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105 risultati per greci
carciofo i  Greci  profusero immense lodi. Teofrasto parlando di lui, in
fu scritto sui cavoli. Dai  Greci  furono detti Cramben da Coramblen, nocivi agli occhi, e
Persiani comunicarono ai  Greci  questo ramo di lusso contro il quale i saggi Legislatori di
Persiani comunicarono ai  Greci  questo ramo di lusso contro il quale i saggi Legislatori di
fu scritto sui cavoli. Dai  Greci  furono detti Cramben da Coramblen, nocivi agli occhi, e
greco, ov'ebbe luogo la battaglia navale fra i  greci  condotti da Temistocle e gli Persi nell'anno 480 a. c.
 Greci  asserunt nasci amygdala scripta, si, aperta testa, nucleum
di visceri a prova di bomba, dopo aver detto che dai  Greci  i marroni erano chiamati Balani Sardi (da Balanos, ghianda)
stato portato in Europa al principio dell'era volgare, ma i  Greci  lo conoscevano prima, ed i suoi frutti li chiamavano poma
Egli con Dioscoride ne commenda l'aroma. Galeno ed i medici  greci  asserivano che questo frutto è più salubre della pesca:
pasticci altro non siano se non il famoso trione che i  Greci  antichi servivano coprendolo con foglie di fico.
cordis. Quelli che vivono in acqua dolce, sono detti da  Greci  Granchi fluviatili.
culla dai voluttuosi Asiatici; venne poscia coltivata dai  Greci  che la trasmisero ai Romani, ove i cuochi divennero ben
cordis. Quelli che vivono in acqua dolce, sono detti da  Greci  Granchi fluviatili.
sapore; ma alquanto dura, e difficile alla digestione. I  Greci  la mangiano cruda, ma cotta è assai migliore. Si debbono
tenuta in conto di frutto miracoloso. Non vanno d'accordo i  Greci  nel suo nome e cognome, ma ne parlano Dioscoride e
sapore; ma alquanto dura, e difficile alla digestione. I  Greci  la mangiano cruda, ma cotta è assai migliore. Si debbono
stato portato in Europa al principio dell'era volgare, ma i  Greci  lo conoscevano prima ed i suoi frutti li chiamavano poma
e Plinio, commendandone l'aroma. — Galeno ed i medici  greci  asserivano che i frutti suoi sono più salubri di quello del
Tutti gli scrittori  greci  ebbero pure lodi per il fico. Era tradizione che fosse la
Ancora un po' di miele delle api inspiratrici di poeti  greci  nella bocca dell'aeropoeta futurista. Formula
Emolao Barbaro in Dioscoridem è dell'opinione che i  Greci  la conoscessero. Gli Olandesi, nel secolo scorso, si misero
coi frutti di quelle noci si confeziona del pane. I  Greci  Mainotti le fanno bollire col mosto del vino ene compongono
ornato di un bassorilievo che rappresentava niente meno i  Greci  all'assedio di Troja. E gli eroi cantati dal divino Omero,
usavano per guarire la tabe. Pare fosse l'erba chiamata dai  Greci  Phrinion, usata contro i morsi dei rospi, chiamati appunto
usata contro i morsi dei rospi, chiamati appunto dai  Greci  phrinos. È leggermente astringente. Un proverbio dice:
che cruda e che bisogna inaffiarla di vino. Dagli scrittori  Greci  sappiamo che il Pelopponeso era ricchissimo di pera ed
come alimento di guerra adottato dagli antichi soldati  greci  e romani, la polvere di carne si vorrebbe destinata a
In Sicilia fu portato da Titano Oxilon, figlio di Osio. Dai  Greci  si mangiavano pure in insalata e il volgo li faceva
il volgo li faceva essicare salati al sole. I Persiani ed i  Greci  erano ghiottissimi del fico secco. Lo cocevano colla
che cruda e che bisogna inaffiarla di vino. Dagli scrittori  greci  sappiamo, che il Peloponeso era ricchissimo di pera, ed
conosciuto nelle nostre foreste da tempi immemorabili. I  Greci  lo conoscevano prima di Lucullo.
tali semi danno emulsioni emollienti, e rinfrescanti. I  Greci  lo avevano per frutto nocevole, e producente febbri
di vari liquori. Sotto il medesimo nome fu conosciuto dai  Greci  e dai Latini. Pittagora lo pone fra i migliori condimenti
e gratissimo profumo culinario, Dioscoride ne parla e i  Greci  ne ornavano i loro orti. Eccita l'appetito, dissipa le
a cui era salito. Il tartufo, com' era cibo ghiotto dei  Greci  e dei Romani, lo divenne, al tempo delle crociate, nelle
sulla testa del cavolo. La più celebrata specie presso i  Greci  ed i Romani, era la verza nostra, detta appiana, benchè
e gratissimo profumo culinario. Dioscoride ne parla e i  Greci  ne ornavano i loro orti. Eccita l'appetito, dissipa le
famiglia dalla pestilenza. La più celebrata specie presso i  Greci  ed i Romani, era la verza nostra, detta appiana, benchè
odorose, tra le altre della famosa Acqua di Colonia. Dai  Greci  veniva chiamato Libantide Coronaria perchè tramanda,
poco posteriore, fa menzione dell'olivo del lago di Como. I  Greci  tennero quest'albero in molta onoranza, principalmente gli
 Greci  chiamavano la nocciola: nux pontica, per essere stata
poco posteriore, fa menzione dell'olivo del lago di Como. I  Greci  tennero quest'albero in molta onoranza, principalmente gli
fu detta dai latini ambuleja, dagli egizi cicorium, e dai  greci  hedynois. I Magi, popolo del Caucaso, per la grande sua
nella 2ª Georgica: «Plantis et durœ coryli nascuntar.» I  Greci  chiamavano la nocciola: nux pontica per essere stata
grani che non ànno nome. Ateneo, nel libro XVI, dice che i  Greci  lo mangiavano torrefatto col miele. Galeno, che lo si