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Marinetti, Filippo Tommaso - Fillìa
La cucina futurista
212135 1932 , Milano , Sonzogno 26 occorrenze

Sesta: Ultravirile. Non ci dilungheremo in illustrazioni minute: basterà aggiungere che si tratta di un piatto per signore. Settima: Paesaggio

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Pagina 100


Sono ancora state servite due vivande, fuori programma. Una di esse, offerta esclusivamente ai giornalisti, non ci è parsa facilmente decifrabile

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-band». Questa gente non pensa affatto che in quelle remote epoche l'uva si pigiava coi piedi; o se pure ci pensa, non vi attri-buisce importanza

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Pagina 104


che in Italia esistono insuperabili costruttori di cucine, forni, scaldabagni, ecc. ecc. L'Ing. Pittaluga, ad esempio, ci faceva ultima-mente notare l

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Ci deve essere posto per tutti, nel campo della propaganda vinicola!

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Pagina 107


- «A meno che? - concluse Marinetti - a meno che tu ci conduca immediatamente nelle tue ricche e fornite cucine.» -

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Come Dio vuole, il Dio dei futuristi s'intende, quello che Fillìa ci presenterà alla mostra d'arte sacra di Padova, ci sediamo a tavola: Antipasto

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Pagina 112


L'Aerobanchetto viene inaugurato in modo lievemente passatista: con l'antipasto. Il quale si noma «aeroporto piccante», ma non ci sembra niente di

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tortellini asciutti. S. E. Marinetti, invece, non ha nessuna nostalgia. (Ci vorrebbe altro). Egli è entusiasta del simposio e domanda anzi che i cuochi si

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vitalità goliardica, anche se gli anni ci segnino con le loro piogge e le loro nebbie. Il nostro sforzo tende a militarizzare tutte le nostre giovani forze

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Pagina 136


- «Amiamo le donne. Spesso ci siamo torturati con mille baci golosi nell'ansia di mangiarne una. Nude ci sembrarono sempre tragicamente vestite. Il

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femminino fuggente imprigionato nello stomaco. La spasimante superacuta tensione delle più frenetiche lussurie finalmente appagate. Ci giudicate selvaggi

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L'Italia è sempre stata, nel passato, un ghiotto cibo per gli stranieri. Oggi possiamo gustarla noi, ma non ci è dato, volendo provare a tavola il

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Pagina 183


creatori (c'è materia per tanti) è già apparso. È Luigi Pirandello. Ad analizzare i suoi lavori, ci si trova appunto la «messa in opera» di taluni

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«Ci si meraviglia che sotto una forma, certo, paradossale, aggressiva e non esente da qualche allegra brutalità, F. T. Marinetti, parlando sulla

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, quest'altra abitudine, quest'altro vizio, quest'altra abbiezione? Liberiamoci anche dalla pasta asciutta, ch'è anch'essa una schiavitù. Che ci gonfia

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Insomma tu hai capito perfettamente, mio caro Marinetti, il pericolo e il disdoro di questo mito dei maccheroni: macaroni che ci han fruttato, al di

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perciò composta per tre quarti dei meravigliosi prodotti vegetali che ci sono invidiati da tutto il mondo e per un quarto appena di prodotti animali

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pomodoro o come meglio v'aggrada. Questo piatto, pur tra gli altri bestiali, ci faceva la figura di uno scimpanzè femmina in un salotto di dame

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Pagina 50


originalité absolue de ceux-ci. Exemples:

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Questo primo capitolo non ha bisogno di commenti. È tutta una rivoluzione. Finora in certi ristoranti c'era un odore che Dio ci liberi. Adesso

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Fillìa mi ha poi fatto delle altre importanti dichiarazioni. Non è vero che i futuristi siano nemici del vino e della carne... Fillìa ci ha detto:

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abitudini, bisogna preparare il palato alle future alimentazioni. Se i cuochi accademici ci combattono per pura ragione di tecnica sono vinti: la loro

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arriverà anche al trionfo della cucina futurista. E d'altronde medici illustri e cuochi sapienti ci dànno ragione ed aderiscono alla nostra lotta».

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passatisticamente; o di simile realizzazione, per dirla futuristicamente. Il desiderio è legittimo; per quanto l'esaudimento di esso ci dia precisa la sensazione

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tutti e cinque i sensi: tatto, gusto, olfatto, vista, udito. Sottoponiamo al lettore alcune altre norme del pranzo perfetto, che ci serviranno a

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