Come si disprezzerebbe, punendolo, un soldato che disertasse dal campo dell'onore, altrettanto debbono, oggi, venire segnate a dito quelle donne che, per evitarsi noie o disagi, si trincereranno dietro il comodo baluardo di una superiorità di condizione che le ha favorite senza alcun merito personale.
Come si disprezzerebbe, punendolo, un soldato che disertasse dal campo dell'onore, altrettanto debbono, oggi, venire segnate a dito quelle donne che
ZUCCHINI ALLA BARBARESCA. — Sceglieteli non eccessivamente grossi, raschiatene leggermente la buccia, lavateli e tagliateli a fette di lieve spessore, che porrete in una catinellina, salandole. Trascorse almeno un paio d'ore, scolate l'acquosità nella pentola della minestra, e senza asciugarle, infarinate le fette degli zucchini, leggermente. Formate una pastella più densa delle precedenti, amalgamandovi un piccolo cucchiaio di grasso disciolto dal liquido vinoso di cozione delle carni, presa di sale e di zucchero oltre a un dito di vino a preferenza bianco ed una spremuta di limone. Versate questa pastella sulle zucchine e fatele cadere una ad una nella teglieta, coperta con un velo di strutto; ritirandole bene asciutte e colorite in biondo dalle due facce.
dal liquido vinoso di cozione delle carni, presa di sale e di zucchero oltre a un dito di vino a preferenza bianco ed una spremuta di limone. Versate
Di ruggine. — Se le macchie di ruggine sono su indumenti di tela, usare come smacchiatore il protocloruro di stagno; se sono su indumenti di lana, adoprare il cremor di tartaro. Si possono anche far scomparire le macchie di ruggine da indumenti di lino, canapa, etc., bagnandole con acqua, e poi stendendovi sopra un presina di acido ossalico in polvere (attenzione, perchè è un veleno). Col polpastrello del dito si distende questa polvere e si soffrega lievemente sulla parte macchiata. Dopo 10 minuti si risciacqua in acqua fresca. Per gli indumenti di seta, non conosciamo smacchiatori che facciano scomparire le traccie di ruggine.
stendendovi sopra un presina di acido ossalico in polvere (attenzione, perchè è un veleno). Col polpastrello del dito si distende questa polvere e si
Se comperate del pesce premete un po' il dito nella carne; se essa ritorna subito al suo posto è segno che è fresco. Se il dito lascia la sua impronta non comperate il pesce: non è fresco. L'occhio deve essere ancora lucido e brillante; non infossato e velato; e le branchie molto rosse.
Se comperate del pesce premete un po' il dito nella carne; se essa ritorna subito al suo posto è segno che è fresco. Se il dito lascia la sua
Con mezzo chilogrammo di farina, 100 grammi di burro, 100 grammi di zucchero, due uova intere, col succo e la buccia d'un limone, una polverina di lievito artificiale e con tanto latte quanto basti per essere assorbito dall'impasto, si faccia una pasta piuttosto soda, che si stenderà col matterello nella grossezza di mezzo dito mignolo e che si spalmerà con abbondante marmellata.
nella grossezza di mezzo dito mignolo e che si spalmerà con abbondante marmellata.
Si tramenino intanto in una catinella il burro, i tuorli, lo zucchero, rendendo tutto una massa spumosa. Quando il lievito sarà aumentato del doppio lo si aggiunga all'impasto che si lavorerà sempre, aggiungendo poco per volta farina e latte fino a consumazione delle quantità pesate. Vi si mettano pure un bicchierino di rum, una buccia di limone grattugiata ed un pizzico di sale. Si lavori la pasta ben bene e la si metta quindi a lievitare, coperta con un tovagliolo al tepore del fuoco. Quando sarà levata la si versi sulla spianatoia bene spolverizzata di farina e la si spiani leggermente, un po' col matterello e un po' con le mani, lasciandola della grossezza di un dito.
po' col matterello e un po' con le mani, lasciandola della grossezza di un dito.
