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390 risultati per ponetevi
ultimo  ponetevi  dei bei fagiuoli bianchi e servite con formaggio e pepe.
coscie e le spalle. A questo effetto prontate una salamoja,  ponetevi  sale e poco sal nitro con ogni sorta di erbe odorifere,
suddetta per ore 24, poi passate il tutto al sedaccio, indi  ponetevi  i giamboni per 15 giorni, dopo levateli, fateli
sotto il cammino; secchi stroffinateli con vino ed aceto e  ponetevi  sopra della cenere.
e fatela cuocere con burro e cipolla. In ultimo  ponetevi  mezzo bicchier di vino e sale.
solo, in luogo della salsa bianca con fior di latte,  ponetevi  una salsa di fricassea di pollame.
burro un tegame o saltiere con bordo basso ed infarinatelo.  Ponetevi  il composto, mettetelo a cuocere in forno moderato per
con brodo colorato, e pochi minuti prima di scodellarlo  ponetevi  a cuocere le pallette della zuppa romana (n. 95); quindi
once tre pignoli con poca acqua, passateli al sedaccio,  ponetevi  poco sale e poco pepe e scioglieteli con olio fino e poco
che pei tortelli o frittelle: ma, invece di sale e pepe,  ponetevi  alquanto zucchero e un poco di essenza di vaniglia, o di
uno stampo che aspergerete di mollica di pane in polvere,  ponetevi  la vostra preparazione, e fatela cuocere in forno per sola
c) Prendete dei doblettini, ungeteli con butirro purgato,  ponetevi  la pasta ed empitela di un ragottino a piacere, fateli
stemperate dell'inchioda in olio e burro a fuoco indi  ponetevi  capperi, prezzemolo trito ed aceto.
un cappone, fregatelo col limone  ponetevi  sopra una fetta di lardo, riponetelo in casseruola con
cotta stemperate dell'inchioda in olio e burro a fuoco indi  ponetevi  capperi, erborine trite ed aceto.
farina, 4 uova, scorza di limone, 4 ettogrammi di zucchero.  Ponetevi  la pasta in casseruola spalmata di burro. Cuocete con fuoco
venti minuti; trascorsi i quali copritelo e sul coperchio  ponetevi  un po' di fuoco, sotto il quale ha da rimanere per quaranta
al capitolo 14 n. 8, unitevi i detti funghi mischiandoli,  ponetevi  poco sale, poco pepe e poca sostanza, sgrassateli e
di succo ristretto di carni e poscia nel servirlo  ponetevi  sopra maccheroni, aspergendo il tutto dello stesso succo
pellesina, metteteli in un vaso, empitelo di aceto forte e  ponetevi  un peso acciò restino in fondo e turateli bene.
e stregone, fatelo tostare un poco con un pezzo di butirro,  ponetevi  le triglie infarinate, lasciatele cuocere, voltandole,
in polvere, accomodate gli uovi imbianchiteli nel piatto e  ponetevi  intorno la schiuma, spolverizzateli con cannella, metteteli
al tronco e col cava verdura levatevi la barba nel mezzo  ponetevi  sale, pepe ed olio fino, fateli cuocere sopra della
come qui sotto, versate i spinacci sopra una fiamminga,  ponetevi  sopra gli uovi e serviteli con crostoni di pane o
Prendete una cassarola e fate in essa un letto di lardo  ponetevi  sopra i detti carcioffi ripieni, fateli cuocere al forno
di butirro e fatelo purgare finché sia quasi nero, indi  ponetevi  i detti pezzi e voltateli, poi si metton sul piatto e si
d'uova sbattuto, purgatelo e ristringetelo al siroppo,  ponetevi  once tre grane di limone, fatele bollire un poco,
di presemolo fate cuocere la cipolla, ed il presemolo, indi  ponetevi  il fegato, ed alla sua cottura servitelo con una spruzzata
