Il nome e l'autorità dei giudicanti costituiranno per il pubblico dei consumatori una garanzia di rassicurante valore e per il produttore un certificato di obbiettiva, disinteressata, preziosa valutazione.
certificato di obbiettiva, disinteressata, preziosa valutazione.
Questo argomento esigerebbe un lungo capitolo per essere trattato a dovere, tanto è vasto, complicato e difficile: inoltre la moltiplicità e spesso la difficoltà dei saggi da ricordarsi per raggiungere completamente lo scopo sarebbero tali da adattarsi male ad un manualetto come questo, col quale si vuol raggiungere lo scopo pratico di abilitare a ricerche spicciative e di facile realizzazione sulle sostanze alimentari costitutive il vitto del soldato. Conseguentemente, per vedere di riuscire il più possibilmente efficace ed elementare ad un tempo, accennerò solo a pochi e facili, ma concludenti saggi cui si possono sottoporre le farine sospette, per formarsi un criterio abbastanza fondato sulla loro bontà od alterazione, sulla loro purità o falsificazione, lasciando da parte tutto quanto ha riguardo alla quantitativa valutazione dei difetti intraveduti, compito questo superiore alle nostre forze e di competenza soltanto del bromatologo provetto.
o falsificazione, lasciando da parte tutto quanto ha riguardo alla quantitativa valutazione dei difetti intraveduti, compito questo superiore alle
Per tali riflessioni, il mezzo migliore per riconoscere la presenza di sostanze minerali di adulterazione nella farina resta sempre quello dell'accurata incenerazione di un determinato peso della medesima e consecutiva valutazione ponderale delle ceneri ottenute. Per le diligenze da adoprarsi perchè la incenerazione riesca a dovere, rimando al § 9, II, nella trattazione delle falsificazioni del pane del commercio. Quello che occorre ora ben notare si è, che qualora le ceneri fornite da una farina sorpassino la proporzione del 2 % in peso, non mai raggiunta dalle ceneri della farina di frumento genuina, c'è di che entrare in sospetto fondato della falsificazione in discorso.
'accurata incenerazione di un determinato peso della medesima e consecutiva valutazione ponderale delle ceneri ottenute. Per le diligenze da adoprarsi
Ottenute le ceneri di una quantità di farina sospetta, come se si dovesse farvi la valutazione ponderale precedentemente descritta dalle sostanze minerali, si sciolgono in poca acqua distillata ed acidulata leggermente con acido azotico puro, si filtra, ed il filtrato diviso in sei parti accennerà alla presenza di:
Ottenute le ceneri di una quantità di farina sospetta, come se si dovesse farvi la valutazione ponderale precedentemente descritta dalle sostanze
L'inceneramento di una data quantità di pasta e la valutazione ponderale delle sue ceneri può dare un'idea della portata della frode. Pasta alimentare che lasci ceneri oltre 1'1,5 % è da sospettarsi con tutta ragione falsificata con sostanze minerali, fra le quali è di preferenza adoperata dai frodatori la polvere sottilissima di ossa, come che costituita in buona parte di fosfato di calce, normalmente contenuto, ed in dose rilevante, nelle paste anche della miglior qualità. In caso di tal frode, la quantità delle ceneri lasciata dalla pasta esaminata sarà più che tripla della ordinaria, stantechè, per esercitare con tornaconto la falsificazione, si calcola occorra almeno il 5 % di polvere d'ossa. Queste ceneri inoltre saranno fortemente effervescenti coll'acido idroclorico, atteso il carbonato di calce contenuto abbondantemente nelle ossa.
L'inceneramento di una data quantità di pasta e la valutazione ponderale delle sue ceneri può dare un'idea della portata della frode. Pasta
Ma per queste valutazioni occorre conoscere il peso vivo dell'animale, il quale, se è sempre facile procurarselo quando si abbia a disposizione un'adatta bilancia, non è così quando questa manchi in eccezionali circostanze, in campagna, durante movimenti di truppa, ecc. In vista appunto di queste speciali contingenze furono studiati vari modi per giungere alla valutazione approssimativa del peso vivo dei bovini senza l'uso della bilancia.
speciali contingenze furono studiati vari modi per giungere alla valutazione approssimativa del peso vivo dei bovini senza l'uso della bilancia.
Si potrebbe fare la valutazione con un regolare processo di acidimetria, che però sarebbe lungo a descrivere e non pratico per noi. Per raggiungere più facilmente l'intento, sarà meglio adoperare l'acetimetro di Reveil e Salleron, il quale mette alla portata di tutti e rende sommamente speditiva questa ricerca.
