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Giaquinto, Adolfo
Cucina di famiglia e pasticceria
185541 1931 , Grottaferrata , Scuola Tip. Italo-Orientale «S. Nilo» 50 occorrenze

Cucina di famiglia e pasticceria

Per quando lo si voglia demolire, non si può negare che una buona tazza di brodo ristora lo stomaco, e lo predispone a mangiar bene.

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A rigore si potrebbe chiamare più un intigolo di pesce al pomodoro che una zuppa, perchè lo fanno cuocere in ristretto, e spessissimo lo mangiano

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una saponata, l'altro (e questo brutto sistema è spesso adoperato da qualche trattore), lo fa lessare, poi lo rinfresca nell'acqua ed al momento voluto

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Chi non ama la pasta può metterci del riso, od anche se si dispone di pane avanzato, lo si taglia a dadolini e lo si getta nella minestra un momento

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lo farete cuocere così:

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Fate contento lo stomaco

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E lo stomaco farà contento voi.

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E lo stomaco farà contento voi.

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Lo stoccafisso

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Le costolette di maiale o di abbacchio si possono fare con lo stesso sistema.

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Lo zampone si può servire in tavola tanto caldo che freddo.

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Per cuocere lo zampone lo si deve dissalare in acqua fresca (1) tenendovelo per alcune ore, poi si arrotola strettamente in un solido panno di bucato

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Fate contento lo stomaco

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Lo spinacio contiene ferro assimilabile e lo porta nel torrente circolatorio senza difficoltà senza irritare, assieme al chilo, quindi prezioso per

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Fate contento lo stomaco

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E lo stomaco farà contento voi.

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Ora la paura di adoperare molt'olio (perchè con poco non si raggiunge lo scopo) è una paura senza fondamento, perchè lo stesso olio, messo in pulito

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Fate contento lo stomaco

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E lo stomaco farà contento voi.

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Ecco alcuni mezzi per raggiungere lo scopo:

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lo contiene e tenetelo in luogo tiepido.

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Bagna questo zucchero con 2 cucchiai scarsi di acqua, poi lo mischia alquanto e lo pone sul fuoco, quando lo zucchero ha bollito un minuto o due e

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lo zucchero stabilito. Dopo mischiato lo zucchero,

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Se non volete ungere lo stampo riempitelo così e lo sformerete poi, dopo averlo tuffato un minuto fino all'orlo in acqua bollente.

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Al primo bollore lo sciroppo sarà al punto.

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Lo stampo deve essere caramellato e qui appresso indichiamo il modo di procedere.

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Si colloca poi lo stampo su fuoco vivace per fare evaporare l'acqua. Quando lo zucchero incomincia ad imbiondire, rallentare considerevolmente il

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La caramellazione di uno stampo è per molti un motivo di grave preoccupazione. E del resto, anche non volendo caramellare tutto lo stampo, basta solo

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Si mette cioè lo zucchero grosso o fino nel casseruolino, lo si bagna con 3 o 4 cucchiai di acqua fresca, e si mette sul fuoco senza girarlo più.

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Mettete in un caldaino gli 8 rossi d'uovo con lo zucchero e lo stecco divainiglia, lavorate con una frusta sopra della cenere calda, finchè il

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Ciò fatto si prepara una specie di tegame non eccessivamente grande e nel quale il composto lo riempia a metà, lo si unge leggermente di burro nell

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Allora se avrete preparato lo stampo gettate il composto in esso e tenendo un limone fresco e duro nella destra spianatelo per eguagliarlo in uno

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Appena vedrete che lo zucchero sarà liquefatto e di color d'oro, gettate in esso man mano le mandorle che avrete mantenute calde e mischiate finchè

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Lavorazione: Occorre preparare il lievito di pane e incorporarci a poco per volta lo zucchero, il sale, lo strutto, le uova e in ultimo la farina.

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Appena pronto lo zucchero, come dicevamo, mischiatevi la canditura, le nocciole, le mandorle, ecc.

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Seguendo lo stesso metodo si può preparare al caffè mettendo; invece dell'acqua, del caffè forte, oppure possono stemperare lo zucchero coll'alkermes

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Giunto il momento di mettere in tavola la bomba si lava lo stampo immergendolo per un minuto nell'acqua fresca, lo si asciuga, si toglie il coperchio

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Badate che lo stampo deve essere assolutamente pieno e ben chiuso.

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Al momento di sformare il dolce, si tuffa lo stampo in acqua fresca, lo si asciuga subito si leva la vite, e tenendo lo stampo capovolto, vi si

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Coprite con un disco di carta, chiudete lo stampo, stuccate le connessure con un pò di burro, assicuratevi che la vite sia ben chiusa, e sotterrate

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Quando lo zucchero è ben liquefatto versate il composto nella sorbettiera e gelatelo.

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Con lo loro acqua potete fare la seguente:

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Ancora per 2 giorni lo stesso lavoro, il settimo giorno aggiungete ancora dello zucchero ed operate per 3 giorni come sopra: questa volta lo zucchero

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Ripeterete ancora per due giorni lo stesso lavoro il quinto giorno aggiungete dall'altro zucchero; fate sbollentare, e scolate lo sciroppo nello

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Sgrondate lo sciroppo, che farete nuovamente bollire, e questa dovrà essere a 20 gradi.

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N. B. — Qualora le pere fossero molto dure, bisogna farle cuocere prima nell'acqua, ed in ultimo si aggiunge lo zucchero e si fa restringere lo

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Seguire lo stesso metodo delle pere e regolarsi a seconda della maturità della frutta.

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dentro la buccia di 5 o 6 belli limoni freschi e sodi, unirgli il sugo degli stessi, e dopo un'ora d'infusione, filtrare lo sciroppo a traverso un

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Sciogliete separatamente l'acqua con lo zucchero, agitandola spesso finchè sarà liquefatta.

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c) Mescolare in un fiasco con lo sciroppo ed un altro

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