Ricerca libera

75 risultati per nei
Dottor Antonio
Il re dei cuochi della cucina vegetariana
198227 1896 , Milano , Premiata Ditta Editrice Paolo Carrara 50 occorrenze

, nelle libazioni, nei sacrifizi, nei trionfi, nei mortorii dei magnati e dei cittadini più distinti — cose tutte di cui in seguito se ne confuse la

Vedi tutta la pagina

Pagina 008


cipolle; gli Ateniesi ne erano grandi consumatori; Anaxilao, filosofo, lo mangiava crudo; i Celti ne usavano come preservativo nei malefizî. Era cibo

Vedi tutta la pagina

Pagina 019


una preziosissima essenza, nota sotto il nome di essenza di Badiana, simile nei caratteri chimici e negli effetti terapeutici, alle essenze più

Vedi tutta la pagina

Pagina 027


il setto pellucido degli emisferi cerebrali, ed aggiunge che non essendo contemplato nei trattati di psichiatria, nè di medicina legale, taluni poveri

Vedi tutta la pagina

Pagina 030


nei Promessi Sposi e del quale il Ripamonti, suo contemporaneo, dice che curava gratuitamente i poveri ed i letterati -pauperes et litteratos. Gli

Vedi tutta la pagina

Pagina 030


spontanea nei terreni sabbiosi d'Europa. Tre le varietà principali: — il bianco, precoce e molto produttivo, verde all'estremità, che è quello d

Vedi tutta la pagina

Pagina 032


, sono calmanti nell'orgasmo nervoso, nei dolori dei tisici, nell'insonnia, giovano contro il catarro polmonare, nella paralisi della vescica e perfino, a

Vedi tutta la pagina

Pagina 033


a mezzodì ed anche a settentrione, purchè riparate dai venti. Nel linguaggio dei fiori: Solitudine beata. Nei vasi riesce a stento. Meglio che coi

Vedi tutta la pagina

Pagina 058


riputazione specialmente nei mali di milza. In Algeria viene usato in decotto contro l'ischiade. Forse, là il càpparo vi è più attivo che da noi; aveva

Vedi tutta la pagina

Pagina 059


Nei Vespri Siciliani, coloro che non sapevano pronunciar ceci, si uccidevano; era il riconoscimento di un francese, che rispondeva: sesì.

Vedi tutta la pagina

Pagina 077


coltiva per uso culinario e si adopera come condimento nei brodi, nelle vivande e nei legumi, massime nell'insalata. I semi vengono usati in distilleria

Vedi tutta la pagina

Pagina 079


seme darà 10 anni. Si educano pure nelle cantine per averne foglie più bianche, o rosse e più tenere. La selvatica, detta da nei zuccoria selvadega

Vedi tutta la pagina

Pagina 080


chorion, campo, vale a dire: cresco e mi trovo nei campi; Pianta erbacea, annuale e bisannuale, originaria dell'Europa, Barberia e Indie Orientali. Si

Vedi tutta la pagina

Pagina 080


della difterite, la si ritiene eccellente nei reumi e nelle malattie di stomaco. Il sugo della cipolla fa sparire le lentiggini. Gli ortolani di

Vedi tutta la pagina

Pagina 088


digeribili e gustose, si mescolano ad altre verdure e si fanno cocere. Coltivasi nei giardini. In Egitto è usata come tonico, à virtù vermifuga. Dioscoride

Vedi tutta la pagina

Pagina 097


. Prospera nei terreni freschi e sostanziosi, ma viene quasi dovunque. Teme il freddo e perciò si semina tardi in aprile, e, nei terreni forti, anche in

Vedi tutta la pagina

Pagina 097


, ai Milanesi si dava l'epiteto di bagiani, che da noi significa babbei. Fino dalla antichità la fava serviva nei comizi per la votazione. La bianca era

Vedi tutta la pagina

Pagina 101


. Cap. 7. I fichi presso i Romani erano impiegati a provocare lo sviluppo del fegato nei volatili. Fra i piatti, che Orazio numera, nella Satira del

Vedi tutta la pagina

Pagina 107


. — Plinio asserisce che il lauro era segno di pace fra i combattenti (lib. c. 30). Se ne cingevan nei trionfi gl'Imperatori e i Sommi Pontefici, poi

Vedi tutta la pagina

Pagina 137


mayonaise, dà aroma a tanti manicaretti, sapore alle carni, ai pesci, entra nelle confetture, nei liquori, se ne fa sciroppo. Nella limonata abbiamo una

Vedi tutta la pagina

Pagina 143


in giugno e luglio, trovasi nei luoghi umidi e boschivi. I semi ànno virtù, germinanti per 2 anni. Il suo nome dal latino humus, terra umidiccia

Vedi tutta la pagina

Pagina 147


rinvennero talvolta accanto alle mummie, nei sepolcri egizi. Il melagrano fu portato in Italia nel tempo delle guerre cartaginesi, e forse fu detto

Vedi tutta la pagina

Pagina 155


la diceva Mentham ructatricem. Aristotele riferisce che gli antichi capitani proibivano nei loro orti e palazzi la menta e scrive:

Vedi tutta la pagina

Pagina 158


orti e nei giardini. Vuole terreno sostanzioso e umido. Si moltiplica per semi e meglio per radici in primavera ed autunno. Fiorisce in estate. È

Vedi tutta la pagina

Pagina 158


Il nèspolo è pianta indigena europea, a foglia caduca. Cresce spontaneo allo stato selvatico nei boschi anche dei climi freddi, ama però quello

