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Giaquinto, Adolfo
Cucina di famiglia e pasticceria
183901 1931 , Grottaferrata , Scuola Tip. Italo-Orientale «S. Nilo» 50 occorrenze

Cucina di famiglia e pasticceria

Questa zuppa tradizionale suol farsi in Roma nel giorno di Pasqua, e vi sono moltissime famiglie che rispettano tale tradizione.

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Qui vi sono due vie da seguire, e cioè due metodi differenti che potremmo distinguere in metodo francese, e metodo italiano.

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pomodori tagliati in pezzi, e cotto che sia tutto ciò vi si aggiungono dei peperoncini in pezzetti.

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Vi sono due metodi per lessare il pesce, cioè ponendolo a cuocere nell'acqua fredda o con acqua bollente.

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Volendo, in questo composto vi si possono mettere tartufi o funghi triti, ed anche sopra, dopo cotto, al pane di pesce.

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Preparate quel numero di fette di cefalo che vi occorrono e possibilmente tagliate nella parte più grossa dell'animale.

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Di quando in quando vi sgocciolava su un pochino di acqua di mare per non far troppo bruciare le alghe.

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Ciò fatto, si prende un recipiente più largo che alto, in cui il baccalà vi possa stare comodamente e vi si mette dentro un po' d'olio, qualche

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Se vi accorgeste che il sugo fosse troppo denso lo diluirete con un po' d'acqua.

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Nell'ipotesi dunque che la salsa, malgrado tutta l'attenzione che vi avete messa, si decomponesse, o come si dice in termine di cucina: si

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Sciogliete con olio e aceto, passate tutto allo staccio, e se vi riuscisse un pò densa stemperate la salsa con altr'olio e aceto.

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I tagli da preferirsi sono: la copertina di costa, la spuntatura di lombo, il petto, la fracosta, la spalla, Vi è chi ama la pezza, cioè la parte più

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Si riscalda con una buona salsa di pomodoro alla essenza d'aglio, tra la quale vi sia anche un pò di olio. Vi si semina su del basilico tagliuzzato e

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N. B. — Invece dei funghi vi si possono mettere dei piselli, od anche delle cipolline.

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Quando vi accorgete che il vitello è cotto, togliete la casseruola dal fuoco e lasciate raffreddare ogni cosa, tenendo però la casseruola coperta.

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Nel primo caso non avreste sugo sufficiente per la salsa che ora vi descriverò, nel secondo ne avreste troppo e riuscirebbe insipido.

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Volendo fare il cinghiale in pezzi fin da principio vi sarà facile seguendo lo stesso procedimento.

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Questo pisto è suscettibile di molte variazioni a seconda dei gusti: c'è chi vi aggiunge all'ultimo momento un piccolo pisto di acciughe salate, c'è

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maccheroni, perchè vi penetri e vi aderisca bene.

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Lo strato dei maccheroni dev'essere compatto, e non vi si deve lasciare nessun vuoto.

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B. N. — Volendo, vi si possono anche infilzare dei crostini di pane,

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Alcuni vi aggiungono in ultimo dell'altro burro, ma quest'eccesso di condimento è facoltativo.

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N. B. — Volendo, in questi vi si possono aggiungere anche delle salsiccie o delle braciole di maiale.

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dovrà riuscire piuttosto dura, ma se vi accorgeste che lo divenisse troppo e che vi riuscisse troppo difficile il distenderla, aggiungetevi un pochino d

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Ciò fatto si pone la padella con molto strutto od olio e vi si pongono le patate facendovele cuocere ma non violentemente.

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Intanto gratterete del pane raffermo, vi spolverizzerete su un pò di sale e pepe, e vi mischiate stropicciandolo insieme al pane, un tritume composto

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Vi possono mischiare dei piselli o punte di asparagi, ecc. ecc., dopo averli cotti e passati al burro in antecedenza.

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Si stropiccia uno spicchio d'aglio dentro una terrinetta, poi in questa vi si rompono 8 uovi, vi si aggiunge una cucchiaiata di prezzemolo

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Così preparati si pesano e vi si mette un gramo di acido salicilico per ogni chilo di pomodori.

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In quest'acqua vi si scioglie del sale, calcolando un kg. di sale per ogni 10 litri di acqua (2).

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Quando il composto si è a metà raffreddato grattateci un poco di scorza di limone fresco, oppure vi metterete un pizzico di cannella, e poi uno per

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Se ve ne fossero delle durissime, allora vi converrà di farle quasi cuocere in acqua, e poi mettervi lo zucchero.

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cui non vi stiano troppo larghe, si ricoprono di latte e vi si aggiunge un pezzetto di vaniglia.

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Cuocete dei dischi di pasta frolla di una ventina di centimetri di diametro e, naturalmente, fatene quel numero che vi occorrono.

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Servite la pasta genovese intiera o tagliata a pezzi come più vi piace, spolverizzata di zucchero al velo, sopra un piatto coperto di tovagliolo.

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Alle volte succede di avere tante chiare d'uovo e non sapere cosa farne. Impiegandole a far questa pasta vi saranno utili.

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Si lavora il burro in pomata e vi si aggiunge lo zucchero fino ed il profumo e si lavora fortemente.

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Se con un pezzettino vi riuscirà di formarci una pallina dura, sarà fatto.

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Desiderando colorire la crema, vi si può aggiungere qualche goccia di Carminio Breton.

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Queste corteccie bisogna mettervele quando si leva la crema dal fuoco e toglierle una mezz'ora dopo che vi sono state in fusione.

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Dopo levato dal fuoco il composto, vi si mischia il cioccolato squagliato e si fa congelare con le regole d'uso.

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Badate che i vari ingredienti restino compatti, ossia che nella massa non vi rimangano vuoti.

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È un piccolo dolce che si può fare quando vi sono bianchi da utilizzare.

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Facendo 3 o 4 bottiglie per sorta, voi vi troverete nell'inverno un piccolo assortimento di polpa di frutta da fare quanta confettura vi piacerà.

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Si passano queste allo staccio, vi si aggiunge lo zucchero e si pongono e cuocere in un recipiente non stagnato.

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Questo lavoro lo ripeterete per 2 giorni, il terzo giorno vi aggiungerete un pugno di zucchero grosso, e farete scottare, come ho detto innanzi.

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Si fa bollire l'acqua, vi si aggiunge lo zucchero e alcune striscie di scorza superficiale di limone [inserto pubblicitario] oppure uno stecco di

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Filtrate e conservate in bottiglie. Se vi piacerà potrete colorirlo di rosso o di rosa con i colori Breton. (Trovasi nelle drogherie).

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Se vi aggrada potrete colorire in verde, con verde Breton.

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Volendo colorire la crema di rose vi si unisce una piccola quantità di carminio.

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