Ricerca libera

134 risultati per le
Zamara, Emilia
La cucina italiana della resistenza
213304 1943 , Milano , Edizioni A. Barion della Casa per Edizioni Popolari 50 occorrenze

La cucina italiana della resistenza

Tutte le altre operazioni per pulire, preparare e salare il pesce vanno fatte come è spiegato per ogni singolo pesce.

Vedi tutta la pagina

Pagina 101


La cucina italiana della resistenza

Le sardelle possono essere conservate così anche per alcuni giorni.

Vedi tutta la pagina

Pagina 107


La cucina italiana della resistenza

Si aprano le sardelle e si tolgano loro le teste, le lische e le interiora, si salino e si passino nella farina, nell'uovo e nel pane grattugiato

Vedi tutta la pagina

Pagina 109


La cucina italiana della resistenza

Si friggano in padella le polpettine formate con l'impasto e poi si lasci colare parte dell'olio.

Vedi tutta la pagina

Pagina 109


La cucina italiana della resistenza

Lo si mondi da tutte le lische, da tutte le pellicole e dal budello, lasciando qualche pezzo di pelle più grossa.

Vedi tutta la pagina

Pagina 113


La cucina italiana della resistenza

Si tagli con le forbici il guscio che ricopre la pancia di questo crostaceo e lo si allarghi con le dita, e senza però troppo manipolarlo si tolga la

Vedi tutta la pagina

Pagina 121


La cucina italiana della resistenza

Le code di scampi vanno servite con spicchi di limone.

Vedi tutta la pagina

Pagina 121


La cucina italiana della resistenza

Le codine vanno fritte, dopo passate nella farina, nell' uovo e polverizzate leggermente di pane grattugiato molto fine. Le teste e gli avanzi dei

Vedi tutta la pagina

Pagina 121


La cucina italiana della resistenza

Si lascino le canocchie a soffocare, coperte, aggiungendo qualche cucchiaiata d'acqua, qualora non bastasse quella che rimandano da se stesse.

Vedi tutta la pagina

Pagina 125


La cucina italiana della resistenza

grattugiato. Si pongano poi dentro le canocchie con i loro gusci e ben lavate. Sarà utile tagliar loro un po' in giro le parti pungenti per non ferirsi nel

Vedi tutta la pagina

Pagina 125


La cucina italiana della resistenza

Si estraggano dal guscio le code, praticando con le forbici un taglio e procedendo poi nel modo spiegato sopra.

Vedi tutta la pagina

Pagina 127


La cucina italiana della resistenza

Le zampe vanno battute con la mazza e la polpa che si estrae va aggiunta a quella levata dal corpo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 127


La cucina italiana della resistenza

Le anguille vengono però preferibilmente preparate in umido.

Vedi tutta la pagina

Pagina 137


La cucina italiana della resistenza

Le anguille si possono fare arrostite o alla griglia o in casseruola.

Vedi tutta la pagina

Pagina 137


La cucina italiana della resistenza

Si servono pure in questa salsa le uova sode senza guscio e tagliate in due.

Vedi tutta la pagina

Pagina 155


La cucina italiana della resistenza

Le uova al tegame (strapazzate) si fanno frullando bene le uova con un pizzico di sale e qualche cucchiaio di formaggio grattugiato. Si scaldi bene

Vedi tutta la pagina

Pagina 165


La cucina italiana della resistenza

Le uova bazzotte si fanno bollire per cinque minuti.

Vedi tutta la pagina

Pagina 165


La cucina italiana della resistenza

Si dispongano le uova sopra un piatto e le si coprano con della salsa maionnese fatta con due uova.

Vedi tutta la pagina

Pagina 175


La cucina italiana della resistenza

Le frittatine vanno arrotolate e se sono grandi tagliate a metà. Ogni crochetto non deve avere più di cinque centimetri di lunghezza.

Vedi tutta la pagina

Pagina 181


La cucina italiana della resistenza

Si immergano nella pastella le zucchine e si friggano subito.

Vedi tutta la pagina

Pagina 183


La cucina italiana della resistenza

Si può fare un piatto variato, friggendo nello stesso modo anche le melanzane.

Vedi tutta la pagina

Pagina 183


La cucina italiana della resistenza

Le zucchine vuotate vengono fritte nell'olio e quando saranno dorate si toglieranno dal fuoco. Si mettano poi a colare.

Vedi tutta la pagina

Pagina 185


La cucina italiana della resistenza

Si riempiano le zucchine con questo composto e si rimettano poi in casseruola con burro e qualche goccia d'acqua a completare la cottura.

Vedi tutta la pagina

Pagina 185


La cucina italiana della resistenza

107. ALTRO MODO DI FARE LE ZUCCHINE RIPIENE

Vedi tutta la pagina

Pagina 186


La cucina italiana della resistenza

Si amalgami bene tutto questo composto di cui si riempiranno le melanzane prima di avvoltolarle nel pane grattugiato e di friggerle nell'olio caldo.