come quello dei funghi (n. 8 di questo capitolo), tostato,  ponetevi  le meregiane, mescolatele col porvi sale, pepe e noce
trinciata con olio e bietola; quando sia quasi cotta,  ponetevi  il baccalà in falde, nettato e infarinato, sugo di pomidoro
un pezzo di burro fresco grande quanto un uovo, e  ponetevi  l'anitra a rosolare. Quando l'animale avrà preso un bel
chilogr. d'agresto sgranellato, e pigiatelo in un mortaio.  Ponetevi  dentro un litro d'acqua, e passatelo quindi attraverso un
(n. 82), unitevi le taccole, tenetele a mijouté, cotte  ponetevi  un poco di sostanza, sgrassatele e versatele sul piatto e
collocandole in giro con la parte dell'osso nel centro,  ponetevi  su un altro piatto o un coperchio grande di casseruola con
a quel numero di naselli che vorrete, tagliateli quadri,  ponetevi  sale e pepe, immergeteli in un buon strutto e quindi nel
e friggetele con burro sino a che comincino a colorirsi,  ponetevi  allora un pizzico di farina, e bagnate ogni cosa con un
ogni cosa con un bicchiere di vino bianco, un poco di sugo,  ponetevi  anche dei funghi, due scalogne, prezzemolo, cipolla, il
dell'acqua bollente, unitevi poco sale e quando bolle  ponetevi  le coste e fatele cuocere.
passateli al pane tridato, imboraggiateli, per ogni pero  ponetevi  un fiocchetto di presemolo ove figuri il picollo, fateli
da una sol parte con uovo sbattuto, sopra queste capelle  ponetevi  un poco di falsa di pesce (capitolo 21 n. 7), untate di
pesce (capitolo 21 n. 7), untate di butirro una tortiera,  ponetevi  i funghi aggiungendovi meta coulì e metà sugo, fateli
con una cipolla ben tridata, fatela tostare un poco, indi  ponetevi  mezza metà di riso, bagnatelo con brodo o sugo di rane ben
prezzemolo, rosmarino, lauro, alcuni garofani, sale e pepe;  ponetevi  in fusione il capriuolo, lasciandolo 8 o 10 ore; poi
d'avere impastato bene, allargate la pasta,  ponetevi  nel mezzo 900 grammi di burro ben fresco, anch'esso
metterete il vostro fungo pulito e tagliato a fette; quindi  ponetevi  in ciascuna del burro, erbe fine tritate, spezie e sale.
della loro cottura, versate della guarnizione sul piatto,  ponetevi  sopra le gilardine e servitele con crostoni di sfogliata.
con un ettogr. di zucchero e mezzo bicchier d'acqua;  ponetevi  dentro 3 ettogr. d'uva moscata sgranellata; lasciate
ponendovi sale, pepe e noce moscata, al momento di servirli  ponetevi  tanto butirro come un uovo, mescolando assieme e versateli
di pangrattato fine, poi riempitelo per metà di riso,  ponetevi  due o tre pezzetti dell'umido descritto e finite di
sopra le roste ponetele sopra d'un piatto e suolo per suolo  ponetevi  formaggio, butirro, poco basciamella (capitolo 19 n. 35), e
cervella fritte alla milanese (Vedi N. 7, fritture); più  ponetevi  ancora nel mezzo della coratella cotta come a N. 31 (V.
un pezzo di buon burro. Fate rosolare tutto ciò al fuoco e  ponetevi  un buon pizzico di farina; si umetta parte con sugo e parte
riducasi ristretta, sgrassate poi, e recando in tavola,  ponetevi  un poco di sugo di limone, oppure un tantino di aceto
il fegato tagliato a fette infarinate, e a mezza cottura  ponetevi  sopra l'ascié di erbe aromatiche tagliate fine, versategli
di burro il fondo di una tortiera di rame e  ponetevi  sopra uno strato circolare e ben disposto, di fette di
(Vedi N. 7 fritture. Vedi disegno, tav. 2, fig. 15), più  ponetevi  ancora nel mezzo della coratella cotta come a N. 35 (Vedi