34. — Quesiti da risolvere per giudicare della sua bontà e conservazione. Fra tutte le carni de' mammiferi domestici erbivori, quella adottata come carne normale nelle razioni alimentari ordinarie del nostro soldato è la carne di bue, ossia di bovini maschi, castrati e giovani, da 2 a 9 anni, i quali prendono il nome di manzi se da 2 a 5 anni e forniscono la carne più succulenta, nutritiva ed aromatica; si chiamano invece bovi da 5 anni in sopra.
quali prendono il nome di manzi se da 2 a 5 anni e forniscono la carne più succulenta, nutritiva ed aromatica; si chiamano invece bovi da 5 anni in sopra.
N. 150 all'anno per le truppe alpine, le batterie da montagna, e per i corpi o reparti di corpo che prendono parte ai campi ed alle grandi manovre, o manovre di cavalleria.
N. 150 all'anno per le truppe alpine, le batterie da montagna, e per i corpi o reparti di corpo che prendono parte ai campi ed alle grandi manovre, o
In commercio si trovano numerose varietà di caffè, diverse fra loro per valore e bontà, che prendono ordinariamente il nome della regione da cui provengono e che è sempre bene saper distinguere, quando si tratti dell'incetta di questo coloniale. In conseguenza trovo opportuno, sulla scorta del libro del Polli Caffè e surrogati, annoverare le principali di queste varietà con i respettivi caratteri distintivi.
In commercio si trovano numerose varietà di caffè, diverse fra loro per valore e bontà, che prendono ordinariamente il nome della regione da cui
3° Caffè Guadalupa. Molto somigliante al Martinica, con grani ricoperti anch'essi di pellicola argentina, però più grossi ed allungati, e di colore azzurro-verdiccio o grigio-piombo; invecchiando inverdiscono e prendono aspetto marmorizzato.
azzurro-verdiccio o grigio-piombo; invecchiando inverdiscono e prendono aspetto marmorizzato.
Un altro metodo facile e meritevole di essere ricordato è il seguente: si prendono pesi uguali di biossido di manganese e di vino sospetto, si mescolano insieme, si agita per un quarto d'ora circa e quindi si filtra. Se il liquido filtrato presenterà una colorazione qualsiasi, sarà indizio che il vino in esame contiene delle materie coloranti estranee; il vino genuino invece darà un filtrato incoloro.
Un altro metodo facile e meritevole di essere ricordato è il seguente: si prendono pesi uguali di biossido di manganese e di vino sospetto, si
b) Aggiunzione di acido salicilico. Onde impedire le fermentazioni nocive nel vino ed assicurarne la conservazione, si usa oggi di aggiungervi dell'acido salicilico. Se ne può constatare la presenza nel vino mediante il procedimento che segue. Se ne prendono 50 cc. e si mescolano con 20 cc. di cloroformio; si dibatte moderatamente la miscela e si pone in un tubo a rubinetto (tubo del Ritter ricordato alla lettera c). Quando il cloroformio è caduto al fondo, aprendo il rubinetto, se ne spillano 10 cc. in tubo d'assaggio e si aggiunge qualche goccia di soluzione di percloruro di ferro con alcuni cc. di acqua distillata. Se il vino conteneva acido salicilico l'acqua si colorerà di un bel colore violaceo.
'acido salicilico. Se ne può constatare la presenza nel vino mediante il procedimento che segue. Se ne prendono 50 cc. e si mescolano con 20 cc. di
L'acquavite è un alcool idratato, una miscela cioè di alcool ed acqua, ottenuta sia direttamente per la distillazione di liquidi e di sostanze zuccherine, od originariamente amidacee, che subirono la fermentazione alcoolica, sia per aggiunta di acqua all'alcool rettificato (falsa acquavite); miscela nella quale la proporzione dell'alcool può oscillare fra il 38 ed il 61 per cento in volume. Gli alcooli idratati invece nei quali l'alcool è in proporzioni superiori a queste, prendono più specialmente il nome di spiriti.
proporzioni superiori a queste, prendono più specialmente il nome di spiriti.
Si prendono 10 parti di spirito da saggiare e si uniscono ad una parte di acetato di soda ben secco e fuso; la miscela viene evaporata in seguito a bagno-maria alla temperatura di + 55° C. Il residuo si introduce quindi in un tubo d'assaggio, nel quale si versa a goccia a goccia dell'acido solforico in volume doppio del residuo. Riscaldando in seguito il tutto dolcemente, si manifesta un odore grato di pere, che svela la presenza dell'alcool amilico.