Si potrebbe fare la valutazione con un regolare processo di acidimetria, che però sarebbe lungo a descrivere e non pratico per noi. Per raggiungere
Siccome per le proporzioni variabilissime delle diverse sostanze che, oltre l'alcool e l'acqua, entrano a costituire i vini, e che possono concorrere a modificarne la densità, non è possibile fare quella valutazione direttamente con gli alcoometri, come si pratica per i liquori spiritosi Fig. 40. Apparecchio di Salleron per la determinazione della ricchezza alcoolica dei vini contenuto nella cassetta regolamentare, per l'analisi dell'acqua potabile e del vino, rappresentata dalla fig. 43. (vedi 74), si ricorse all'artifizio di separare precedentemente l'alcool dal vino mediante la sua distillazione a metà, ricostruirne in seguito il volume preciso con acqua distillata, e fare infine su questo vino semplicizzato (ridotto cioè al suo alcool ed alla sua acqua soltanto) la pesatura areometrica mediante uno degli alcoometri più in uso.
a modificarne la densità, non è possibile fare quella valutazione direttamente con gli alcoometri, come si pratica per i liquori spiritosi Fig. 40
Per una simile valutazione servono appunto gli ebullioscopi, fra i quali i più conosciuti e perfezionati sono quello del Malligand e l'ebullimetro del Salleron, la cui descrizione e modo di servirsene si trovano nelle istruzioni che li accompagnano. Dei due apparecchi però sembra preferibile il secondo, perchè elimina alcune cause di errore inerenti all'uso del primo, e perchè allo strumento va unito un regolo calcolatore che serve a tradurre prontamente in ricchezza alcoolica la temperatura d'ebullizione osservata per il vino od altro liquore alcoolico sottoposto ad esame, senza bisogno di calcolo o di tavole calcolate.
Per una simile valutazione servono appunto gli ebullioscopi, fra i quali i più conosciuti e perfezionati sono quello del Malligand e l'ebullimetro
a) Aggiunzione di acqua (Mouillage dei francesi). È questa la più frequente falsificazione che si esercita sopra il vino, ma è anche una delle più difficili a ben determinarsi. Per cui, senza pretendere di volere abilitare alla esatta valutazione del quanto di acqua può essere stato aggiunto ad un dato vino, mi contenterò qui di accennare i principali indizi che possono fare sospettare fondatamente la frode.
difficili a ben determinarsi. Per cui, senza pretendere di volere abilitare alla esatta valutazione del quanto di acqua può essere stato aggiunto ad un
Per risparmiare il calcolo ad ogni osservazione, possono adoperarsi più opportunamente tavole già calcolate, come quella del Gay-Lussac riportata nella tabella Y dell'Appendice, che fu già detto servire per la valutazione della ricchezza alcoolica del vino.
nella tabella Y dell'Appendice, che fu già detto servire per la valutazione della ricchezza alcoolica del vino.
Un esame attento dei suoi caratteri e della sostanza estrattiva che lascia dopo la evaporazione, nonchè la valutazione della quantità e qualità dell'alcool che contiene, saranno i migliori mezzi per potersi render conto se si ha a che fare con un rhum genuino o con un rhum adulterato od artificiale.
Un esame attento dei suoi caratteri e della sostanza estrattiva che lascia dopo la evaporazione, nonchè la valutazione della quantità e qualità dell
4° Un saggio di valutazione quantitativa dei cloruri i quali, se in quantità notevole nell'acqua, indicano miscuglio probabile con la medesima di acque di cloaca o di residui animali.
4° Un saggio di valutazione quantitativa dei cloruri i quali, se in quantità notevole nell'acqua, indicano miscuglio probabile con la medesima di
d) Infine il saggio per la valutazione quantitativa del cloro (cloruri) nell'acqua potrebbe esser quello stesso suggerito dalla Istruzione germanica già ricordata e che suona così: «20 cc. d'acqua sono acidificati con acido nitrico, e si aggiungono circa dieci goccie di soluzione di nitrato d'argento. Se non comparisce nessun intorbidamento, l'acqua è libera di cloro; se vi è in piccola quantità, si forma un'opalescenza, se la quantità è maggiore, un notevole intorbidamento bianco, od anche separazione di fiocchi bianchi.