Vedi tutta la pagina

Pagina 189


La cucina italiana della resistenza

Le melanzane scarnate vengono fritte in padella e poi colate dall'olio.

Vedi tutta la pagina

Pagina 191


La cucina italiana della resistenza

Si metta quindi la casseruola in un forno moderato per mezz'ora, bagnando al bisogno le melanzane con un po' d'acqua.

Vedi tutta la pagina

Pagina 191


La cucina italiana della resistenza

Si taglino le melanzane a fette per il lungo, e si lascino indi per qualche ora sotto sale. Dopo strizzate con le mani si friggano nell'olio bollente.

Vedi tutta la pagina

Pagina 239


La cucina italiana della resistenza

Quando le patate saranno cotte si addensi il brodo, passando una parte di esse al setaccio, e cuocendovi dentro il riso.

Vedi tutta la pagina

Pagina 29


La cucina italiana della resistenza

Quando la massa sarà diventata bianca e spumosa, al momento di metterla al forno, si aggiungano ancora le 5 chiare sbattute a neve.

Vedi tutta la pagina

Pagina 301


La cucina italiana della resistenza

Si facciano tanti bastoncini arrotolando dei pezzi di pasta con le mani e tagliandoli della lunghezza di 10 centimetri l'uno, e ripiegandoli uso

Vedi tutta la pagina

Pagina 333


La cucina italiana della resistenza

Si prenda questo impasto a cucchiaiate e si friggano le frittelle nell'olio bollente. Dopo sgocciolate si spolverizzino di zucchero.

Vedi tutta la pagina

Pagina 335


La cucina italiana della resistenza

Le vongole vengono tolte dal loro guscio e messe sopra un piatto.

Vedi tutta la pagina

Pagina 39


La cucina italiana della resistenza

Si soffriggano nell'olio mezza cipolla e poi il riso. Dopo due o tre minuti si aggiungano le code degli scampi crude e vi si versi l'acqua bollente

Vedi tutta la pagina

Pagina 47


La cucina italiana della resistenza

Quando il tutto sarà soffritto si condiscano le tagliatelle.

Vedi tutta la pagina

Pagina 55


La cucina italiana della resistenza

Alcuni usano soffriggere prima di mettere le acciughe due cucchiai di pane grattugiato.

Vedi tutta la pagina

Pagina 55


La cucina italiana della resistenza

In questo caso si mettano sull'asse 375 grammi di farina. Se le patate sono farinose si può impastare meno farina.

Vedi tutta la pagina

Pagina 67


La cucina italiana della resistenza

I dischi vanno poi ripiegati premendo gli orli con le dita.

Vedi tutta la pagina

Pagina 73


La cucina italiana della resistenza

Si cuociano le patate, si schiaccino e si impastino con due uova intere e il sale come si è fatto per gli gnocchi.

Vedi tutta la pagina

Pagina 77


La cucina italiana della resistenza

Per levare le interiora si sollevino con un dito le branchie e con l'indice destro si estraggano con precauzione le budella e la vescichetta del

Vedi tutta la pagina

Pagina 83


La cucina italiana della resistenza

Si preparano nello stesso modo e si arrostiscono alla graticola, usando le stesse precauzioni come per l'orata (vedi numero precedente).

Vedi tutta la pagina

Pagina 87


La cucina italiana della resistenza

Più si variano le qualità del pesce per il brodetto, più questo riesce saporito.

Vedi tutta la pagina

Pagina 89


La cucina italiana della resistenza

Si puliscano le seppie bene, si taglino a liste e si sgocciolino.

Vedi tutta la pagina

Pagina 91


La cucina italiana della resistenza

Dopo tre quarti d'ora di cottura le seppie saranno pronte per essere servite.

Vedi tutta la pagina

Pagina 91


La cucina italiana della resistenza

Quasi tutte le specie di pesci si adattano ad essere fritti; quelli però che comunemente si preferiscono sono: le sardelle, i sardoni, i naselli, le

Vedi tutta la pagina

Pagina 93


La cucina italiana della resistenza

Per friggere i pesci non si ha che da pulirli, toglier loro le branchie, le interiora e le squame, da lavarli, sgocciolarli ed infarinarli. Poi vanno

Vedi tutta la pagina

Pagina 93


La cucina italiana della resistenza

I pesci più piccoli, come le sardelle ed i sardoni, non si sventrano, ma togliendo loro la testa, si strappano insieme le interiora.

Vedi tutta la pagina

Pagina 93


La cucina italiana della resistenza

Nella stessa maniera dei precedenti si puliscano pure le seppie, si liberino della vescichetta del nero, si taglino e si friggano.

Vedi tutta la pagina

Pagina 95


La cucina italiana della resistenza

Si puliscono sollevando le branchie ed estraendo le interiora. Si lavano solamente con una pezzuola e si asciugano accuratamente, poi si salano.

Vedi tutta la pagina

Pagina 97


La cucina italiana della resistenza

Via via che si arrostiscono le fette vanno sempre unte d' olio mediante un pennello o una penna.

Vedi tutta la pagina

Pagina 99