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Dottor Antonio
Il frutteto a tavola ed in dispensa
188509 1887 , Milano , Guigoni 50 occorrenze

Mil. Ingùria. - Fr. Melon d'eau. - Ted. Wassermelone. - Ingl. Water-melon.

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staccio doppio, intanto che sono caldi. Mettete altrettanto peso di zuccaro in un padcllotto con un bicchiere d'aqua per chilo di zuccaro, e fate bollire

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di Damasco portata dal duca d'Anjou al tempo delle Crociate, nome che si corruppe poi in d'amoscina, moscina e volgarmente massina, e da noi per

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, metteteli in un piatto con poco olio d'olivo, sale e pepe — coprite e mettete al fuoco. Quando il piatto scotta, rivoltatele un poco e servite. Il

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La vite è una miniera d'oro e felice la terra ove prospera! Essa forma la principale ricchezza di molte regioni come la Francia, il Piemonte, la

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fatto porrete i cannicci coperti d'uva in una stanza asciuttissima e poco ariosa. Oppure dopo che l'uva avrà preso il sole, la distenderete appendendola

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Estratto di vaniglia. — Mettete in un litro d'alcool finissimo, 30 grammi di capsule di vaniglia, e lasciatevele dentro finchè sia adoperato tutto l

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Per fare 15 chili di sciroppo vergine. — Mettete in un bacino 10 chili di zuccaro con 4 litri d'aqua, mescolate e mettete a foco. In una catinella

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Sciroppo d'arancio — Prendete 25 aranci, gratucciatene leggermente la pelle gialla in 2 litri d'aqua tepida. Indi aprite gli aranci e con frullino

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caramelle, si fanno con ogni sorta di gusti, mettendo qualche goccia d'essenza nella quantità voluta di sciroppo cotto in tale maniera. Più di così lo

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Dose per la cioccolatta. — Per ogni chicchera d'acqua, 60 grammi di cioccolatta.

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incorporati, poi ritirata dal foco la casserola, rimestatevi dentro un pizzico di zuccaro e di vaniglia, tre rossi d'ova, e le tre chiare alla fiocca. Fate

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ed arde il legume a te d'Aleppo Giunto e da Moca, che di mille navi Popolata mai sempre insuperbisce.

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levare il tappo avanti sia precipitato il caffè, perchè se penetra un po' d'aria, addio vuoto e allora depone con tutto suo commodo. Ricordatevi

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Il Castagno è un albero a foglia caduca, indigeno, dall'Europa meridionale. Ama terreno sabbioso, argilloso non adombrato da altri alberi, e più d

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Avvi un'altra castagna, detta aquatica, frutto d'una pianta annua, che cresce negli stagni e che richiede almeno 20 pollici d'aqua. Si avvicina alla

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e nelle nostre Alpi. Unito a spirito di lamponi, alcool, zuccaro e ad una certa quantità d'aqua, si ottiene il maraschino specialità della Dalmazia e

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Vino di ciliegie nere. — Ogni chilo di ciliegie occorrono 800 grammi di zuccaro e 6 litri d'aqua. Si pestano le ciliege col nocciolo in un mortajo

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. Addensato il sugo, gettatevi dentro le ciliegie o le marasche (nella dose di un chilo) dopo d'aver loro tolto i noccioli. Dopo alcuni subbogli versate

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averne fatto delle pelli. Fino d'allora si candivano perchè i freschi eran fin d'allora ritenuti indigesti e nocevoli ai denti — tanto che appena

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di fragrantissime pesche, di fichi dolcissimi, di prelibati lamponi e ti bea coi mille sorrisi d'oro e di rubino de' suoi pampini.

