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Dottor Antonio
Il re dei cuochi della cucina vegetariana
196978 1896 , Milano , Premiata Ditta Editrice Paolo Carrara 50 occorrenze

Un proverbio dice:

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L'orto dev'essere vicino alla casa, lontano dall'aia e dalla strada, in luogo possibilmente umido, deve avere un rigagnolo, od un pozzo-cisterna, che

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«un bon cuisinier vaut dix docteurs.»

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Un cusinier, quand je dine

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Me semble un être divin

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[immagine di un vaso di fiori]

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Car la cuisine est un Temple

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Coi fiori eterni, eterno il frutto dura E mentre spunta l'un, l'altro matura.

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° In casseruola. — Mettete fette di barbabietola, con burro, prezzemolo, cipolla trita, un po' d'aglio e di farina, aceto e pepe. Fate bollire un

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° Fate cocere cipolle tagliate, con burro e farina. Quando prende il rosso mettetevi drogheria e fatevi cocere la barbabietola in pezzi un po' grossi

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Dolce di cioccolatta. —Tagliate un panetto francese in fette, bagnatele in due bicchieri di latte, e dopo due ore mettete il tutto a foco in

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Bodino di Carote. — Cocete, in acqua salata, la quantità voluta di carote e passatele allo staccio. Mettete a soffriggere in una casseruola un

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In umido. — Tagliate, fate cocere in acqua per un quarto d'ora le carote, mettetele in casseruola, con burro, poco brodo, vino bianco, erbe odorose

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pure l'altra pellicola. Mettete i vostri maroni in un pignattino con un po' d' acqua e zuccaro, lasciateli cocere per un quarto d'ora, lavateli, poneteli

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L'insalata vuole il sale da un sapiente, l'aceto da un avaro, l'olio da un prodigo, va rimestata da un matto e mangiata da un affamato.

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Un epigramma di Marziale dice:

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Galeno le proibiva ai letterati. Di tutto questo però, la scienza moderna, che è scettica, crede un bel nulla. Si limita a dire che la cipolla è un

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Un poeta, odiatore delle cipolle, certamente un bolognese, cantò così della cipolla:

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, e dopo pochi minuti al fuoco, aggiungetevi un po' di farina, brodo, poca drogheria e sale. Fate bollire finchè sieno quasi asciutti e prima di

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E meglio cacciarsi un occhio, che mangiare il verme del finocchio.

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Pane d'un giorno e vin d'un anno.

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Ad un botto — il pane è cotto.

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Pan bollito fa un salto ed è smaltito.

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Egli è ben fatto con un boccon di pane porre a la polenta il tappo.

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Polenta dolce. — Mettete a bollire in un litro e mezzo di latte con sale, tanta farina da farne una polenta non troppo dura. Giunta la polenta a

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Il giuggiolo è un arboscello a foglia caduca, che di-

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Une purèe de lentilles, ou repose mollement un morceau de petit lard sale et tendre

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. Gonfiata mettetela al foco con un bicchiere d'acqua pura e quando è sciolta colatela con pannolino bagnato. Stemperate a parte 350 grammi di zuccaro

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Un proverbio milanese dice:

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Purificazione degli oli. — Pestate un ettogrammo di carbone su quattro d' olio che vorrete depurare: mettete questa polvere di carbone in fondo di un

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Patate alla panna. — Cotto e pelato e tagliato a fette intere un chilo di patate, fate fondere in una casseruola un etto di burro con un cucchiaio di

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Tortelli di patata. — Stemperate in un bicchiere di latte un ettogrammo circa di fecola di patata con mezzo ettogrammo di fior di farina di frumento

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Torta di pera. — Untate con burro una fortiera spolverizzata con pane di mistura grattugiato. Disponete sul fondo un suolo di fette di pera crude

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Piselli allo zuccaro. — Fate cuocere a fuoco ardente per un quarto d' ora tre ettogrammi di piselli

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Un proverbio veneto dice: Risi e pisi (piselli), bon cappone, soldi in tasca, e mai passione.

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Conservazione del pomodoro. — Sceglieteli abbastanza maturi e non ammaccati, metteteli in un'olla e versatevi sopra dell'aqua salata nella

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Chi fiuta un melone è proprio un minchione.

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Per i poponi, ci vuole un bon naso.

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Ogni fetta di melone, un bicchier di vin bono.

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I poponi di Chioggia sono tutti d' una buccia e d'un sapore.

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Al giorno d'oggi sono un cibo un po' grossolano, e per molti sono un po' indigesti, Gli scienziati lo dicono originario dalla Svizzera.

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. E ad un medicastro: Dottor de rava.

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d'una casserola unta di burro, una vicina all'altra. Dopo aver loro fatto prendere il colore con burro e zuccaro, mettetevi un po' di brodo bono

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Il tartufo è un portento

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Conservazione dei tartufi all'olio. — Si fanno bollire per un quarto d'ora nel vino bianco, si chiudono in un vaso di vetro coprendoli d'olio d'oliva

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2.° Una manciata di dragone, un limone piccato da molti chiodi di garofano, qualche fiore di nasturzio, un po' di pimpinella e fiori di sambuco, una

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L'uva di mattina chi ne mangia un graspo ne e... un tino. È triste consiglio, mangiar la madre e poi bere il figlio. Per Santa Giustina (7 ottobre) l

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° Gettate nel vino un poco di sale pesto, con pepe e lievito — l'effetto è prontissimo.

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° Se lo volete più presto, gettatevi due volte una tegola o un pezzo d'acciaio rovente.

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Lo zafferano scaccia la noia, è un calmante utile nell'asma e nella tosse convulsa; è un utilissimo menagogo, acuisce e fortifica la vista e giova in

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