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di pesche. Bisogna siano ben mature e si  fà  come la conserva d'albicocca. Vedi Albicocca.
= Questa si  fà  esattamente come quella di Cannella, ma bensì vi si pone
= Questa si  fà  esattamente come quella di Cannella, ma bensì vi si pone
appresta nello stesso modo, colla sola differenza, che si  fà  cuocere come l'Oca all'Italiana, e si serve nella stessa
di capperi cruda. La si  fà  con olio fino, capperi e sugo di limone — cotta stemperate
Antremè = Questo si  fà  come quello di mandorle, colla sola differenza, che si
grande = Questo si  fà  come quello di mandorle, colla sola differenza, che si
in salsa. Con cipolla rinvenuta si  fà  una salsa dorata lasciandola bollire con un po' d'aceto,
= Questo si  fà  esattamente come quello di Castrato, colla sola differenza,
= Questo si  fà  esattamente come quello di Castrato, colla sola differenza,
che il caffè dimagrisce. Mille diverse opinioni, l'una che  fà  ai pugni coll'altra, furono emesse circa le proprietà più o
chiusa con boni turaccioli e assicurata con cordicella, si  fà  bollire in bacino d'acqua per 15 o 17 minuti. Dopo si
dividendola in due e levandone il nocciolo. Cocendola se ne  fà  marmellata, gelatina, sciroppo. Celebre la sua confettura
nell'aquavite, si candisce. Della mandorla dolce se ne  fà  ingrediente di pasticceria e condimento a leccornerie da
 fà  sistematicamente ed in grande in Germania a Durkheim,
sbattetela come i bianchi d'uova in fiocca, e a misura che  fà  la spuma mettetela in un'altra terrina. Quando sarà fatta
come tipo di sciempiaggine, sicchè ne rimase il proverbio  Fà  una figura de ciccolattee, e come la parola ciccolati serva
anch'essa, e anch'essa sazia la fame del povero. Se ne  fà  farina e pane mista a frumento. La si mangia sola, lessata,
sotto la cenere. In cucina serve in mille modi, a tavola  fà  capolino in tutte le vivande, in tutti i piatti; caccia il
Irlandesi e gli schiavi dell'America. Colla patata si  fà  birra e carta. Raschiata e scaldata lentamente nell'acqua
sbattetela come i bianchi d'uova in fiocca, e a misura che  fà  la spuma mettetela in un'altra terrina. Quando sarà fatta
in una d'aqua, in una pentola a bascule non stagnata, si  fà  cocere a consistenza di perla, poi vi si aggiungono tre
prima di servire ci si versa la Salsa ben calda, indi si  fà  scaldare la cazzarola senza bollire, e si serve con sopra
prima di servire ci si versa la Salsa ben calda, indi si  fà  scaldare la cazzarola senza bollire, e si serve con sopra
per l'inverno, si fanno cocere e fresche ed essicate, se ne  fà  giulebbe e la così detta marennata, o zuppa di amarasche,
e distillandole con vino aleatico, aromi e zuccaro, si  fà  pure dell'eccellente ratafià, celebre quello d'Andorno. I
costituiscono un volgare rimedio diuretico. Se ne  fà  decotto in proporzione di 30 grammi in un litro d'aqua.
maria, mentre non è che il cambiamento della forma che ne  fà  la differenza. Veggasi l'Articolo delle creme, e gelatine
il miglio serviva per chicche da offelleria. In Asia se ne  fà  una certa polenta che si mangia con olio e grasso di porco.
cocere in minestra col brodo e massime col latte, se ne  fà  torte. Ridotto in farina è buono a far polenta e pane che
Metropolitania di Milano. Mercè un tappo a smeriglio si  fà  salire l'aqua bollente allo staccio superiore, dove s'è
con tutto suo commodo. Ricordatevi dunque che il caffè si  fà  col caffè, che il caffè è una cosa di lusso, non è
secoli  fà  il caffè in Europa era sconosciuto. Dalle sponde del Mar
di cavoli fiori. Per quella poi de' broccoli di Napoli, si  fà  un brodo come quello della cicoria, si capano propriamente
nero, è bruciato, e bruciato è carbone e col carbone non si  fà  caffè. Versatelo distendendolo, fatelo raffreddare più
generalmente bastano per una tazza. Certo che con poco si  fà  poco, come con niente si fà niente. Più caffè adunque più
tazza. Certo che con poco si fà poco, come con niente si  fà  niente. Più caffè adunque più aroma e sapore. Il caffè
adunque più aroma e sapore. Il caffè riesce come lo si  fà  — è un assioma. Il recipiente in cui deve subire
Groenlandia questa birra la chiamano Tollwasser (aqua che  fà  impazzire. La paglia lunga e forte, per la molta silice che
dei loro scrittori ne parla. Dei Latini il solo Plinio ne  fà  menzione, ma come di grano infimo e di nessun conto.
