Nel manifesto della cucina futurista si parla con precisione della necessità di servirsi dell'elettricità e di tutte le macchine che perfezionanano il lavoro dei cuochi. Molti ristoranti adottano cucine elettriche, forni elettrici, ecc., ma purtroppo continuano a ricorrere all'estero, dimenticando che in Italia esistono insuperabili costruttori di cucine, forni, scaldabagni, ecc. ecc. L'Ing. Pittaluga, ad esempio, ci faceva ultima-mente notare l'intensa propaganda della S. P. E. S. per questa produzione italiana e rilevava come purtroppo i proprietari dei grandi ristoranti sian ancora diffidenti verso delle macchine che, non soltanto offrono le maggiori garanzie, ma sono studiate di volta in volta secondo il bisogno di applicazione e di funzionamento, con indiscutibili vantaggi sulla importazione straniera.
funzionamento, con indiscutibili vantaggi sulla importazione straniera.
Benché io non sia, ohimè, il più giovine del tuo reggimento, ora ti domando, o Marinetti, di portar io la bandiera di quest'ultima tua offensiva. Pare a me che la rivoluzione alimentare sia la più provvida fra quante mai tu abbia suscitate. E infatti appare la più difficile. Tu vedi come gli Italiani, toccati nell'epigastrio, già ti si ribellino. Accettano il tattilismo, le parole in libertà, l'intonarumori. Ma alla pasta asciutta non rinunciano. Accettano il pugno, il salto, il passo di corsa: però con la sua porzione di spaghetti. Accettano, e intendono, di riavere il primato nel mondo: disposti, tuttavia, questa priorità a cederla per un piatto di maccheroni, come già Esaù per uno di lenticchie. Tu vedi com'è fatta, purtroppo, questa gente nostra. Capace di rinunziare a tutti i comodi, a tutti i vantaggi, e non a un appetito. Ah, non credere, Marinetti, che stavolta la battaglia sia facile! Per ciò domando, appunto, l'onore di servirti. Ma credi a me: bisognerà avere coraggio. I fischi saranno molti; la pasta asciutta tornerà in tavola; e noi dovremo, chissà ancora per quanto tempo, predicare a pancie piene e a cuori deserti.
gente nostra. Capace di rinunziare a tutti i comodi, a tutti i vantaggi, e non a un appetito. Ah, non credere, Marinetti, che stavolta la battaglia sia