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quell'umorista di Ward, se pretendessi dir cose nove. Il novo in materia d'èprouvettes gastronomiques, va lasciato al genio finemente gourmet della

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Fico d'India (cactus opuntia vulgaris, Ficus Indica). — È originario dall'India e dall'Africa, da noi cresce in Sicilia e nelle Provincie Meridionali

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. Il suo nome dal secchio verbo latino fragare, (odorem emitio fragando) olezzare, d'onde la parola fragrantia e la nostra fragrante. Nel linguaggio

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Il nome di Fungo — dal greco Sphongos, sponga, a cagione della loro sostanza spongiosa, d'onde il Fongus dei latini — è dato a certe vegetazioni che

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lasciano sgocciolare e si rinchiudono in vasi di vetro ricoprendoli d'olio d'oliva. Vi si può aggiungere qualche aroma come canella, garofano, e

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versatevi un po' d'aqua, spremeteli — ciò toglie loro un certo sugo aqueo che li rende migliori. Nella casseruola, o meglio padella di terra, fate friggere

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Piccolo arbusto perenne a foglia caduca, che cresce spontaneo in molti paesi d'Europa, e singolarmente nei climi temperati e freddi. Viene in piena

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unisce all'anguilla, alle salsiccie. Servono a dar sapore ai marinati di pesce e alla gelatina d' animale. Sopra le foglie d' alloro si pone la

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Fusto arboreo sempre verde, dei climi caldi acclimatizzato da noi, spesso munito di spine, che à fiori d'un bianco roseo quasi continuamente, frutto

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. Gonfiata mettetela al foco con un bicchiere d'aqua pura a quando è sciolta, colatela con pannolino bagnato. A parte stemperate 350 grammi zuccaro bianco in

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Màndorle alla perlina. — Si sciolgono due parti di zuccaro raffinato, in una d'aqua, in una pentola a bascule non stagnata, si fà cocere a

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streghe, dei sabbati, della mezzanotte. Dò nôs in d'un sacch, e dò donn in d'una cà, fan gran frecass. Mi gho i vôs, e i alter ghan i nôs. Le noci, presso

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frutto maturo a pressione e si distingue dall'altro che si ottiene colla bollitura. Il primo è assai migliore. L'olio d'oliva fino dev'essere insaporo

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conservare in vari modi le vivande e a bruciare. L'olio d'olivo è il più antico dei rimedi che si conoscono, lo si adopera internamente ed

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di tutti i climi caldi e temperati d'Europa.

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Nelle regioni cocenti dell'Africa e nelle meridionali d'Italia, principalmente nelle Puglie e nelle Calabrie, dal tronco dei vecchi alberi cola un

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Alchechingero. — (Physalis alkekingi). Mil. Chichinger. - Fr. Coqueret. - Ted. Sclhutte, Jndenkirche. - Ingl. Wintercherry (ciliegio d'inverno).

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Conserva d' albicocchi. — Si fanno passare allo staccio con spatola di legno. Sugo e polpa espressa, si mette in bottiglia chiusa con boni turaccioli

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L'Alchechingero o Fisalide, è una radice serpeggiante, perenne dei boschi d'Italia e di Germania. Da Maggio ad Agosto, fiori bianchi, viene in piena

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ricetta: — Purificazione degli oli. — Pestate un ettogrammo di carbone su quattro d'olio che vorrete depurare: mettete questa polvere di carbone in fondo

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tenuta in conto di cosa preziosa. Al tempo di Plinio si vendeva a peso d'oro e d'argento — abbiamo ancora il proverbio: caro come il pepe, il che allude al

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riferisce Plinio. La pera è celebrata pure da quel ghiottone d'Orazio. Napoleone preferiva la pera spadona e la butirra.

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un altro suolo d' uva sultana e piccoli pezzetti di cedrato, e ricominciate col pane gratucciato, pera, zuccaro, e così via fino a che la torta abbia

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Pera al mosto. — Spremete da alcuni grappoli d'uva matura il mosto, ed in esso fate cocere delle pera decorticate e tagliate a fette, servendosi a

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Il Pignolo, o Pinocchio, è il frutto del Pinus pinea detto volgarmente pino domestico, pino d'Italia.

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Conserve di pesche. Bisogna siano ben mature e si fà come la conserva d'albicocca. Vedi Albicocca.

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resiste d'inverno in piena terra nei paesi settentrionali. Vuol terreno sostanzioso, leggero e parche irrigazioni. Si moltiplica per semi, che si

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' uopo tre chiara d'ova in fiocca densa con tre cucchiai di zuccaro bianchissimo in polvere, stendete questa fiocca sulle poma in giulebbe e fatele

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Cotognata. Prendete 4 chili di cotogni, fateli cocere in 10 litri d'aqua tagliati in quattro — ridotti in pasta passateli allo staccio, aggiungetevi

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