I gnocchi di latte alla romana erano, ai tempi jadis, il piatto di prammatica che i buoni romani solevano accompagnare ad ogni riunione che avesse lo scopo di festeggiare qualche cosa, e specialmente trovavano il loro trionfo in rinfreschi per battesimo o in cene carnevalesche. Il loro regno è — come del resto tante altre tradizioni di una Roma che può dirsi sparita — da tempo tramontato. Ma poichè si tratta di un piatto sano e gustoso, non sarà forse inutile rievocarlo. Mettete in una terrinetta sei rossi d'uovo, tre cucchiaiate ben colme di farina, un cucchiaio d'amido in polvere, un cucchiaio di zucchero, un cucchiaino di fecola di patate, un pizzico di sale e un nonnulla di noce moscata. Sciogliete il tutto con due bicchieri di latte in modo che non ci siano grumi, aiutandovi in questa operazione con una forchetta o meglio ancora con una frusta di fil di ferro, e travasate questo composto in una casseruola a fondo non troppo sottile. Aggiungete mezzo ettogrammo di burro e fate cuocere su fuoco moderato sempre mescolando con un cucchiaio di legno o con la frusta. Di quando in quando tirate indietro la casseruola e mescolate un po' più energicamente, e, facendo attenzione che il composto non debba attaccarsi, fate addensare questa specie di crema, che dovrà cuocere una diecina di minuti e risultare liscia, vellutata e consistente. Bagnate con un po' d'acqua il tavolo di marmo della cucina e versateci la crema, pareggiandola con un coltello, e dandole su per giù l'altezza di un centimetro. Lasciate freddare completamente, e quando la crema sarà ben rappresa dividetela con un coltello in tanti pezzi a forma di piccoli rombi che disporrete con garbo su una tortiera unta di burro. Fatto il primo strato ne farete un secondo e così di seguito, avvertendo di spolverizzare ogni strato con del parmigiano grattato e poca cannella in polvere. Messi a posto tutti gli gnocchi sgocciolate su essi un po' di burro liquefatto e passate la terriera in forno per una ventina di minuti, fino a che gli gnocchi avranno preso un bel color d'oro. A questo punto toglieteli dal fuoco, fateli portare in tavola e mangiateli caldi.
I gnocchi di latte alla romana erano, ai tempi jadis, il piatto di prammatica che i buoni romani solevano accompagnare ad ogni riunione che avesse lo