d) Infine il saggio per la valutazione quantitativa del cloro (cloruri) nell'acqua potrebbe esser quello stesso suggerito dalla Istruzione germanica
(1) La soluzione di cloruro d'oro occorrente per il 1° dei nuovi saggi proposti potrebbe, nella nostra cassetta regolamentare, esser messa nella boccetta che attualmente contiene la soluzione di cloruro mercurico (Vedi la spiegazione della fig. 43), inquantochè questo, non trovando applicazione in alcuna delle prove suggerite dalla Istruzione, non ha ragione di essere in quella cassetta. La soluzione di brucina (1: 800 di acqua distillata), occorrente per la ricerca dell'acido nitrico, potrebbe esser posta nella bottiglia ora occupata dall'alcoolito di campeggio, reattivo di secondaria importanza in queste prove sull'acqua. Adottato difatti per scuoprirvi il bicarbonato di calce, potrà essere sempre supplantato dalla ebullizione la quale precipita nell'acqua stessa i bicarbonati terrosi, ed in specie quello di calce, rendendoli così palesi per lo intorbidamento proporzionale sempre alla loro quantità. La soluzione forte di joduro di zinco, necessaria per la ricerca dell'acido nitroso, potrebbe allogarsi nella boccetta attualmente occupata dalla soluzione semplice di azotato baritico, la quale potrebbe essere senza danno soppressa, sia perchè nella cassetta esiste già la soluzione (titolata al 2,14 per cento) di questo sale per idrotimetro; sia perchè, volendo, il nitrato di barite, come inalterabile all'aria, potrebbe esser tenuto nella cassetta in tubetto di vetro (come il solfato ferroso), sempre pronto per farne, all'occorrenza, la soluzione estemporanea. Infine per la soluzione di clorato potassico, accennata nel 4° saggio proposto per la valutazione quantitativa del cloro, potrebbe servire la bottiglia ora occupata nella cassetta dall'alcoolito di noce di galla, che, senza grave inconveniente, potrebbe esser soppresso. Di fatto questo reattivo dei sali esistenti nell'acqua è d'azione tarda e troppo indeterminata, per riuscire realmente utile in ricerche spicciative come quelle cui vuolsi abilitare con la nostra Istruzione. Come reattivo poi del ferro nell'acqua, questo alcoolito potrebbe essere rimpiazzato molto opportunamente dal cianuro ferroso-potassico (esistente pure nella cassetta), il quale, aggiunto all'acqua leggiermente acidulata con acido azotico e concentrata per di più mediante evaporazione, vi produrrà un precipitato bluastro e poi bleu, qualora contenga tracce di ferro. E così, con queste semplici modificazioni ed aggiunte, io ritengo che il piccolo reagentario della nostra cassetta regolamentare per l'analisi dell'acqua potabile potrebbe esser messo in grado di soddisfare meglio alle moderne esigenze della igiene. Recapitolando, tali modificazioni si ridurrebbero alle seguenti: 1° L'attuale soluzione di cloruro mercurico, sostituita da una debole soluzione di tricloruro d'oro. 2° L'alcoolito di noce di galla, sostituito da una soluzione di clorato potassico, tale da contenere 3 di cloro per 100,000 di acqua distillata. 3° L'alcoolito di campeggio, sostituito da una soluzione acquosa di brucina all'1: 800. ,4° La soluzione ordinaria di azotato baritico puro, sostituita da una forte soluzione di joduro di zinco.
soluzione di clorato potassico, accennata nel 4° saggio proposto per la valutazione quantitativa del cloro, potrebbe servire la bottiglia ora occupata
Riguardo infine al modo di valutazione quantitativa delle sostanze organiche, secondo il Monier, adottato nell'Istruzione nostra, vuolsi notare che fu molto opportunamente scelto. Soprattutto le dosi di grammi 0,10 di permanganato di potassa, già preparate e chiuse in tubetti alla lampada, rappresentano un ottimo ripiego per garantire la conservazione del reattivo e facilitarne la soluzione titolata all'l: 1000, senza dover ricorrere all'uso impaccioso, e non per tutti facile, della bilancia.
Riguardo infine al modo di valutazione quantitativa delle sostanze organiche, secondo il Monier, adottato nell'Istruzione nostra, vuolsi notare che
Solamente la dosatura delle sostanze organiche spinta tino alla loro valutazione reale, sulla base che un milligrammo di sale manganico decolorato rappresenta 5 milligrammi di materia organica ossidata, mi sembra che, per semplicizzar la cosa, si potrebbe anche omettere, risparmiando cosi il piccolo calcolo occorrente. Mi parrebbe invece migliore e più pratico il sistema di tener conto semplicemente della quantità di permanganato scolorato, accettando a tal riguardo il valore-limite proposto dal Lieben e cioè, che in un'acqua potabile il sale manganico decolorato non deve oltrepassare grammi 0,006 per litro; bene inteso che questo limite dovrebbe ritenersi già molto generoso, quando si potesse supporre la polluzione dell'acqua dipendente di preferenza da sostanze organiche di origine animale.
Solamente la dosatura delle sostanze organiche spinta tino alla loro valutazione reale, sulla base che un milligrammo di sale manganico decolorato
Tabella II. - Razioni giornaliere normali del soldato italiano secondo il § 194del Regolamento di amministrazione e contabilità pei corpi del R. Esercito (1885), e valutazione del loro contenuto in principii nutritivi ed in azoto e carbonio.
. Esercito (1885), e valutazione del loro contenuto in principii nutritivi ed in azoto e carbonio.