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211 risultati per lascerete
quando in quando finché bolle, ed allora la coprirete e la  lascerete  cuocere.
 lascerete  da parte lo zucchero essa vi potrà servire anche per
la coprirete con un tovagliolo e la  lascerete  così in luogo asciutto e non freddo.
deve essere molto sostenuta. A questo scopo la  lascerete  bene asciugare sul fuoco lavorandola molto col cucchiaio.
otto o dieci uova e formatene una pasta piuttosto dura, che  lascerete  riposare per dieci minuti.
col matterello fino che essa sia ridotta sottilissima. La  lascerete  quindi asciugare, poscia con un coltello fatene tante
questi dischi, uno lo  lascerete  intiero, ed agli altri gli taglierete un altro piccolo
di farina e prima di mettervi i porri un po' di brodo, poi  lascerete  sobbollire lentamente il composto unendovi sale e pepe.
— Disossate e preparate un pezzo di culaccio che  lascerete  nel sale marino per quattro giorni, poi cuocetelo con acqua
un po' d'uva passa piccola, e pinocchi (se piacciono), che  lascerete  bollire insieme per pochi istanti.
cucchiai di caffè fortissimo e passato da un tovagliolo e  lascerete  da parte la cioccolata prendendo rosolio di caffè.
e, dopo averli sgocciolati, lessateli in una pentola che  lascerete  coperta affinchè cuocino in forza del vapore stesso che
colla farina. Come sopra, soltanto  lascerete  da parte la cipolla e prenderete delle patate bollenti,
e, dopo averli sgocciolati, lessateli in una pentola che  lascerete  coperta affinchè cuocino in forza del vapore stesso che
 Lascerete  da parte la pappina e vi sostituirete una buona salsa di
Merluzzo secco. — Questo lo  lascerete  in molle alcuni giorni nell'acqua mutandola spesso, dopo
dividete in quarti che salerete, spruzzerete di limone e  lascerete  riposare un paio d'ore; passateli poi nell'uovo sbattuto e
potete aggiungere un po' di panna, ma in questo caso  lascerete  da parte le patate.
del pesce, la farete cuocere nel brodo semplice, dopo la  lascerete  freddare tagliandole la pelle, per coprirla con uno strato
superficie nel centro delle patate. Prima di servirle le  lascerete  asciugare senz'acqua sull'angolo del fornello.
di latte e di sale e, prima di servirvi del composto, lo  lascerete  riposare un'ora in luogo fresco entro un pannolino.
strato di gelatina d'un mezzo centimetro di spessore che  lascerete  affermare a metà.
fateli rosolare, aggiungendovi un poco di farina bianca che  lascerete  arrossare, rimescolando affinchè non si attacchi al fondo.
5-6 m. di bollitura, nell'acqua tiepida m. 3-3 1/2, se le  lascerete  sull'angolo del fornello m. 7-8.
bollire gettate in esso poco a poco 180 gr. di semolino che  lascerete  cuocere sempre agitando, finchè avrete ottenuto una specie
nella vecchia scatola di legno un pugno di sale che  lascerete  sciogliere nella pentola.
convenientemente, e ponete sul fuoco il miscuglio, che  lascerete  bollire lentamente finchè siasi alquanto concentrato.
avvertendo che vi resti del sugo, che, dopo averlo passato,  lascerete  in disparte.
di vino bianco (circa sei cucchiajate da minestra), che  lascerete  svaporare, lasciando la casseruola scoperta. Salate:
di caffè moca appena tostato. Se vi mettete il caffè lo  lascerete  un'ora in fusione nella panna bollente prima di fare la
con sale e pepe, e mettetele nell'uovo frullato dove le  lascerete  in fusione per diverse ore. Poi passatele nel pangrattato,
in uno staccio, spargendovi dell'aceto e sale che  lascerete  per qualche minuto con peso sopra perchè scolino la loro
e cipolla; quando son ben rosolate, bagnatele con brodo che  lascerete  consumare. Servitele cosparse di salsa pomidori.
bollire gettatevi a poco a poco 160 grammi di semolino, che  lascerete  cuocere fino ad ottenerne come una specie di polentina
quando avranno preso un bel colore, alquanto brodo, che  lascerete  poi consumare, ed un poco di conserva di pomidoro disciolta
con burro e cipolla; ben rosolate, bagnate con brodo che  lascerete  consumare; servitele cosparse di salsa di pomi d'oro.
avvertendo che vi resti del sugo, che, dopo averlo passato,  lascerete  in disparte.
e aggiungetevi dei pezzi di rombo ben puliti e lavati, che  lascerete  marinare per qualche ora. Scaldate poi la graticola,
a pezzettini e mettetele in un litro di alcool dove le  lascerete  in infusione almeno due mesi, tenendo il recipiente quanto
rosolare, aggiungendovi un poco di farina bianca che  lascerete  pure arrossare rimescolando affinchè non si attacchi al
abbia preso bel colore vi getterete entro le tinche che  lascerete  cuocere adagio; a metà cottura aggiungete un poco di
convenientemente, e ponete sul fuoco il miscuglio, che  lascerete  bollire lentamente finchè sia alquanto concentrato. Avrete
nella quale porrete indi a lessare il pesce, che vi  lascerete  immerso fino al momento di servirlo.
insieme ad un poco di latte, ed un pizzico di zucchero;  lascerete  indi sul fuoco per pochi minuti, e infine servirete caldo.
Poscia fate uno sciroppo con 3 chilogrammi di zucchero, che  lascerete  disciogliere in 2 litri d'acqua di fonte, e finalmente
e un quarto di litro di acqua preparate lo sciroppo che  lascerete  bollire per 5 minuti a fuoco vivo. Aggiungete il succo
nella quale porrete indi a lessare il pesce, che vi  lascerete  immerso fino al momento di servirlo.
fette di pane. Farete cuocere nel burro quarti di mele, che  lascerete  raffreddare e di cui guarnirete il contorno dello stampo
dopo qualche minuto le bagnerete di crema, ed in questa le  lascerete  cuocere completamente. Finalmente verserete fuori la crema