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gnocchi prenderanno così  quel  tal colore d'oro che fa sempre tornare l'umore lieto...
tornare l'umore lieto... persino a chi l'avesse, per caso,  quel  giorno, piuttosto nero!
della pasta in  quel  modo che
 Quel  che piace non fa male.
 Quel  che si trova in fondo alla padella
i ravioli confezionati con quella sfoglia e con  quel  ripieno; cucinati poi nell'acqua e conditi con quel sugo,
e con quel ripieno; cucinati poi nell'acqua e conditi con  quel  sugo, sono sicura che direte: « Aveva ben ragione Checchi!
Nè la dimentica  quel  sibarita d'Ovidio:
è sempre  quel  che più si fida.
 quel  che rimane in fondo al recipiente, e versatelo sulle
cale di sapere se e quanto  quel  buon dottore avesse la testa a posto; solo è lecito
solo è lecito domandarsi: «Ma che razza di cuoca aveva  quel  disgraziato dottore, per averla così atrocemente contro le
table est le pivot, autour du  quel  tourne la civilisation.
ha difetto e non tace, ode sovente  quel  che gli dispiace.
quelle preziose fiammate che daranno al vostro piatto  quel  certo odorino di fumo profumato... quel certo saporino di
al vostro piatto quel certo odorino di fumo profumato...  quel  certo saporino di bruciaticcio sopraffino... quel certo
quel certo saporino di bruciaticcio sopraffino...  quel  certo «non so che» insomma, che costringerà il marito a
mezzo centimetro e, con il coltellino appuntito togliete  quel  po' di torsolo che, per la mancanza di quel tale
togliete quel po' di torsolo che, per la mancanza di  quel  tale istrumento, sarà ancora nel centro d'ogni fetta.
dunque anche il vostro marito... ricordate sopratutto  quel  giorno, questi stranoti ma... straeccellenti gnocchi !
comperare; molto spendere e moltissimo spignattare  quel  giorno; ma... quale pasticcio sopraffino !
significa  quel  Piatto caldo, e con Salsa, che si serve nel primo servizio
è  quel  tipo di minestra che nella cucina di lusso viene detto «à
ciò provvederà il piatto di portata che dovrà essere,  quel  giorno, un arrosto di vitello.
che regolandovi a questo modo, potete dare alla Crema  quel  sapore che più v'aggrada.
in coro così telefonato: «Signora Petronilla che squisito,  quel  lattemiele! ».
d'un coltello, impastate per bene una noce di burro con  quel  prezzemolo, quel limone, quell'acciuga triti; e avrete così
impastate per bene una noce di burro con quel prezzemolo,  quel  limone, quell'acciuga triti; e avrete così una... manteca
 quel  po' di gelatina, quando sarà ben soda, disponete delle
poscia (adagio, adagio che non si rompa!) mettete sopra  quel  prelibato... fondo, il paté; versate, nel vano tutto in
castrato è  quel  montone che da giovane vien castrato e fatto ingrassare con
in credenza  quel  po' di polpa di vitello e fate bollire, in una pentola, il
non hanno bisogno di tinta perchè recano con sè stesse  quel  colorino naturale di cera, reggono alla cottura e serbano,
di cera, reggono alla cottura e serbano, dopo cotte,  quel  senso in bocca di resistenza piacevole.
Colezione o Déjeûner intendesi  quel  leggiero pasto quasi sempre d'un solo servizio di più o
 quel  numero di fette di cefalo che vi occorrono e possibilmente
quindici volte minore di quello dei semi di leguminose per  quel  che ha riguardo agli albuminoidi, e due volte e mezzo
riguardo agli albuminoidi, e due volte e mezzo minore per  quel  che ha riguardo all'amido.
certo che, almeno  quel  giorno, 1'« eterna » e « noiosa » bistecca sarà veramente
lo stampo in forno caldo; e quando la pasta frolla avrà  quel  tal profumo e quel tal colore che le fanno dire: « son
caldo; e quando la pasta frolla avrà quel tal profumo e  quel  tal colore che le fanno dire: « son cotta », rovescio lo
o déjeùner intendesi  quel  leggiero pasto per lo più d'un solo servizio di più o meno
 quel  numero di fette di salmone che vi occorrono e possibilmente
d'uova, lavorate bene il tutto con un cucchiajo dandogli  quel  gusto che desiderate: di questa giazza servitevene per
servitevene per giazzare in bianco e potete poi dargli  quel  colore che credete secondo il bisogno.
 quel  numero di fette di cefalo che vi occorrono e possibilmente
ventina di centimetri di diametro e, naturalmente, fatene  quel  numero che vi occorrono.
pentola, ribollendo, fate un po' addensar  quel  sugo che vi avran lasciato il vino, le mele, e lo zucchero.
darò brevi e facili ricette, che dovranno essere spedite da  quel  bravo e galantuomo farmacista ch'è il
si volesse complicata un pochino più... si potrà inzuppare  quel  pan di Spagna in un liquore piuttosto dolce e di fabbrica
Collocate lo stampo sul ghiaccio e versatevi  quel  tanto di gelatina sciolta che basti per fissare
crema colla meringa, aggiungetevi ancora la panna montata e  quel  sapore che più v'aggrada e fate congelare.
prende una lingua di manzo; si lessa  quel  tanto che basti per poterla spellare e poi si prepara nel
per bene e impastate con  quel  goccio d'olio (attente a non abbondare troppo) che sarà
triviale e comune, ma lo noto perchè la salsiccia, con  quel  dolce acidetto dell'uva, potrebbe dar nel gusto a qualcuno.
con  quel  fischio il gemito lungo pure affilato di un suono di
triviale e comune, ma lo noto perchè la salsiccia, con  quel  dolce acidetto dell'uva, potrebbe dar nel gusto a qualcuno.
levar loro  quel  cattivo sapor d'erbe che non hanno le ostriche è bene,
pertanto i prosciutti a  quel  modo per circa tre settimane. Passato quel tempo,
i prosciutti a quel modo per circa tre settimane. Passato  quel  tempo, ritirateli, e poneteli sotto compressa; poscia
in opera salsiccia spellata, prosciutto trito, insomma  quel  che resta. ———
formaggio, invece,  quel  giorno in tavola, chè, con la zuppa di pesce, ogni
in opera salsiccia spellata, prosciutto trito, insomma  quel  che resta.