4) San Siro: Per mezzo litro di ghiaccio trito: 2 gocce d'angostura; 2 cucchiaini di bitter; un cucchiaio di curaçao; mezzo bicchiere di vermut bianco; mezzo bicchiere di vermut chinato. Rimescolate, versate nei bicchieri, passate alla superficie una buccia di limone, servite con paglie.
bianco; mezzo bicchiere di vermut chinato. Rimescolate, versate nei bicchieri, passate alla superficie una buccia di limone, servite con paglie.
3) Metropolitano: Per mezzo litro di ghiaccio trito: due cucchiai di maraschino; un mezzo bicchiere di vermut bianco; un cucchiaio di curaçao; un cucchiaio di benedettino; 3 gocce d'angostura. Dividete la miscela in bicchieri e riempite con vino spumante secco; servite con paglie.
cucchiaio di benedettino; 3 gocce d'angostura. Dividete la miscela in bicchieri e riempite con vino spumante secco; servite con paglie.
1) Imperiale: Preparate un mezzo bicchierone di ghiaccio e aggiungetevi: 1 cucchiaino di zucchero; 4 gocce d'angostura; 4 gocce d'assenzio; un cucchiaio di maraschino; due cucchiai di vermut Martini. Agitate bene il bicchiere, rimescolate e servite con paglie e scorza di limone.
cucchiaio di maraschino; due cucchiai di vermut Martini. Agitate bene il bicchiere, rimescolate e servite con paglie e scorza di limone.
Riempite a metà lo shaker di ghiaccio; aggiungete 2 cucchiaiate di sciroppo di zucchero, 3 di Curaçao, 3 di Anisette, 6 gocce di Angostura, 1 bicchierino da marsala di rhum. Servite con paglie.
bicchierino da marsala di rhum. Servite con paglie.
Riempite a metà lo shaker di ghiaccio. Aggiungete un bicchierino e mezzo di anice, 6 gocce di amaro Angostura, 6 di Curaçao, 6 dita di sciroppo di zucchero. Completate con acqua di seltz. Servite con paglie.
zucchero. Completate con acqua di seltz. Servite con paglie.
Uno sciroppo analogo alla granatina è quello di soda champagne, che si può ottenere molto semplicemente. Mettete in una casseruola ben pulita un litro di vino bianco, 600 grammi di zucchero, la buccia di un arancio e un pezzetto di vainiglia, mescolate e scaldate sul fuoco fin quasi all'ebollizione. Lasciate freddare e poi aggiungete una cucchiaiata di acqua di rose, un bicchierino di cognac e qualche goccia di carminio da pasticceria e liquoreria, che si vende già pronto in bottigline ed è assolutamente innocuo. Fatto ciò non resta che filtrare lo sciroppo e imbottigliarlo. Tanto questo, come gli altri sciroppi, potranno essere serviti in bicchieri alti di cristallo con un po' di ghiaccio piallato e delle paglie da bibite, o, se più vi piace, in coppe da champagne in argento.
, come gli altri sciroppi, potranno essere serviti in bicchieri alti di cristallo con un po' di ghiaccio piallato e delle paglie da bibite, o, se più vi
Il padrone di casa avrà cura di far preparare, con la collaborazione dei pittori futuristi Depero, Balla, Prampolini e Diulgheroff, tanti pigiama quanti sono i convitati: ciascuno dei pigiama sarà formato o ricoperto da materie tattili differenti, come spugne, sugheri, carte vetrate, feltri, lastre di alluminio, spazzole, paglie di ferro, cartoni, sete, velluti, ecc.
di alluminio, spazzole, paglie di ferro, cartoni, sete, velluti, ecc.
A tale effetto, si fa uso di letame di cavallo, di mulo o di asino, ma bisogna che questi animali non abbiano mangiato crusca. Portato il detto letame sopra il terreno dove si vuol prepararlo, si dee distenderlo con la forca, e farne un largo letto, alto 2 piedi, bagnarlo ben bene coll'annafïiatojo, e calpestarlo. Iodi si lascia che si maceri per 8 giorni, bagnandolo di mano in mano e calcandolo co' piedi, affinchè abbia luogo un principio di fermentazione. Allorchè si disfa questo letto per sotterrarlo in una cantina, si dee con la forca empirne le gerla, e trasportarlo sul sito destinato alla fungaja, il qual sito ha da essere asciutto, un poco in pendio per dar comodo allo scolo delle acque, o vicino ad un pozzo. Con questo letame si fa un mucchio, largo 4 piedi circa, sopra una lunghezza indeterminata, avvertendo di lasciar come a dir oVsolchi, acciocchè si possa facilmente passare da eiascuna parte; si torna a bagnarlo, e vi si getta sopra del bianco di fungo (detto dai Francesi blanc de champignon; ed è un terriccio pregno di radici e sementi di funghi), il quale dee formare un piccolo suolo, grosso un quattro dita, e che si lia da ricoprire a dosso con 9 pollici di letame corto ed un po'grasso. Tre giorni dopo, se il detto bianco si trova bene appiccato e fila, si batte il mucchio, o sia la fungaia così superiormente, come sui fianchi, con una pala piatta, strappando colle mani tutte le paglie ch'escono fuori del mucchio. Finalmente si ricopre il tutto con uno o due pollici di buon terriccio provegnente, se si può, da fungnje anteriori. Un mese dopo, la fungaja comincia a fruttare, e per sei mesi produce funghi da potersi cogliere tutti i giorni, avendo cura d'inaffìarh leggermente, a fine di mantenervi quel grado d'umiditd chJè tanto necessaria perchè i funghi vengano bene.
, come sui fianchi, con una pala piatta, strappando colle mani tutte le paglie ch'escono fuori del mucchio. Finalmente si ricopre il tutto con uno o due