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42 risultati per datele
come un fazzoletto, mettendo però gli orli internamente,  datele 
Pulite la tinca, asciugatela,  datele  dei tagli in croce, infarinarla, friggetela all' olio
continuamente all'intorno. Poco prima di levarla dal fuoco,  datele  l'odore di vainiglia.
ferro; oliatelo ancora; mettete la padella a fuoco vivo; e  datele  frequenti scossettine, affinchè il pesce, non si appiccichi
e quando è cotta ed ancor bollente aggiungete il rosso e  datele  l'odore. Unite quindi alla crema la ricotta e le mandorle
composto, ma invece di girare continuamente la manovella,  datele  soltanto alcuni giri lenti e poi lasciate che la miscela si
poi a spicchiettini e  datele  sapore con burro, pepe e sale. Infine mettete il cavolo in
sei pezzi, lessatele, fatele colare e levatele l'interno,  datele  una bella forma e passatele ad un'ascié di presemolo e un
dalle foglie dure della superficie, pareggiatele il gambo e  datele  mezza cottura in acqua salata. Mettetela capovolta a
dalle foglie dure della superfìcie, pareggiatele il gambo e  datele  mezza cottura in acqua salata. Mettetela capovolta a
un paio di cucchiai di latte o di panna, salatela quindi,  datele  l'odore della noce moscata e formate i gnocchettini
e quando è cotta uniteci un poco di prezzemolo tritato,  datele  l'odore della noce moscata, versateci dentro la patata e
in polvere e tre cucchiai d'acqua onde far levare la pasta.  Datele  una conveniente forma, e guernitela di torta di frutta
le foglie dure della superficie, mozzatene il gambo e  datele  mezza cottura facendola bollire in acqua salata. Poi
la pasta nel mezzo, metteteci once quattordici butirro e  datele  quattro giri ad uso pasta sfogliata. Servitevene per i
netta delle parti dure nervose schiacciatela un po' ,  datele  la forma tonda legandola con filo; posta in piatto con
a gola. Cuocetela in bianco a fuoco moderato e per ultimo  datele  una bella fiammata per farle fare la crosticina croccante.
netta delle parti dure nervose, schiacciatela un poco,  datele  la forma tonda legandola col filo; posta in piatto con
e tagliate a fette la molica della grossezza d'un dito,  datele  una forma rotonda od ovata e distendetele in una tortiera:
le foglie dure della superfice, mozzatene il gambo e  datele  mezza cottura facendola bollire in acqua salata. Poi
burro e un gocciolino d'olio, e regolandovi come al N. 322,  datele  odore di aglio e ramerino. Aggiungete, se occorre, un
un po' di latte perchè diventi come una crema pasticcera,  datele  il sapore di limone con un po' di zucchero aromatizzato,
burro e un gocciolino d'olio, e regolandovi come al N. 527,  datele  odore di aglio e ramerino. Aggiungete, se occorre, un
e quando è cotta ed ancor bollente aggiungete il rosso e  datele  l'odore. Unite quindi alla crema la ricotta e le mandorle
e se apparisse qualche seme rimasto levatelo. Per ultimo  datele  l'odore con zucchero vanigliato e levatela quando sarà
potrà bastare per sette od otto persone; ma invece del pepe  datele  il piccante con un cucchiaino di senapa ed al limone
potrà bastare per sette od otto persone; ma invece del pepe  datele  il piccante con un cucchiaino di senapa ed al limone
mescolando sempre. Quando la marmellata bollirà  datele  ancora quattro o cinque minuti di cottura, toglietela dal
una palla di cavolfiore che sia di 350 grammi all'incirca.  Datele  mezza cottura in acqua salata, e poi tagliatela a pezzetti
una palla di cavolfiore che sia di 350 grammi all'incirca.  Datele  mezza cottura in acqua salata, e poi tagliatela a pezzetti
nella casseruola, allungatela con un poco d'acqua calda,  datele  la consistenza voluta, quindi servite a parte una piccola
a neve; tirate la pasta alla grossezza di due millimetri e  datele  forma rettangolare, spalmatene un lato con tutto il ripieno
porzione sino all'altezza di mezzo centimetro, o poco più;  datele  la forma e grandezza del piatto in cui vorrete servire la
due estremità, rialzatele uguali ai lati della cassetta e  datele  bella forma (Vedi tav. 7, N. 15); ciò fatto sbattete 4
minuti, durante i quali assaggiate se sta bene a sale e  datele  il colore.
a mancare aiutatevi col brodo. Quando sarete per servirla,  datele  maggior sapore col parmigiano e versatela sopra fette di
vuoti che lascia, si tira dietro un sottil velo di pasta.  Datele  l'odore di vainiglia e preparate sulla spianatoia una certa
20 minuti, durante i quali assaggiate se sta bene a sale e  datele  il colore. A questo scopo basta che poniate in un cucchiaio
vuoti che lascia, si tira dietro un sottil velo di pasta.  Datele  l'odore di vainiglia e preparate sulla spianatoia una certa
differenti parti a cuocere in tre stampi lunghi a patè e  datele  una cottura di un'ora e mezza a forno carta gialla,
venti minuti prendete la pasta e col rullo di legno  datele  una forma quadrata, ma senza stenderla troppo (una diecina
sistema; lasciatela riposare ancora e, io minuti dopo,  datele  gli ultimi due giri sempre con io stesso metodo. La