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Dottor Antonio
Il re dei cuochi della cucina vegetariana
197026 1896 , Milano , Premiata Ditta Editrice Paolo Carrara 43 occorrenze

Accademia fu detta, e il nome pervenne fino a noi. vo' tacere dell'ortolano Abdolamino, che appunto per tale sua qualità, fu fatto re dei Sidoni

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di fegato e poi ci lascia più cretini di prima. , vo' soffermarmi un solo secondo alla questione dei denti e della mandibola umana. Se, da che mondo

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caro. Ciò che sorte dalla serra non à profumo, qualità nutritive. Il sole, la pioggia, il vento, il calor naturale, proprii a ciascuna stagione

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Non pulite, raschiate, lavate la verdura ed i legumi se non al momento di farli cocere — e allora sieno ben lavati e puliti anche in due, tre

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questi poveri innocenti che nascono per la salute e conservazione nostra! solo si accontentano, quel tale e quella tale di calunniarli, ma li

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Non vi sfugga dalla mente, che il cuoco deve nascer cuoco, come il poeta nasce poeta. l'uno, l'altro si fanno sui Ruscelli. I tedeschi dicono

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Ateneo scrive, che era proibito a chi mangiava aglio di entrare nel tempio di Venere. Era proverbio, che chi ama il quieto vivere, non mangi aglio

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corroboranti, stomatiche, cordiali, antisettiche. I fiori e le foglie servono al distillatore, al credenziere. I fiori si colgono in maggio e giugno,

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il setto pellucido degli emisferi cerebrali, ed aggiunge che non essendo contemplato nei trattati di psichiatria, di medicina legale, taluni poveri

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conservato, mantiene tutte le sue qualità aromatiche, si distingue da quello fresco.

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E prima di tutto fate acquisto d' un caffè sano, di vero caffè. Se il vostro droghiere ve lo somministra buono, non cercatene la provenienza,

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L'insalata non è bona bella Se vi manca la pimpinella.

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cipolla dolce, porco bianco.

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Quando il villano è solo sopra il fico, Non à parente alcun, bon amico.

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. la dimentica quel sibarita d'Ovidio:

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Non acquistate mai funghi secchi sulla piazza, dal droghiere. Non mangiate funghi alle osterie, alberghi, principalmente di campagna. Se la vostra

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assorbente, si dispongono su strati, separati per strati di sale, in vasi profondi, che non siano di rame, di piombo, di zinco. Quando si

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bacchetta. voglio dimenticare i caporali austriaci, che prima del 1848, la portavano al fianco colla sciabola, e l'adoperavano per il bankheraus

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arachide e d'altri semi. È alimentare per eccellenza, e venne sempre usato come condimento alle carni, agli ortaggi e persino alle frutta. solo condire

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Ed ora la patata è l'amica del povero e del ricco, del medico e del prete. Certamente la patata non è squisita come la pesca, nutriente come un

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piatto scoperto. Si deve sempre farla cocere nella sua pelle onde conservi il suo sale di potassa e tutto il suo sapore, dovrebbesi tagliarla con

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, rimestando bene finchè non sia troppo denso, troppo liquido.

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, panelli oleosi, terre, gesso, ecc. Il pepe bianco si usa renderlo più pesante stacciandolo insieme a gomma, amido, calce, gesso, biacca, ecc. solo

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tal uopo di una pentola di terra inverniciata, mai di rame. Ridotte le pera ad una poltiglia, servitele senza zuccaro canella.

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dai Greci phrinos. È leggermente astringente. Un proverbio dice: «L'insalata non è bona bella, se vi manca la pimpinella.»

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, per quel pomo che dappoi fu chiamato il pomo della Discordia. qui finisce la storia di quel pomo. Venere, in quel giorno, almeno per galanteria

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secoli. Cento anni fa era appena conosciuta da noi. Non à quindi storia greca romana. Vuol terreno lavorato, piuttosto asciutto, non tanto

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brache di tela, melloni — di settembre sono buoni,

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teme il caldo il freddo, non è niente delicato riguardo al terreno, amando però meglio quello leggero, ricco ed umido. Si semina a primavera e se

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stracchino di Gorgonzola, le quali sono più meno che muffa. In un'antica Cronica milanese troviamo che «Menina Briancea fu l'inventrice della

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bono, dev'essere novo, ben mondato, ben netto, grosso, bianco, che non sappia di polvere d' altri odori. Il riso di più difficile cottura è il più

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squisitissima col lesso, coll'arrosto e colle ova, principalmente quelle in camicia. voglio terminare senza suggerire alle signorine, che anche

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poche? quante gambe! pensate che le abbia guarite a quattro a quattro. — Questo, il dottor Comi, ma un proverbio dice: Acqua di ramerino al corpo del

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torta non resti troppo densa troppo liquida, e continuate a rimestarla finchè bolla, poi tolta dal fuoco mettetevi qualche mandorla amara pesta, un

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, senza erbe droghe.

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moderazione troppo forte, riesce ugualmente favorevole allo stomaco ed al cervello. Questa bevanda aristocratica deve aver sempre un soavissimo profumo. Dal

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conservazione. Il profumo del tè è volatile, non deve essere quindi esposto all'aria, alla luce: conservatelo in vasi chiusi ed opachi. Il tè s

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, originario incontestabilmente dei climi caldi, come tutti i frutti dolci. Non viene dovunque, dovunque produce bon frutto. Al piano l'uva rossa non

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Dei. È evidente che Greci, Romani ebbero notizie di Noè. I più antichi botanici pretendevano che la vite fosse originaria dall'Asia, che i Fenici

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24 ore. L'operazione è fatta in due o tre giorni. Filtrate e sarà limpido senza aver nulla perduto del suo profumo della sua acidità.

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perdutamente di una ninfa, chiamata Smilace, piacendo a Barba Giove tale matrimonio, fu da lui cambiato nella pianta dello zafferano; da qui il suo

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lo zuccaro si estrae solo dall'arundo saccarifera. Abbiamo lo zuccaro di barbabietola, di castagne, d'uva, di latte, e trovasi pure nei succhi di

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IL LARGO CENSO I NATALI ILLUSTRI

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