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58 risultati per lascino
 lascino  le canocchie a soffocare, coperte, aggiungendo qualche
le sardelle, prendendole con la paletta bucata, e si  lascino  a bollire con un po' d'acqua per circa venti minuti.
grossezza e si taglino a fette sottili per il lungo e le si  lascino  un po' sotto sale.
il succo sarà molto ristretto, si levino dal fuoco e si  lascino  raffreddare.
dopo con della buona marmellata, si arrotolino, e si  lascino  in caldo fino al momento di servirle bene spolverizzate di
 lascino  bollire finché l'albume sarà rappreso. Si levino poi col
simmetricamente in una scatola di latta(1) in modo che  lascino  il meno vuoto possibile.
bicchiere di latte, e si friggano con burro. Dopo fatte, si  lascino  riposare.
taglino le melanzane a fette per il lungo, e si  lascino  indi per qualche ora sotto sale. Dopo strizzate con le mani
frullino una o due uova nel latte e si  lascino  ammollire dentro delle fettine di pane raffermo, che
sbattute, mezzo bicchiere di latte, un po' di sale e si  lascino  in forno per 10 o 12 minuti.
 lascino  rammollire in una bacinella con del latte bollente 10 o 12
da 12 a 14 fettine grosse un dito di pane raffermo e le si  lascino  ammollire per alcune ore sopra un piatto fondo e largo in 3
capovolto e lasciateli così per circa due ore affinchè  lascino  la loro acqua. Poscia sgocciolateli e conditeli con olio,
capovolto e lasciateli così per circa due ore fino che  lascino  la loro acqua. Poi sgocciolateli e conditeli con olio,
dieci a dodici zucchine medie e si vuotino dalla polpa. Si  lascino  le mezze zucchine vuotate per un'ora su un piatto con sale,
24 ore; indi si assaggi, e se vi sembra poco fragrante, si  lascino  ancora in fusione gli aromi suddetti per alcune altre ore.
lessino tre grosse zucchine e si  lascino  colare dall'acqua. Si passino poi al setaccio, si
ogni studio a somministrare_ al paziente cibi tali, che  lascino  il più possibile in riposo l'organo travagliato, affinchè
a freddo, con del prezzemolo trito, col sale e col pepe. Si  lascino  poi cuocere, coperti, nell'acqua che essi stessi rimandano,
ed uno spicchio d'aglio. Indi si versino i pisellini e si  lascino  cuocere per dieci minuti con due cucchiai di acqua.
Ritirateli e fateli scolare premendoli fortemente perchè  lascino  tutta l'acqua. Fate sciogliere in un tegame il burro con le
lo strato non abbia maggior spessore di 10 centimetri. Si  lascino  aperte le finestre, fuorché quando piove o gela. Esposte
retina di porco, e sopra un treppiede a fuoco gagliardo, si  lascino  rosolare sotto e sopra. Poi si bagnino con un mezzo
di sugo di manzo, si condiscano con pepe e noce moscata, si  lascino  bollire adagio per un'ora, cuoprendo il tegame con
badate che le bocche dei due vasi combacino insieme e non  lascino  uscir fumo. Lasciato così il semolino per un'ora e un
di timo, di prezzemolo, di rosmarino, pepe e sale. Si  lascino  bollire un quarto d'ora e si levi loro ogni grasso con
badate che le bocche dei due vasi combacino insieme e non  lascino  uscir fumo. Lasciato così il semolino per un'ora e un
bollire gli aranci forti nell'acqua finchè si  lascino  passar facilmente da parte a parte con uno stecco. Tolti
calde e molli, si rottolino nel palmo della mano, e si  lascino  raffreddare. Le foglie così raccolte e seccate si pongono
fino a che la bacinella sarà piena. Per ultimo strato si  lascino  le melanzane. Si cuocia tutto in forno.
altro piatto, e lasciatele così per circa due ore, affinchè  lascino  l'acqua, che getterete via facendola scolare dal piatto.
i gonfietti, servendosi, per ciò, di un ago da calza. Si  lascino  ora friggere dall'altra parte, senza però questa volta
loro altezza ed un po' di fuoco sopra il coperchio, e si  lascino  così nell'acqua sul bollore senza che bolla, sintanto la
di vino bianco ed un poco di sugo e di buon brodo e così si  lascino  cuocere lentamente. Apparecchiate poi una salsa con poco
e versateli su di un setaccio scrollandoli perchè  lascino  l'eccesso di farina. In una grande padella con una buona
vista e Plinio asserisce perfino che le serpi mangiandone  lascino  colla pelle la loro vecchiezza (1). I vecchi napoletani
Fateli scolare in un colapasta e premeteli finchè non  lascino  più acqua. In un tegame fondo fate rosolare il burro con un
può esservi rimasta imprigionata non si abbiano ad aprire e  lascino  disperdere il ripieno.
fuoco e versateli in un colapasta spremendoli finchè non  lascino  più acqua. Preparate un soffritto col burro, la pancetta e
biscotti sono più fini dei precedenti; e ritengo non  lascino  nulla a desiderare. Le mandorle sbucciatele, e tanto queste
vista, e Plinio asserisce persino, che le serpi mangiandone  lascino  colla pelle la loro vecchiezza. I gladiatori mettevano il
unendovi polvere di droghe ed erbe aromatiche, e si  lascino  così per qualche tempo in infusione: poi levati ed
chiuse, si pongano fra il ghiaccio cosparso di sale e vi si  lascino  per circa un'ora, onde il gelato indurisca maggiormente.
un poco di prezzemolo, tritato il tutto finamente, e vi si  lascino  stare per due ore, dippoi le asciugherete sopra un panno,
particolare è indispensabile onde evitare che le mandorle  lascino  uscire l'olio) in un mortaio. Coprite con un litro d'acqua
si bagnino con brodo, ovvero con acqua se è di magro, e ai  lascino  bollire osservando però che non cuociano di troppo onde non
versateli nel colapasta e spremeteli fortemente finchè non  lascino  più acqua. Metteteli in una terrina e incorporatevi la
sugo, e si lasci consumare; dopo si levino dal fuoco e si  lascino  raffreddare; indi si grattuggi sottilmente del pane, e con
regolari distanze degli appositi stampini di metallo che vi  lascino  l'impronta quadrata o rotonda del confetto. Fate poi
acciò non si rompono nel terminare la cottura. Ciò fatto si  lascino  sgocciolare sopra di un panno pulito ed intanto fatto