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142 risultati per lasciandola
caldo prendete con un cucchiajo un poco della detta pasta  lasciandola  cadere nella padella.
la carne meno dura, meno tigliosa, battendola fortemente, o  lasciandola  per alcuni giorni a frollare, prima di cucinarla.
s'immergono in una vernice di cioccolata cotta (pag. 91)  lasciandola  asciugare.
succo di limone e di zucchero la decima parte del suo peso,  lasciandola  fermentare come lo sciroppo di visciole.
la torta col cerchio sopra uno staccio coperto di carta,  lasciandola  freddare; poi si leva la carta e con un coltello sottile e
Quando questi saranno cotti, si rimetta l'anguilla,  lasciandola  pochi momenti fino a tanto che si riscaldi.
o prezzemolo tritati finamente, indi si versa la zuppa,  lasciandola  bollire di nuovo.
si fa una pasta, che si spiana e ripiega diverse volte,  lasciandola  poi riposare 1 ora.
poi dal fuoco,  lasciandola  quasi raffreddare, (ma mischiandola di quando in quando
olio d'ulivo fino, aglio tritato, pepe, ed un poco di sale,  lasciandola  alquanto intiepidire al fuoco.
in salsa. Con cipolla rinvenuta si fà una salsa dorata  lasciandola  bollire con un po' d'aceto, timo ed una foglia di lauro,
candite. Coprire la decorazione con uno strato di gelatina,  lasciandola  rassodare.
nuovo la carne vi si versa sopra del fior di latte acidulo,  lasciandola  ancora stufare con calore di sopra finchè la salsa sia
o di limone, granelli di pepe ed alcune bacche di ginepro,  lasciandola  ben condensare e passandola poi per lo staccio.
e poscia riempite la casseruola d'acqua fin sull'orlo,  lasciandola  bollire per quattro o cinque ore almeno sull'angolo di
l'ulteriore uso della vivanda. La si leva poi dal fuoco,  lasciandola  freddare sotto un peso per poterla più facilmente tagliare.
sopra della conserva, la si ricopre colla restante sfoglia,  lasciandola  lievitare ancora. Spalmata di neve d'uova e spolverizzata
al sale 30 grammi di sai nitro, non bucando il mastello e  lasciandola  nel medesimo immersa col suo liquido per 25 giorni; si
di fecola di patate, di semolino sopraffino di Knorr ecc.  lasciandola  cuocere 1/4 d'ora. Il riso pesto mescolato con verdure
pugni di mollica polverizzata, scioglietela con latte caldo  lasciandola  inzuppar bene per mezz'ora ed aggiungete zucchero in
e bianco, che si stende uniformemente sulla pasta,  lasciandola  asciugare come le altre.
e dopo ammollita con brodo la si versa sulla vivanda,  lasciandola  consumare bene.
Levate il cattivo gusto della ludria  lasciandola  in infusione nel latte per due o tre giorni cambiandovi il
ed esternamente con bacche di ginepro in polvere e sale,  lasciandola  macerare per alcuni giorni. Quindi si mette a stufare colla
Si stende sulla lamiera una pasta al lievito spianata,  lasciandola  ancora fermentare, indi vi si stende un ripieno di ricotta
di burro, 2 tuorli, 2 deca di lievito e l'occorrente latte,  lasciandola  lievitare. Si spiana sottilmente intagliandone dei piccoli
1) si prende per ogni piatto di brodo un cucchiaio pieno,  lasciandola  cuocere 1/2 ora. La tapioca Julienne di Knorr mescolata con
sceglie l'uva acerba avanti il sole leone, e si prepara,  lasciandola  colla vinaccia per più giorni coperta con una tela grossa,
cotta e priva dell'umidità che contiene, si mette in vasi,  lasciandola  raffreddare, indi si copre e conservasi in luogo fresco per
sceglie l'uva acerba avanti il sole leone, e si prepara,  lasciandola  colla vinaccia per più giorni coperta con una tela grossa,
l'acqua, ove furono lessati gli asparagi ed i l cavolfiore,  lasciandola  bollire con prezzemolo o condendola con pepe bianco e succo
all'esterno con sale, pepe e bacche di ginepro in polvere,  lasciandola  macerare alcuni giorni; poi va scottata con una marinata
fatela incorporare, tiratela della liquidezza della salsa  lasciandola  bollire per un'ora, sgrassatela e passatela al sedaccio e
sopra lardo, radici, ritagli di carne ed un po' di brodo,  lasciandola  stufare con calore al disopra, acciò il lardo prenda
la pasta nel grasso, badando che non divenga bruna,  lasciandola  poi bollire alcuni minuti in 1 1/2 litro d'acqua di
di burro e vi si stemperino due cucchiaiate di farina,  lasciandola  rimanere bianca. Vi si aggiunga del brodo chiaro o anche
con un coltello dalla scorza, ma non completamente,  lasciandola  cioè attaccata da una parte. Il melone si spruzza con un pò
della sudetta pasta quanto ne contiene un cucchiajo, e  lasciandola  così cadere di volta in volta nell'olio bollente.
si collochi il coperchio della marmitta un po' di costà,  lasciandola  leggermente semiaperta al fine di facilitare
salsa bianca al burro ammollita con acqua di prezzemolo,  lasciandola  cuocere un tempo. Preparato che si abbiano delle pallottole
a piccoli pezzetti insieme al tenerume ed alle coste,  lasciandola  stufare nel proprio sugo finchè abbia preso colore; poi si
prepara una pasta comune al lievito,  lasciandola  fermentare in una scodella. Intanto si tagliano 14 deca di
d'acqua si aggiungono 15 deca di cioccolata grattugiata,  lasciandola  cuocere alquanto densa. Poi la si stende ancor tiepida
con sugo o buon brodo, e fatela condensare come una salsa,  lasciandola  bollire per qualche tempo. Poi sgrassata e passata per
di siroppo o conserva in ogni tazza, versandovi dell'acqua,  lasciandola  mancare 2 centimetri circa dall'orlo, mescolatela con un
con del buon sugo di carne, descritto al N. 22,  lasciandola  concentrare sino a giusta consistenza.
con un po' di zucchero ed un paio di cucchiai di farina,  lasciandola  diventar bruna, indi s'ammollisce con brodo, aggiungendovi
uova e 2 tuorli a farne una pasta, che spianata si ripiega,  lasciandola  coperta lievitare 1/2 ora. Spianata un'altra volta
per lungo e legatala di nuovo insieme, si cuoce nel brodo,  lasciandola  poi freddare. Poscia si toglie il cervello per mescolarlo