Ricerca libera

22 risultati per plinio
Dottor Antonio
L'orto in cucina - Almanacco 1886
209146 1886 , Milano , Casa Editrice Guigoni 22 occorrenze

gli scrittori da Galeno a Catone, da Columella a Plinio. In Italia erano rinomatissimi quelli di Ravenna, onde Marziale :

Vedi tutta la pagina

Pagina 11


Plinio suggerisce di condirla colla senape. La parola Beta fù sempre adoperata per indicare cosa fatua. Diogene chiamava Betæ gli uomini molli ed

Vedi tutta la pagina

Pagina 14


molte virtù e ne usavano per cucina gli Egiziani ed i Romani testi Dioscoride e Plinio. È stimolante e facilita la digestione. In medicina si usa la

Vedi tutta la pagina

Pagina 18


l'adoperano per fare buon alito e ritengono che il loro aroma rafforzi le gengive. Plinio e Dioscoride dicono che la carota mette appetito. Fin dall

Vedi tutta la pagina

Pagina 21


Plinio li maltratta e Catone ne canta le lodi. I Romani, un bel dì cacciarono da Roma tutti i medici che rimasero esigliati per lunghissimo tempo e

Vedi tutta la pagina

Pagina 25


fegato, e secondo Deval in quella degli occhi. Plinio ci assicura che i semi del cerfoglio erano molto in uso ad Atene — ed il Commediografo Aristofane

Vedi tutta la pagina

Pagina 28


digerirsi. Galeno voleva che si abolisse dai cibi dell'uomo, come la più iniqua delle vivande, e Plinio asseriva che gli restava sullo stomaco fino al

Vedi tutta la pagina

Pagina 31


, Teofrasto e Plinio ne fanno menzione.

Vedi tutta la pagina

Pagina 34


Farina. — (Da farre, Plinio). Mil. Farina. - Fr. Farine. - Ted. Mehl. - Ing. Meal.

Vedi tutta la pagina

Pagina 36


attribuiva al finocchio grande virtù sulla vista e Plinio asserisce perfino che le serpi mangiandone lascino colla pelle la loro vecchiezza (1). I vecchi

Vedi tutta la pagina

Pagina 40


Plinio dice al lib. 25 cap. 2: « Hyssopum in oleo contritum phthyriasi resistit et prurigini in capite. » Non traduco la sentenza di Plinio per

Vedi tutta la pagina

Pagina 43


mej perchè una volta anche da noi se ne usava, onde il sonetto del Burchiello: Perchè a Milan si mangia pan di miglio? Plinio al lib. 28 cap. 10 dice

Vedi tutta la pagina

Pagina 53


asseriscono che serviva di companatico ai Persiani. I latini lo chiamarono Nasturtium, a nasi tormento, oppure da nasus tortus, dice Plinio, perchè fa

Vedi tutta la pagina

Pagina 54


prelibata, e dove la si pagava come tributo ed imposta. Dioscoride la dichiarò delicata - origratam, ed eccitante l'appetito. Così Plinio ed altri

Vedi tutta la pagina

Pagina 56


Plinio però anteponeva a questi, quelli d'Egitto. E diffatti gli Ebrei tolti alla schiavitù da Mosè rammentavano sospirando i cocumeri , i meloni, i

Vedi tutta la pagina

Pagina 67


'incoronare i vincitori nei giuochi nemei. I poeti pure s'incoronarono di prezzemolo, onde Virgilio: « Floribus atque apio crine ornatus amaro. » Plinio dice

Vedi tutta la pagina

Pagina 68


Plinio, i Greci lo chiamavano Pontici armon e gli Spartani Leucen. Era celebre il cren d'Arcadia. Il rafano selvatico è eminentemente anti scorbutico

Vedi tutta la pagina

Pagina 70


. Coltivata diviene più grossa. À virtù alquanto tonica. Plinio la chiama Rapa Sylvestre. I Francesi: Petite raiponce de Carême. Un giornale francese

Vedi tutta la pagina

Pagina 74


che in Italia, invece era anticamente conosciuto. Plinio scrive che in Italia, «maxima est copia, (oryza) ubi ex ea phtisana fiebat, quam reliqui

Vedi tutta la pagina

Pagina 75


diaforetico, un infuso teiforme. L'odore aromatico dei fiori finisce col diventare nauseoso e nocevole aspirandolo lungamente. Plinio dice: E Sambuco

Vedi tutta la pagina

Pagina 80


fosse conosciuta dai Greci, nessuno dei loro scrittori ne parla. Dei Latini il solo Plinio ne fà menzione, ma come di grano infimo e di nessun conto.

Vedi tutta la pagina

Pagina 85


esisteva pure la città di Sesamon chiamata poi Amastris, della quale parla Plinio. In Bologna se ne sono fatte molte esperienze notate nel Giornale d

Vedi tutta la pagina

Pagina 88