera, asciugatela e lasciatevi  cadere  la pasta dal beccuccio formando delle listerelle larghe
rompete, nel mezzo, ad un uovo il guscio; lasciatene  cadere  nell'acqua bollente tutto il contenuto; toglietelo con lo
un piccolo pennello di penne o altro, fate  cadere  sopra il tutto un pochino di burro sciolto e mettete a ben
dalla bianca poltiglia rimasta sul filtro non vedrete  cadere  più nemmeno una stilla, fiutate,... assaggiate,... e,
salateli, e fateli cuocere a moderato calore, lasciando  cadere  tutto ciò che ne colerà sopra crostini di pane disposti in
il foro, già otturato dalla linguetta abbassata, fanno  cadere  una goccetta di stagno.
colori, i quali, chiusi prima in un cartoccio, li farete  cadere  per un piccolo foro lasciato al disotto del cartoccio
ha imparato finalmente a misurare l'olio e a farlo  cadere  goccia a goccia, nell'insalatiera, come ha imparato ad
colori, i quali, chiusi prima in un cartoccio, li farete  cadere  per un piccolo foro lasciato al disotto del cartoccio
Facendo  cadere  una goccia di acido solforico a 66° Baumé su 10 o 15 gocce