Si stenda poi sulla spianatoia nella grossezza di un dito e si taglino col tagliapaste dei tondelli, che si lascieranno poi ancora al tepore del fuoco a levare.
Si stenda poi sulla spianatoia nella grossezza di un dito e si taglino col tagliapaste dei tondelli, che si lascieranno poi ancora al tepore del
Si faccia una pasta con 240 grammi di farina intrisa con due uova intere, una cucchiaiata di rum, un pizzico di sale, 20 grammi di burro e 20 grammi di zucchero. Si lavori moltissimo con le mani e poi la si metta a riposare per mezz'ora sotto un tovagliolo. La si spiani sottilissima e con la rotellina a smerli si taglino delle striscie larghe un dito che si annoderanno a capriccio di chi le fa, prima di friggerle nell'olio bollente.
rotellina a smerli si taglino delle striscie larghe un dito che si annoderanno a capriccio di chi le fa, prima di friggerle nell'olio bollente.
Si taglino da 12 a 14 fettine grosse un dito di pane raffermo e le si lascino ammollire per alcune ore sopra un piatto fondo e largo in 3 uova intere e un quarto di litro di latte ben frullati insieme.
Si taglino da 12 a 14 fettine grosse un dito di pane raffermo e le si lascino ammollire per alcune ore sopra un piatto fondo e largo in 3 uova intere
Si polverizzi di pane grattugiato fine l'asse e vi si rovesci sopra l'impasto, e con un coltello e con l'aiuto delle mani lo si spiani della grossezza di un dito. Indi col tagliapasta rotondo si taglino tanti dischi, che verranno staccati dall' asse con un coltello, si dispongano in bell'ordine sopra un piatto che resista al forno e che si avrà l'avvertenza di ungere prima bene con del burro.
grossezza di un dito. Indi col tagliapasta rotondo si taglino tanti dischi, che verranno staccati dall' asse con un coltello, si dispongano in bell'ordine
Si facciano allora dei filoncini e con un coltello si tagli ognuno di questi a pezzi non più lunghi di quattro centimetri e grossi come un pollice. Si arrotondino questi pezzi sul rovescio di una grattugia premendo leggermente col dito in modo da imprimer loro da una parte una piccola fossetta.
. Si arrotondino questi pezzi sul rovescio di una grattugia premendo leggermente col dito in modo da imprimer loro da una parte una piccola fossetta.
Quando si sarà ottenuto un pastone omogeneo che non si attaccherà più alle mani, si spolverizzi bene di farina l'asse e vi si stenda la pasta a mezzo del matterello, dandole una forma allungata e badando che abbia la grossezza di un dito.
del matterello, dandole una forma allungata e badando che abbia la grossezza di un dito.
Per levare le interiora si sollevino con un dito le branchie e con l'indice destro si estraggano con precauzione le budella e la vescichetta del fiele. Poscia si lavi il pesce sotto il rubinetto, lo si sali e lo si metta nella pesciaiola, che sarà munita di un doppio fondo e di due manichi per sollevare il pesce senza romperlo quando sarà cotto. In mancanza di una pesciaiola si adoperi una pentola bassa e si abbia la massima cura per estrarre il pesce senza romperlo.
Per levare le interiora si sollevino con un dito le branchie e con l'indice destro si estraggano con precauzione le budella e la vescichetta del
Come detto per il pesce allesso, anche per arrostire il pesce alla griglia è consigliabile di non fare il taglio sul ventre per estrarre le interiora, ma bensì di sollevare una branchia ed introdurre un dito nell'interno in modo da estrarre le interiora senza lacerare il pesce. Per far questo però è necessaria un po' di abilità, che si acquista con la pratica.
, ma bensì di sollevare una branchia ed introdurre un dito nell'interno in modo da estrarre le interiora senza lacerare il pesce. Per far questo però