in aceto. » Allora si servivano le lenti come oggi si  fà  della patata in Svizzera. Difilo comico, fà dire ad un suo
come oggi si fà della patata in Svizzera. Difilo comico,  fà  dire ad un suo personaggio: « la tavola era pulitamente
si mangia solo la radice), lo si cuoce in stufato, se ne  fà  un delicatissimo purè. A Napoli lo si chiama accio (da
polvere del seme di sedano, meglio del selvatico, se ne  fà  un unguento contro i pidocchi.
che per il povero sostituisce quella del pomodoro. Se ne  fà  pure mostarda, e se ne estrae una materia colorante color
ne usa per aromatizzare liquori, vini, birra. Se ne  fà  un estratto, un'aquavita di ginepro detto gin molto in uso
detto gin molto in uso in Inghilterra — da noi se ne  fà  della buona sul Bergamasco. Il ginepro dà un olio
stimolanti, diuretiche, diafaretiche, antierpetiche. Ne  fà  un infusione col vino e coli' aqua e le distilla, ne
per uso di zuppa che proviene dalla Francia. Se ne  fà  in Francia una marmellata, che inzuccherata eccita
ed il bestiame, ma indebolisce i cavalli e gli asini e  fà  perdere la vista ai muli.
delle fette secche di pane tostato alla gratella. Così si  fà  Pure coi fagioli secchi, avvertendo che questi devono
forma una macchia, che in breve tempo la guasta e  fà  marcire. L'Erera, botanico spagnolo, dice che se si
profumato di facile digestione, si mangia fresco e si  fà  seccare per l'inverno, e allora si chiamano da noi veggitt.
contenendo acido idrocianico, tuttavia in medicina se ne  fà  uso qualche volta come contro stimolanti e vermifughi. I
le foglie recenti, ànno inoltre una virtù purgativa, se ne  fà  infusione e sciroppo, perdono molto coll'essicazione. In
montagne. II Popolo per altro, e parte della Nobiltà non ne  fà  uso; nulladimeno viene ricercato, e mangiato volentieri
e da credenza, si mescola a mille manicaretti. Se ne  fà  colla, amido , cipria. Dal grano del frumento se ne cava
di cibi, per preparazioni di sciroppi e bevande. Se ne  fà  principalmente commercio in Calabria, Egitto, Isole Jonie,
ne scriveva da Venenzuola a suo fratello. Il Cardano ne  fà  menzione nel 1557. Nel 1565 fu portata in Irlanda da
trasportassero in Inghilterra, era coltivata in Toscana, ne  fà  fede il frate Magazzini, e il Redi che nel 1667 ne mangiava
à le stesse proprietà. La massaja lo taglia in autunno lo  fà  seccare all'ombra in piccoli fascetti e lo conserva per gli
indigesti. È pasto graditissimo dei canarini che li  fà  cantare. Molti devono ricordarsi dei maestri che facevano
corone. Oltre i soliti scrittori di cose naturali ne  fà  cenno Virgilio:
frutto dolce, e arancio quello a frutti amari, coi quali si  fà  l'acqua distillata. Il così detto napolino, che viene
è detto Kan, cioè profumo. Anche là si condisce e se ne  fà  confettura. In Oceania e nelle Isole Fiji, l'arancio
il cattivo odore e spiacevole sapore di certe medicine  fà  ottimo effetto il masticare la scorza od una foglia
per arrosto, come si dirà nel Tomo seguente. Di magro si  fà  di meno del latte, e si mette meno sale, e vino bianco nel
china. La sua corteccia gode virtù tonica febbrifuga. Se ne  fà  infuso vinoso, tintura ed amido. Raspate nell'aqua, servono
Si candiscono, danno profumo ad aquavite e liquori — se ne  fà  aceto e si adoperano per aggiunger forza e fragranza a
di più difficile cottura è il più saporito. Col riso si  fà  pane, il quale è assai bianco e di bon gusto, ma non
torte, pasticci, frittelli, tortelli. Universalmente lo si  fà  cuocere sino all'intero disfacimento, solo dai noi si