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79 risultati per unge
lingua  unge  e il dente punge.
 unge  la tortiera di burro, si spolvera di farina e vi si versa
prende uno stampo col buco in mezzo, si  unge  col burro ghiaccio e vi si versa il composto per assodarlo
si  unge  un tegame con un po' di burro, vi si dispongono le fette
sala nell'interno aggiungendo delle foglie di salvia, si  unge  con l'olio all'esterno, condendo con sale e pepe. Si mette
giorni di magro si  unge  il fondo d'uno stampo con burro, si fodera con carta, si
sala nell'interno, si  unge  esternamente con olio o burro e si mette in forno, avendo
e dei dadini di lardo; si condisce con sale e pepe e si  unge  con olio.
pone la graticola a riscaldare sulle braci e la si  unge  abbondantemente con olio; indi si pongono le triglie e si
 unge  con burro la pasta spianata, spargendovi sopra 40 prugne
sottilmente che sia un impasto di 25 deca di farina, si  unge  la sfoglia con burro o miele, spargendovi sopra 30 gherigli
un pane da potersi tirare a sfoglia col matterello. Si  unge  una teglia con burro e si riveste internamente con la
s'infilza, si  unge  di strutto o d'olio mediante un pennello di penne, si
mescola 1 uovo nel ragoût freddato, si  unge  con chiara d'uovo delle cialde e sopra ciascuna d'esse si
tortiera si  unge  internamente con burro e pangrattato finissimo. La torta
Si cuoce in dieci o dodici minuti a fuoco vivace e si  unge  con burro fresco e caldo. I beccafichi si servono pure
pasta frolla a guisa di grata. (N.ro I, pag. 77). Si  unge  con poco burro uno stampo liscio, si taglia la pasta
prende poi un cerchio da flano si  unge  internamente e si pone su una teglia leggermente unta di
un tegame di rame o di ferro stagnato, si asciuga bene, si  unge  abbondantemente di burro o di strutto in tutte le pareti
 unge  di burro un piatto da forno (in porcellana detta cocotte,
ai gamberi, si cuoce nel brodo di gamberi, si condisce e si  unge  lo stampo col burro rosso (V. N. 5 brodo), si decora lo
di conserva di frutta. Si impasta tutto insieme indi si  unge  lo stampo da torta con del burro e si copre con farina di
grande e nel quale il composto lo riempia a metà, lo si  unge  leggermente di burro nell'interno, lo si infarina e poi si
un tegame di rame o di ferro, stagnato si asciuga bene, si  unge  abbondantemente di burro o di strutto in tutte le pareti
una manata di pan grattato. Spianata che sia la pasta, si  unge  con due uova sbattute e si cosparge col lardo e le
e pepe, tre uova intere battute e un bicchiere di latte. Si  unge  una teglia con burro e si spolverizza di pane grattugiato.
solo il modo di rifinirli. Cotti e conditi, come detto, si  unge  di burro una teglia, ci si accomodano i maccheroni, e si
alternandoli con foglie d'alloro e crostini di pane. Si  unge  il tutto con strutto liquefatto e si fa cuocere sulla brace
formano delle cotolettine stendendole con un coltello. Si  unge  quindi con un lievissimo velo di olio una gratella e ci si
delle ciocche di ramerino e due o tre spicchi d'aglio. Si  unge  con un po' d'olio e cosi preparato, si cuoce al forno o in
decilitro di fior di latte sobbollito con del burro e lo si  unge  al disopra con burro. Riversato lo strucolo va
pasta con 1 uovo intero, un po' di burro, e spianata la si  unge  col burro; mescolato che s'abbiano 14 deca di noci a delle
pasta: 100 grammi tra pinocchi e uva passa e poco sale. Si  unge  d'olio o di strutto una teglia; vi si versa la pasta
non si attacchi e quando è ben cotta che è venuta dura si  unge  un asse o il tagliere e vi si distende ad uso polenta;
o una pasta al lievito. La lamiera di ferro per i dolci si  unge  leggermente con burro, spolverizzandovi sopra della farina
per cuocere paste fine, si scalda nel forno, indi si  unge  con un pezzo di cera vergine, forbendola poi con carta
stampi composti di due pezzi fermati con una cerniera, si  unge  con burro la parte ove si chiudono, per impedire che ne
il pesce e si sala; dopo dieci minuti si asciuga e si  unge  d'olio d'oliva; poi, avvolto in un pezzo di tela bianca, si
sale, olio, prezzemolo e cipolla tagliata a rotelle. Si  unge  di olio la gratella, che si pone sopra un fuoco dolce, con
uova sbattute e due cucchiai di parmigiano grattugiato. Si  unge  di burro uno stampo da budino, si riempie col suddetto
unta di burro che si mette al forno. Durante la cottura si  unge  la crosta con burro e si toglie la pasta tenera ove fosse
marinare in olio, sale e pepe per circa tre ore. Quindi si  unge  un piatto, adatto pel forno, con olio o meglio con burro e
 unge  leggermente la tiella con burro ed olio, poi si mette la
una forma liscia e burrata con carta, che pur essa si  unge  col burro, adagiandovi con garbo delle frutta in conserva
così una specie di farina. Si prende allora una soliera, si  unge  con burro e si copre il fondo con una buona pasta frola,
od altro simile, e se il ripieno è fatto di gamberi, lo si  unge  quando sia quasi cotto con burro di gamberi (pag. 60) e si
tre uova: prima i tuorli, poi le chiare montate a neve. Si  unge  con un po' di burro un vassoio che regga al fuoco, si versa
mentre cuoce, con un ramoscello di ramerino (rosmarinus) si  unge  con il condimento nel quale il pezzo d'agnello è stato in
le uova (uno o più secondo la quantità del passato). Si  unge  e si polverizza di pane grattato uno stampo e vi si mette