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681 risultati per lasciatela
 lasciatela  riposare 30 min. Ripetete
il limone nell'acqua e  lasciatela  a parte.
il limone nell'acqua e  lasciatela  da parte.
quanto basta per intriderla, e  lasciatela  per un
impastata bene,  lasciatela  riposare in un luogo fresco e coperto.
che voi avrete la pastella, copritela con una salvietta e  lasciatela  riposare alquanto.
si sarà fatta liscia, copritela con un tovagliolo e  lasciatela  in riposo 20 minuti.
al sedaccio ponetela in una cassarola con once tre butirro,  lasciatela  bollire e mischiatela, unitevi poco coulì e lasciatela
lasciatela bollire e mischiatela, unitevi poco coulì e  lasciatela  confinare in dolce fuoco mettendovi poco sale e ve ne
questa sarà cotta versateci gl'ingredienti suddetti e  lasciatela  diacciar bene per servirvene usando le ostie come nel
la crema pasticcerà come è stato descritto,  lasciatela  freddare e poi incorporatele a poco a poco, mescolando, un
una cipolla tridata, unitevi la verdura ben spremuta e  lasciatela  confinare, indi unitevi un terzo di coulì ed un terzo di
indi unitevi un terzo di coulì ed un terzo di sugo,  lasciatela  cuocere al dolce fuoco, sgrassatela, e giusta di sale
vino, aggiungendovi un po' di pomidoro e un po' di brodo, e  lasciatela  bollire un'altra quindicina di minuti.
burro fresco. Se la cipolla vi disgusta,  lasciatela  da parte. Se i pomidoro fossero aspri correggerete la salsa
al colore d'oro, toglietela, e nel burro mettete la carne.  Lasciatela  colorire da tutte le parti.
una crema come è detto al Num. 551,  lasciatela  diacciare, e con quella, e in quelle eguali dosi, otterrete
nel modo stesso come al capitolo 25 articolo 10 n. 13,  lasciatela  in infusione non meno di due ore prima di servirla.
pasta piuttosto soda, tagliatela a fette grosse un dito,  lasciatela  asciugare; tritatela poi fine con la mezzaluna e fate
la pasta in fretta in luogo fresco sulla spianatoja e  lasciatela  riposare 20 30 minuti. Essa dev'essere liscia, elastica e
Sbattete bene la pasta, versatela in una lamiera dall'orlo,  lasciatela  fermentare, doratela, cospargetela col composto suddetto,
e la farina che il liquido assorbe, maneggiatela bene e  lasciatela  riposare.
farina in caso che si attaccasse al tavolo; ricopritela e  lasciatela  nuovamente riposare.
poi piegatela ancora due volte nel senso opposto e  lasciatela  riposare altri 45 m.
regolari come le tagliatelle, mettetela nel soffritto e  lasciatela  rosolare, aggiungendo un po' di salsa di pomodoro.
versatevi del buon sugo di carne, secondo i Num. 20 o 21,  lasciatela  bollire per alcuni minuti, e finalmente servitela calda.
della pasta sfogliata ad otto giri,  lasciatela  riposare per alcuni minuti, poi tagliatela sulla sua
e ripassatela al crivello, distendetela sopra il tavolo e  lasciatela  sino al momento di farla cuocere, prontate una cassarola
piena di brodo fatelo bollire, indi ponetevi la pasta,  lasciatela  cuocere per un quarto d'ora unendovi poco formaggio tridato
la piccola pelle delle coste, levate le ossa, e per tre ore  lasciatela  nell'acqua fresca affinchè perda il sangue, imbianchitela
panno, fatela cuocere nel brodo di manzo, schiumatela, non  lasciatela  cuocere più di due ore, servitela liscia con sopra poco
il vano della torta sarà riempito,  lasciatela  fermentare ancora un pochino, poi cuocetela a forno ardito
buon coulì ben confinato, unitevi poco senape, sale e pepe,  lasciatela  bollire un poco e passatela al sedaccio, servitevene per la
la casseruola sopra al fornello, copritela e  lasciatela  sul fuoco finchè la carne non sia ben rosolata e asciugata,
di un goccio di aceto o di limone). Prima di farla cuocere  lasciatela  però immersa in ½ litro di acqua fredda e acetata.
sulla bocca del forno in un piatto di ferro smaltato e  lasciatela  rammollire. Unitevi quindi un albume naturale e lavoratela
in infusione nel cipro e nel rhum mescolati insieme:  lasciatela  così diverse ore e levatela quando comincia a gonfiare. I
del panettone di Milano, grattatela o sbriciolatela. L'uva  lasciatela  intera e poi mescolate ogni cosa insieme, il rhum ed il
 Lasciatela  fermentare bene, mettetela sulla spianatoja, lavoratela
all'esterno, fatevi diverse incisioni superficiali,  lasciatela  fermentare, bagnatela con del burro fuso, cuocetela a forno
in infusione nel cipro e nel rhum mescolati insieme;  lasciatela  così diverse ore e levatela quando comincia a gonfiare. I
del panettone di Milano, grattatela o sbriciolatela. L'uva  lasciatela  intera e poi mescolate ogni cosa insieme, il rhum e il
di prosciutto e un pezzo di burro; ben rosolata dapprima,  lasciatela  poi cuocere a fuoco lento. Servitela cosparsa col suo sugo.
come un pane lungo e grosso,  lasciatela  lievitare una terza volta sulla lamiera unta e infarinata e
il termine stabilito togliete la terrina dal forno,  lasciatela  riposare un momento, togliete via il pastone agli orli e
piuttosto molle, fatevi sopra un taglio in forma di croce,  lasciatela  crescere del doppio dentro una casseruola ripiena a metà
se il lievito è buono. Mettete la pasta in una terrina,  lasciatela  fermentare per quattro ore in un luogo meno che tiepido
ripiegandola per due o tre volte su sè stessa.  Lasciatela  ancora fermentare per due ore in un luogo fresco.
sole uova, soltanto più dura. Tirate la sfoglia finissima e  lasciatela  asciugare sopra una tovaglia. Quand'è asciutta rotolatela e
disporrete poi alcuni savoiardi inzuppati nel rosolio.  Lasciatela  in ghiaccio per un'ora, quindi sformatela e servitela.
di limone. Intridetela con quanto latte vi occorre, quindi  lasciatela  per un poco in disparte.
un poco, bagnatela con un bicchiere di vino malaga,  lasciatela  ristringere, rimettete la marinatura con del sugo e poco
rimettete la marinatura con del sugo e poco coulì,  lasciatela  cuocere al dolce fuoco, servitela con un bordo di pasta, o
 lasciatela  asciugare su di una tovaglia poi tagliatela colla rotella m
e formare una pasta un pò soda e e ben unita.  Lasciatela  riposare coperta 25 minuti, poscia spianatela sottilissima,
il siroppo col zucchero, unitevi il mosto delle fambrose e  lasciatela  bollire un poco, poi fredda vi servirete nella compostiera
gettate in questa salsa fettine sottilissime di tartufi.  Lasciatela  ancora un momento sul fuoco e servitevene per guarnire
o sugo ben ridotto, unitevi poca senapa, sale e pepe,  lasciatela  bollire un poco, poi passatela al setaccio, e mettetela in
di marmo e, sovrappostavi un'assicella con un peso,  lasciatela  bene raffreddare. Tagliatela quindi a fette regolari.
di prosciutto e un pezzo di burro; ben rosolata dapprima,  lasciatela  poi cuocere a fuoco lento. Servitela cosparsa col suo sugo.