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Dottor Antonio
Il re dei cuochi della cucina vegetariana
198219 1896 , Milano , Premiata Ditta Editrice Paolo Carrara 50 occorrenze

Le cose meno necessarie

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sono le più indispensabili.

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Le credenze popolari! Oh! le credenze popolari non anno altro da fare che dare il gambetto al bon senso! Ed è vecchia come Matusalemme, la storia

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Nicht aus jedem Holtz kann mann Pfeifen schneiden — e M.e Fèe è del parere che le savoir mène a rien, mais le savoir-faire mène a tout.

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Marziale, tra le doti che devono ornare un cuoco, enumera quella di studiare il gusto del padrone:

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Gouverne le genre humain. Qu'içi bas, on la contemple

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La table est le pivot, autour du quel tourne la civilisation.

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(Pseud. sc. 2, a. 3). Ne parla Plinio sotto il nome di Lapathum. L'acetosa contiene, secondo le ultime scoperte, molte materie albuminoidi, il che è

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I gladiatori per rinvigorirsi se ne ungevano le membra col sugo.

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Coi semi si cucinano le zucche e in generale tutte le cucurbitacee.

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«Quand vous voudrez prendre du bon chocolat, faitez-le faire dès la veille, dans une cafetière de faïence, et laissez-le là. Le repos de la nuit

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molta somiglianza col Moka, dal quale ebbe origine, è una delle qualità più ricercate del mercato francese. Fra le mille varietà di caffè che ci manda

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C'est toi, divin cafè, dont l'aimable liqueur, Sans altèrer la tête, èpanouit le cœur!

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, che è quanto, di facilissima evacuazione. Virgilio, più sibarita, le mangiava col latte:

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Oggi, la foglia del cavolo non serve più che come cataplasma, e il suo gambo è molto usato a far correre le celebrità che si squagliano.

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Concia per le verze. — Le verze amano il lardo, onde questo si pesterà con aglio e prezzemolo assieme e si metteranno nella pignatta ove bollono le

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luglio, e, quando le foglie si seccano, si raccolgono le radici, le quali sono più saporite, se stagionate in luogo sano e difese dal gelo. La loro

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schiuma, e con essa le droghe ed il limone. Addensato il sugo, gettatevi dentro le ciliege o le marasche (nella dose dì un chilo) dopo d'aver loro

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Artemisia da artemos, sano, per le sue qualità medicinali. Arboscello indigeno. Vuolsi originario della Siberia, è perenne, ma ogni due o tre anni

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rallegri. Se ne ànno quattro varietà. I semi durano due anni ma si propaga in primavera separandone le radici. Impedendo la pianta di fiorire, si

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Fior di fava, Le parlava d'amor e lei scappava.

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uve e dei fichi. Galeno, che non mangiava frutto alcuno aveva delle tenerezze pel fico e per l'uva, che chiamava meno inutili, e ne proclama le virtù

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Il fico ingrassa più d'ogni altro frutto. Apicio ingrassava i porci coi fichi secchi. La Scuola Salernitana ne canta le lodi così:

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. Murat, il brillante delle battaglie napoleoniche, amava le fragole col sugo d'arancio.

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Sono ricchi dunque di materie nutritive e sono un bonissimo ausiliare all'arte culinaria: si associano a quasi tutte le vivande.

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Il suo nome dall'ebraico Ezop. È una pianticella perenne, erbacea, semi-legnosa, originaria dalla Siria, che somiglia il timo, dal quale divide le

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Colui le estati, che con nere môra

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La lattuga romanella, ripulisce le budella.

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. Si vuole che l'odore aromatico della maggiorana allontani le serpi.

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Gli antichi la mettevano nel latte, a impedirne la coagulazione, giova nel vomito e nel singhiozzo, è contro l'itterizia. Si mescolano le foglie

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Chi mangia le nespole il c... gli stringe.

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Conservazione delle noci. — Colte le noci al punto della loro maturanza, dovete subito riporle sotto la sabbia asciutta ed in luogo fresco. Con

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Non vien la tosse il giorno che si mangiano le noci.

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Le olive ànno bisogno d'olio.

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. Gli Inglesi vogliono che le pastinacche troppo vecchie cagionino il delirio e la follia, onde le chiamano allora Pastinacche matte. Questa

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C'est à notre avis la racine la plus nourissante, celle qui approche le plus de la substance animale sous ce rapport

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tre qualità di pera. A Roma erano celebri le Tiberiane, una specie che maturava in autunno e cosi dette, perchè erano le ricercate da Tiberio, così

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Modo di conservare le pera. — Scegliete sull'albero le più belle e tagliate loro il gambo colla forbice più alto che potete. Indi fate cadere sul

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Omnia mala, mala, praeter apia perusina. Persica, pira, poma requirunt vina bona. Fra le mele, il finocchio.

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Charlotte di poma. — Pelate le poma, levatene il torso (caruspi) e lasciatele cocere con vino bianco, un pezzo di burro, zuccaro (sulla dose di un

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NB. — Per tal modo si preparano tutte le conserve dei frutti privi di nocciolo.

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Come i poponi di Chioggia son tutte le donne. Che giova del popon fiutar la buccia?

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. Oggi s'incoronano col rosmarino capponi, uccelletti e polpettine. Serve secco e bruciato a disinfettare le stanze degli ammalati.

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piselli secchi e degli altri legumi, ai quali si unisce assai bene come in tutte le salse. I Tedeschi la mettono nel loro Sauer-Kraut. Fu chiamata la

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. Virgilio nell'Egl. 2 le decanta così:

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. Dioscoride e Galeno ne magnificano le virtù. Si facevano essiccare anche dagli antichi. Fu sempre celebre presso tutti la Damascena.

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Valerianella, o anche Valeriana, Cicerbita, Sonco, Grispignolo, è pianticella erbacea, annuale, indigena, che cresce fra le biade delle vigne. À

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Le zucche nate fra le due Madonne Sono sempre le più bone.

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Chi le zucche vuol grosse come uno staro, aperto in gambe le deve seminare.

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a I bacini, le casseruole e tutti gli utensili di rame devono essere stagnati, e non mai lasciarvi raffreddare sciroppi, conserve, ecc.

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