Ricerca libera

39 risultati per lasciatevele
sanno troppo di sale mettetelo in fusione nel latte e  lasciatevele  alcune ore cambiando il liquido.
le ciliege in infusione nel rhum e  lasciatevele  per qualche ora tenendole in ghiacciaia. Aggiungete il
e un poco di spirito di vino. Immergetevi le uova e  lasciatevele  un'ora. Conservatele quindi in cantina entro la crusca.
d'alcool finissimo, 30 grammi di capsule di vaniglia, e  lasciatevele  dentro finchè sia adoperato tutto l'estratto. Dopo 24 ore
rete come indica la ricetta N. 80, intingetele nell'olio e  lasciatevele  giacere alcun tempo, cuocetele in fretta alla gratella,
ben pulite: mettetele in una casseruola con sugo di carne,  lasciatevele  sobbollire per qualche minuto, cospargendole con un po' di
pulite: mettetele poi in una casseruola con sugo di carne,  lasciatevele  sobbollire per alcuni minuti, cospargendole con poco
Mettete le scorze nello spirito e  lasciatevele  20- 30 giorni in luogo non esposto al sole, scuotendo la
Allora scocciate le uova, fatele cadere in questa salsa, e  lasciatevele  cuocere finchè l'albume siasi tutto rappreso.
cannocchie dopo aver tagliato loro le branchie acuminate, e  lasciatevele  cuocere per un quarto d'ora circa. Vanno servite calde, e
Allora scocciate le uova, fatele cadere in questa salsa, e  lasciatevele  cuocere finchè la chiara siasi tutta rappresa.
moscata. Immergete le costolette nell'uovo così preparato e  lasciatevele  almeno un'ora, passatele poi in pangrattato fine e
le noci secche, mettetele a macerare nel latte tiepido e  lasciatevele  raffreddare. L'albero del noce in latino si chiama juglans
salsetta di pomidoro; gettatevi le polpettine già fritte,  lasciatevele  per pochi minuti e servitele calde.
Allora rompete le uova, fatele cadere in questa salsa, e  lasciatevele  cuocere finchè la chiara siasi tutta rappresa.
Allora scocciate le uova, fatele cadere in questa salsa e  lasciatevele  finché la chiara siasi tutta rappresa.
nuova a bagnomaria, aggiungetevi anche un po' d'acqua,  lasciatevele  finchè ne esce il sugo, passate questo sugo da uno staccio,
a bagno la sera prima le fave in acqua tiepida, e  lasciatevele  per 24 ore. Versate in una pentola due litri e mezzo di
le fette di fegato preparate come nella ricetta N. 23 e  lasciatevele  soffriggere mettendovi alla fine il pepe e il sale.
in un vaso di vetro, versate su di esse questa salamoia e  lasciatevele  immerse.
aggiungendovi un altro pezzetto di burro, sale e pepe, e  lasciatevele  bollire alquanto.
delle chinette verdi, mettetele nell'acqua bene salata e  lasciatevele  6 giorni. Fatele bollire quindi con dell'acqua pura alla
la forma, mettetele di nuovo nell'acqua pura e fredda e  lasciatevele  altri 6 giorni mutando l'acqua due volte al dì. Fate poi
di mettere un piatto rovesciato sotto alle telline;  lasciatevele  per 2 ore almeno. In tal modo si saranno mondate di tutta
mezzo litro di cenere, acqua e sale. Ponetevi le lumache e  lasciatevele  circa un quarto d'ora, fino a che possiate estrarnele dai
premendole con qualcosa acciocchè non vengano a galla, e  lasciatevele  per 12 o 14 ore, cioè finché non sieno diventate alquanto
aggiungendovi un altro pezzetto di burro, sale e pepe, e  lasciatevele  bollire alquanto.
con acqua bollente posto su fuoco moderato, copritele e  lasciatevele  per dieci minuti circa. Estraete poi le tazzine e
gettatele in burro fresco e reso rossiccio dalla cottura e  lasciatevele  bollire. Quando son cotte, versatevi un quarto di litro di
Intanto mettete le cozze in una pentola coperta al fuoco, e  lasciatevele  per circa dieci minuti, poi, prima di servire la pizza,
miscela sta per alzare il bollore, immergetevi le tinche e  lasciatevele  cuocere un paio di minuti, toglietele poi di nuovo,
operazione di una siringa. Mettetele in forno caldo e  lasciatevele  fino a che non siano perfettamente asciutte, tenendo
pere, dopo averle ritirate dall'acqua e fattele scolare, e  lasciatevele  bollire alquanto. Dopo di che le ritirerete dallo zucchero,
levate la caldaia dal fuoco colle sue bottiglie dentro e  lasciatevele  raffreddare entro; dopo levate le vostre bottiglie, e con
altre 24 ore, mettete le frutta scolate al forno e  lasciatevele  asciugare un poco a mite calore, involgetele quindi nello
avrete levate dall'aragosta tagliandole a pezzi regolari, e  lasciatevele  cuocere per circa un quarto d'ora o venti minuti. Un
pezzo di cannella in luogo fresco, in un vaso di terra, e  lasciatevele  per 48 ore mescolando ogni tanto. Poi strizzate le amarene
in una giara con dell'acqua sufficiente a coprirle e  lasciatevele  per due o tre giorni, scolate quest'acqua, e sostituitela
parti, mettetele in una terrina coperte d'acqua fredda e  lasciatevele  quindici giorni rinnovando quotidianamente l'acqua. Cuocete
alla gratella, sotto la quale arda vivamente il fuoco.  Lasciatevele  per dodici minuti, voltandole e rivoltandole continuamente.