Vedi tutta la pagina

Pagina 162


Il nocciolo è arbusto a foglie caduche, che cresce spontaneo nei nostri boschi. Viene in tutti i climi, ama posizione non troppo soleggiata. Teme l

Vedi tutta la pagina

Pagina 164


naturalmente nei prati, nei pascoli e tappeti erbosi. Si coltiva negli orti ad alimento. Nel linguaggio delle piante: Sei pazzo. In Italia è poco coltivata. La

Vedi tutta la pagina

Pagina 182


, era tenuto avente benefici effetti sulla vista e nei giramenti di capo. Se non rinfresca, abbassa molti umori e non è del tutto stramba la lezione

Vedi tutta la pagina

Pagina 190


nomi che avevano o dagli uomini che li fecero conoscere e posero in uso, o dai luoghi donde vennero, o dalla loro figura e colore, o dai tempi nei quali

Vedi tutta la pagina

Pagina 195


buoni, caldi, ad esposizioni meridionali, difese dai venti. Vive anche nei climi freddi, ma non dà frutti. Si moltiplica per seme ed innesto sul

Vedi tutta la pagina

Pagina 198


nelle conserve, nei liquori. In America, dove molto abbonda, se ne fa eccellente acquavita. I nostri vecchi dicevano, che del persico tutto va

Vedi tutta la pagina

Pagina 199


lo predilige umido e fresco, à fiori a spira rossastra, nasce naturalmente nelle montagne e nei prati, resiste al freddo. Nel linguaggio dei fiori

Vedi tutta la pagina

Pagina 204


resiste d'inverno in piena terra nei paesi settentrionali. Vuol terreno sostanzioso, leggero e parche irrigazioni. Si moltiplica per semi, che si

Vedi tutta la pagina

Pagina 208


nei giardini delle Esperidi: Afferunt quidam, in Lybia in Hesperidam hortis mala aurea a terribili dracone asservari. Difatti il condottiero della

Vedi tutta la pagina

Pagina 215


vincitori nei giuochi nemei. Plinio assicura che l'uso del prezzemolo dà bon odore al nostro corpo. À pure la proprietà di dissipare l'ubbriachezza e di

Vedi tutta la pagina

Pagina 225


, indigena, dà grandi foglie, che servono d'ornamento ai giardini, e fiori piccoli bianchi in primavera. Cresce naturalmente nei luoghi umidi, ma si

Vedi tutta la pagina

Pagina 227


, antireumatico. Applicato esternamente è succedaneo ai vescicanti. Raschiato, supplisce la senape nei pediluvi e nei senapismi. Disseccato non perde la

Vedi tutta la pagina

Pagina 227


risolvente nelle angine, e ne fa sciroppo che trova utile nella tosse ferina e nei catarri ostinati. Il ravanello rosso (Raphanus sativus rosea) à un'azione

Vedi tutta la pagina

Pagina 230


rape mangiandosi crude dai Romani, si rubavano volentieri dai passanti nei campi. Nel linguaggio delle piante: Sei scipito. Pare che presso gli antichi

Vedi tutta la pagina

Pagina 231


linguaggio delle piante: Stizza. Vuole clima temperato, nei paesi caldi il frutto à poco sugo, nei freddi è troppo acido. Ama terreno sciolto e fresco. Si

Vedi tutta la pagina

Pagina 234


cefalalgia nervosa e l'asma. I Chinesi ne sono ghiottissimi e si stupiscono come gli Europei vadino a cercare il the nei loro paesi, mentre possedono

Vedi tutta la pagina

Pagina 244


ricorda che era proverbio: abbisognare di sedano quelli che sono male in gamba: qui deplorata sunt valetudine. I Romani s'incoronavano di sedano nei

Vedi tutta la pagina

Pagina 250


dell'umido. Nel linguaggio dei fiori significa: Indifferenza. Ve ne sono 5 varietà. L'orientale, cresce spontaneamente nei terreni secchi ed aridi dell

Vedi tutta la pagina

Pagina 255


ed asciutti ed in terreni poco profondi. Il sesamo non reggerebbe nei paesi montuosi anche per i venti. Vuolsi originario dell'Asia Minore, e

Vedi tutta la pagina

Pagina 255


stimate. Si conciano al giulebbe, servono nei ragouts e nei ripieni delle pollerie,, massime del pollo d'India, al quale levano quella certa ruvidezza

Vedi tutta la pagina

Pagina 259


già spogliati dei loro principi solubili: è industria tutta inglese. A Londra lo si raccoglie già usato nei caffè, negli alberghi, nei mucchi di lordure

Vedi tutta la pagina

Pagina 272


Timo, dal greco timos, animo, perchè si dava nei deliqui — altri, lo vuole da (thio, sacrificare, perchè si usava nei sacrifici agli dei. Piccolo

Vedi tutta la pagina

Pagina 274


cannicci sieno tutti in modo da poterli facilmente tenere in casa e nei luoghi dove possono ricevere per più giorni consecutivi i raggi del sole. Ciò

Vedi tutta la pagina

Pagina 280


La canna vera dello zuccaro è pianta gramignacea perenne, originaria delle Indie, dove è spontanea nei

Vedi tutta la pagina

Pagina 293


gradi 28 quando è caldo e 32 freddo. L'areometro è uno strumento, che fa conoscere la gravità specifica dei vari fluidi nei quali si immerge, e chiamasi

Vedi tutta la pagina

Pagina 298