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Ostriche ritrovano non solo nel mare, ma ancora secondo  Plinio  in acque dolci, e luoghi pietrosi benchè privi di acqua.
Ostriche ritrovano non solo nel mare, ma ancora secondo  Plinio  in acque dolci, e luoghi pietrosi benchè privi di acqua.
sua coltivazione vuolsi sia posteriore ai tempi di  Plinio  e Palladio — ma fu cibo ricercato e tenuto squisitissimo
gratissimum esse, et inter exquisitiores dapes recensentur.  Plinio  ci tramanda che a coquis celeberrimi» diversimmoda paratur.
 Plinio  suggerisce di condirla colla senape. Erano celebrate quelle
 Plinio  distinguesi il maschio dalla femmina, avendo questa il
 Plinio  distinguesi il maschio dalla femmina, avendo questa il
che vuol dire: comunque le ammaniate, sono porcherie.  Plinio  invece, di visceri a prova di bomba, dopo aver detto che
gli antichi conoscessero lo zuccaro. Dioscoride, Galeno e  Plinio  parlano di uno zuccaro, che dalle Indie si trasportava
 Plinio  li chiama: gulae novissima irritamento. Difilo, filosofo,
frutto salubre, la tenevano come nociva, quasi velenosa.  Plinio  la dichiarò salubre ed innocua e ne insegnò a spremerne il
poi passata in Europa, abbia qui perduto il suo veleno.  Plinio  (lib. XV, sez. 13) lo nega. Falsum est, ecc. Plutarco
frutto salubre, la tenevano come nociva, quasi velenosa.  Plinio  lo dichiarò salubre ed innocuo e ne insegnò a spremerne il
sc. 2, a. 3). Ne parla  Plinio  sotto il nome di Lapathum. L'acetosa contiene, secondo le
 Plinio  li maltratta e Catone ne canta le lodi. I Romani, un bel dì
ai scogli, ove ordinariamente nasce, e fa la sua dimora,  Plinio  dice, che per esser buono, deve essere mangiato subito
ai scogli, ove ordinariamente nasce, e fa la sua dimora,  Plinio  dice, che per esser buono, deve essere mangiato subito
fede di  Plinio  moltissimi pretendono che l'olivo sia originario dell'Asia,
acquista pazienza d'animo». Pare però sia una freddura di  Plinio  sulla parola lente. Un proverbio dice che: la lente
 Plinio  suggerisce di condirla colla senape. La parola Beta fù
 Plinio  dice al lib. 25 cap. 2: « Hyssopum in oleo contritum
et prurigini in capite. » Non traduco la sentenza di  Plinio  per rispetto alle gentili lettrici. Anche oggi in Persia
 Plinio  dice al libro XXV, cap. 2: Hyssopum in oleo contritum
resistit et prurigini in capite. Non traduco la sentenza di  Plinio  per rispetto alle gentili lettrici. Anche oggi in Persia
come tonico, à virtù vermifuga. Dioscoride, Teofrasto e  Plinio  ne fanno menzione.
 Plinio  asserisce che il lauro era segno di pace fra i combattenti
il sesamo in Oriente sino dai tempi più remoti. Da  Plinio  fu messo il sesemo fra i cereali, da Columella fra i
malattie di fegato, e secondo Deval in quella degli occhi.  Plinio  ci assicura che i semi del cerfoglio erano molto in uso ad
di bandoline per lisciare e fissare i capelli. Teofrasto e  Plinio  ne parlano coll'aquolina in bocca; anzi, Plinio insegna a
Teofrasto e Plinio ne parlano coll'aquolina in bocca; anzi,  Plinio  insegna a cocerli nel miele, Galeno e Paolo Egineta lo
malattie di fegato, e secondo Beval in quelle degli occhi.  Plinio  ci assicura che i semi del cerfoglio erano molto in uso ad
facesse dono agli Ateniesi, d'onde si sparse poi in Europa.  Plinio  parla d'un frutto detto Pomo di Media che i greci
che i greci chiamavano Kitrion. Si vorrebbe che ai tempi di  Plinio  il limone non fosse ancor portato in Italia, scrivendo egli
facesse dono agli Ateniesi, d'onde si sparse poi in Europa.  Plinio  parla d'un frutto detto Pomo di Media che i greci
che i greci chiamavano Kitrion. Si vorrebbe che ai tempi di  Plinio  il limone non fosse ancor portato in Italia, scrivendo egli
 Plinio  però anteponeva a questi, quelli d'Egitto. E diffatti gli
d'agosto. La virtù germinativa si conserva fino ai 6 anni.  Plinio  (libro 18, cap. 12), vuole che non si semini se prima non
burro. In Omero e nella Bibbia si parla del formaggio e in  Plinio  leggete che Zoroastro vivesse nei deserti per trent'anni di
i Romani lo chiamavano: mela armeniaca. Al tempo di  Plinio  era rarissima. Egli con Dioscoride ne commenda l'aroma.
 Plinio  però anteponeva a questi, quelli d'Egitto. E difatti gli
rilassa il ventre, onde la crede meglio cotta. Al contrario  Plinio  asserisce, che cruda da tuono allo stomaco, e toglie la
rispondesse: di fuori adoperate olio, di dentro miele.  Plinio  scrive che quando l'Imperatore Augusto ebbe interrogato il
Macrobio, sulla fede di Cloazio, ne numera 22 specie, e  Plinio  29 ed ora se ne contano più di 2000 varietà; tra queste, le