Si prendono 10 parti di spirito da saggiare e si uniscono ad una parte di acetato di soda ben secco e fuso; la miscela viene evaporata in seguito a
Si prendono circa 20 cc. di acqua da esaminare in un ordinario tubo d'assaggio. Quindi si aggiunge 1 cc. di soluzione concentrata di joduro di zinco e Va cc. di acido solforico allungato (3 cc. di acqua distillata per 1 cc. di acido solforico), si agita e si osserva il cambiamento di colore.
Si prendono circa 20 cc. di acqua da esaminare in un ordinario tubo d'assaggio. Quindi si aggiunge 1 cc. di soluzione concentrata di joduro di zinco
e) 150 all'anno, per le truppe alpine, le batterie da montagna, e per i corpi, o, reparti di corpo, che prendono parte ai campi ed alle grandi manovre, o manovre di cavalleria;
e) 150 all'anno, per le truppe alpine, le batterie da montagna, e per i corpi, o, reparti di corpo, che prendono parte ai campi ed alle grandi
Salvia è dal latino salvare per le grandi virtù che possiede. È pianta erbacea perenne, originaria dell'Armenia, si moltiplica per getti, per divisione di radici ed anche per semi. Brama terra sostanziosa ma piuttosto leggera, vuol essere di preferenza addossata al muro, ama il sole, porta fiori dal Giugno al Luglio. Nel linguaggio dei fiori: Ambizione, stima. Ve ne sono più di 80 varietà, gran parte delle quali si distinguono, per loro grato odore e per l'eleganza. L'Officinalis che è quella comunemente conosciuta si coltiva negli orti per la cucina e la medicina. La parte usata sono le foglie e le cime fiorite, à forte odore aromatico, sapore caldo amaro piccante. La salvia cruda mescolata con cipolla in insalata eccita l'appetito, massime posta sopra le alici. Se ne veste ogni arrosto in special modo gli uccelletti e i pesci, ai quali dà bonissimo odore e sapore. Pesta e stemperata con aceto, mista con zucchero ed aglio fà una salsa non isgradevole. Le minestre di legumi (e più quella di ceci) prendono sapore dalla salvia. Involta nelle frittelle massime se di farina di castagne, dicono sia ghiotta. Cotta con aceto olio, zafferano e poco zuccaro fà un'ottimo marinato per il pesce. Friggcsi la salvia con olio, burro, strutto, se ne regalano tutti i fritti. La salvia sta bene per tutto, fuori che nei lessi a' quali non s'addice per la sua amarezza. Attiva le funzioni digerenti e circolatorie, aumenta il calore animale, modifica l'influenza nervosa. La farmacia ne estrae un'olio essenziale, e ne fa un'infusione della quale la medicina si serve ad eccitare i sudori e a rianimare le forze vitali, perchè la salvia è tenuta come un buon stimolante. Il decotto di salvia è giudicato volgarmente come un febbrifugo e in primavera come un depurativo del sangue. Gli antichi ne facevano molto caso. Tutti l'ànno lodata. Da Agrippa veniva chiamata herba nobilis, herba sacra. Era tanto comune il suo uso presso i latini che inventarono perfino il verbo salviare, dare una porzione di salvia, condire colla salvia. E la Salernitana si meraviglia come possa morire un'uomo che abbia nel suo orto la salvia: - Cur moriatur homo cui salvia crescit in horto? - I medici francesi la battezzarono Teriaca naturale. La salvia veniva creduta donare l'immortalità e serviva per imbalsamare i corpi e si portava addosso e si mangiava nelle battaglie. Servio ci tramanda che il cuoco di Mecenate, faceva arrostire gli uccelletti colla salvia. La salvia è un cibo graditissimo alle api che dai di lei fiori cavano un miele saporito. Le sue foglie servono a pulire i denti. Frate Anselmo da Busto suggeriva ai predicatori e agli avvocati, di tenere una foglia verde di salvia sotto la lingua, che la rende più agile e sciolta. Guardatevi dal suggerire tale segreto alla vostra domestica. Coi fiori della salvia si prepara una conserva deliziosa. Le foglie secche si fumano come tabacco, quale rimedio antispasmodico contro la cefalalgia nervosa e l'asma. I Chinesi ne sono ghiottissimi e si stupiscono come gli Europei vadino a cercare il the nei loro paesi, mentre possedono una pianta così eccellente e che trovano preferibile al medesimo. E gli Olandesi facevano incetta in Europa della salvia per venderla carissima ai Chinesi e Giapponesi. La specie sclarea si adopera per dare il sapore moscato agresto ai gelati e ad alcuni vini.
con aceto, mista con zucchero ed aglio fà una salsa non isgradevole. Le minestre di legumi (e più quella di ceci) prendono sapore dalla salvia. Involta