Ricerca libera

29 risultati per imbevuta
Si guariscono facilmente con mollica di pane di frumento  imbevuta  nel latte.
la midolla e bagnatela con latte freddo, quando sarà bene  imbevuta  strizzatela in un cano-vaccio e passatela allo staccio.
per levarne la polvere, poi passare su di esse una flanella  imbevuta  in una soluzione di cera e di essenza di trementina.
tutt'insieme, e nettate la cornice con una spazzola molle,  imbevuta  di questa mistura. La doratura ripiglia subito la sua
tutta la polvere. Un lavaggio con una grossa spugna  imbevuta  d'acqua tiepida salata basterà per nettare quelle che non
macchiate, occorrerà ricorrere ad una spazzola largamente  imbevuta  di una saponata calda ottenuta con un buon sapone scuro.
architettato vari favi artificiali, uno composto di carta  imbevuta  di cera, con celle tali da ingannare qualsiasi apicultore.
i vasi contenenti le conserve di frutta si usa della carta  imbevuta  di spirito o di acquavite. Ma questa si evapora ben presto
ogni recipiente, il mio manicaretto con un disco di carta  imbevuta  in alcool fino (quello da liquori); chiudo con i tappi; e
o combinato, che reagendo sul sale di piombo di cui è  imbevuta  la carta, forma del solfuro di piombo colorato in nero.
confettura sia divenuta fredda, coprite li vasi con carta  imbevuta  di acquavile, e conservateli in luogo fresco.
ogni litro di sciroppo e coprire il liquido con una carta  imbevuta  di rhum.
che la botte si è bene  imbevuta  dell'aceto bollente che vi si è versato, vi si pone la
versatelo sulle more e coprite queste con una carta  imbevuta  di rhum.
e versatelo adagio sulla torta osservando che ne resti bene  imbevuta  in tutte le sue parti. Cuocetela quindi un'ora e mezza a
drogherie). Potete anche sovrapporvi un disco di carta  imbevuta  nel rhum, o nel cognac, o spolverizzata di acido
pieni fino a due dita dall'orlo, mettetevi sopra una carta  imbevuta  nello spirito di vino e spolverizzata d'acido salicilico.
i tartufi restino sotto il grasso. Coprite con una carta  imbevuta  nello spirito e spolverizzata d'acido salicilico.
in pezzi, infondetela in aceto forte, e quando ne sarà bene  imbevuta  collocatela nel mezzo di un piatto, e guernitela
di limone grattugiato, e quanta farina che possa essere  imbevuta  dall'acqua. Riponete al fuoco la casseruola, e fate cuocere
unitamente a sei uova, poi impastale con mollica di pane  imbevuta  nel latte. Poni quindi i gusci, levatane la testa e la
e versate sul pollo, tenendo al caldo. Quando la carne sarà  imbevuta  dell'intinto, cioè dopo un'ora o due, servite con sugo di
pizzico di noce moscata. Aggiungetevi della mollica di pane  imbevuta  nel latte e strizzata, abbondante formaggio grattugiato,
composta nei vasi. All'indomani mettetevi sopra una carta  imbevuta  d'acquavite; coprite e legate con spago; conservatela in
un poco d'olio, amalgamatevi un pugnello di mollica di pane  imbevuta  nel latte, condite di sale, pepe, noce moscata, legate con
piccoli vasi, che si ricoprono con una tela finissima  imbevuta  d'acqua salata, e capovolgendolo in tazze piene d'acqua,
d'umidità, strofinateli con una flanella molto morbida  imbevuta  di vaselina fino a che non li vedrete ben lucenti; se però