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Zamara, Emilia
La cucina italiana della resistenza
214068 1943 , Milano , Edizioni A. Barion della Casa per Edizioni Popolari 50 occorrenze

La cucina italiana della resistenza

Lo si mondi da tutte le lische, da tutte le pellicole e dal budello, lasciando qualche pezzo di pelle più grossa.

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La cucina italiana della resistenza

Un'ora prima di servirlo va messo al fuoco in acqua fredda e fatto bollire per una buona mezz'ora. Dopo colato, lo si apra, lo si mondi dalle lische

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La cucina italiana della resistenza

Lo si serva con contorno di patate allesse e tagliate a quarti.

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La cucina italiana della resistenza

Dopo averlo lasciato ammollire un giorno e una notte, cambiando tre o quattro volte l'acqua, lo si tagli a pezzi quadrati di cinque o sei centimetri

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La cucina italiana della resistenza

po' rosolare lo si copra di acqua e lo si faccia bollire per 20 minuti al massimo. Tolto delicatamente col mestolo bucato, lo si posi sopra alcune

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La cucina italiana della resistenza

Si faccia restringere il sugo e lo si versi sul pesce, e si serva così tutto insieme.

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La cucina italiana della resistenza

Freddo, lo si tagli e lo si copra di salsa maionnese.

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La cucina italiana della resistenza

Lo si faccia bollire per 20 minuti in acqua salata.

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La cucina italiana della resistenza

Lo si chiuda bene.

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La cucina italiana della resistenza

notte. L'indomani lo si asciughi d'ambo le parti con la pezzuola e lo si mondi da ogni più piccola pelle ed ossicino.

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La cucina italiana della resistenza

Quando questo soffritto imbrunirà lo si versi nella pentola rimestando ben bene ed unendo 300 grammi di lasagne grosse.

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Si mescoli ben bene tutto e poi lo si metta in padella procedendo nel modo spiegato al numero precedente.

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La cucina italiana della resistenza

Lo si unga poi con una pennellata d'uovo e lo si rivolti nel pane grattugiato prima di porlo in una tortiera da forno ben unta, e dove lo si farà

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La cucina italiana della resistenza

Si tagli a quadrelli del pane raffermo e lo si frigga in padella con pochissimo olio.

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La cucina italiana della resistenza

Sformato lo si serve con ragù oppure con verdure calde.

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La cucina italiana della resistenza

Si riduca tutto a un pastone e gli si dia con le mani, dopo disposto sopra un piatto lungo, la forma di pesce. Lo si copra con salsa maionnese e lo

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La cucina italiana della resistenza

Si unga lo stampo da bodino con burro e lo si polverizzi con pane grattato, e vi si versi dentro il composto. Lo si cuocia per un'ora a bagnomaria.

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La cucina italiana della resistenza

Lo si sformi caldo e lo si copra di abbondante burro, nel quale si sarà soffritto del pane grattugiato.

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La cucina italiana della resistenza

Lo si sformi con attenzione.

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La cucina italiana della resistenza

bianchi d'uovo battuti a neve. Si amalgami bene il tutto e poi lo si rovesci in uno stampo da bodino unto con burro e polverizzato con pane

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La cucina italiana della resistenza

Si unga lo stampo con burro e lo si polverizzi di pane grattugiato, si versi in questo il composto e lo si ponga a bollire a bagnomaria per tre

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La cucina italiana della resistenza

Lo si serva al burro e formaggio oppure con uno spezzatino qualsiasi.

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La cucina italiana della resistenza

Si metta a bollire solamente il fiore di un grosso cavolo in modo da poterlo poi passare al setaccio. Lo si soffrigga dopo nel burro e lo si leghi

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La cucina italiana della resistenza

Si unga con burro e si polverizzi di farina lo stampo da bodino, si versi dentro il composto, e lo si faccia bollire per tre quarti di ora a

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La cucina italiana della resistenza

Come detto sopra, lo si serva nello stesso recipiente.

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La cucina italiana della resistenza

Si versi tutto in una bacinella che resista al forno, e si polverizzi il composto con dell'altro formaggio. Indi lo si metta a gratinare.

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La cucina italiana della resistenza

Si ponga la forma a gratinare in forno. Lo si serva nella stessa bacinella.

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Lo si ponga in un forno a calore vivo e ve lo si lasci fino a tanto che la crostata avrà preso un bel colore dorato scuro.

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La cucina italiana della resistenza

Si abbia cura di mescolare tutto bene al fine di ottenere un impasto omogeneo. Si unga lo stampo con burro e lo si spolverizzi di pane grattugiato

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La cucina italiana della resistenza

Può essere servito a freddo con una crema fredda, o caldo, coperto di zabaione, oppure anche semplicemente come lo si ritira dal forno.

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La cucina italiana della resistenza

Se lo si serve caldo non occorre ricoprirlo di crema.

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La cucina italiana della resistenza

Quando tutto sarà rassodato lo si lasci freddare. Va servito freddo.

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La cucina italiana della resistenza

Si ponga l'impasto nella tortiera e lo si faccia arrostire in forno caldo.

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La cucina italiana della resistenza

Quando tutto questo sarà amalgamato, lo si ponga ad arrostire entro una tortiera unta con burro nel forno a medio calore.

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Si facciano poi fondere tre cucchiai colmi di zucchero e quando sarà caramellato lo si versi sulla torta, stendendolo con la lama riscaldata di un

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La cucina italiana della resistenza

Lo si arrotoli mollemente, lo si faccia girare su se stesso, e dopo arrostito per tre quarti d'ora in forno moderato, lo si levi e lo si spolverizzi

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La cucina italiana della resistenza

Si formi poi il torciglione arrotolando e ripiegando lo sfoglio ripieno. Unto d'uovo lo si ponga nel forno molto caldo. In un'ora circa sarà pronto e

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La cucina italiana della resistenza

Si lavori bene tutto questo e si spiani lo sfoglio nella grossezza di mezzo centimetro.

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La cucina italiana della resistenza

Arrotolato e ripiegato a chiocciola lo si farà arrostire al forno caldo, spalmandolo prima con dell'uovo.

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La cucina italiana della resistenza

Con 50 grammi di burro e 3 cucchiai di pane grattugiato e soffritto si spalmi prima lo sfoglio, poi vi si spargano sopra 100 grammi di mandorle o

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La cucina italiana della resistenza

Quando sarà freddo, lo si tagli a quadrelli, che verranno passati nelle due chiare d'uovo e nel pane grattugiato. Dopo fritte si spolverizzino bene

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La cucina italiana della resistenza

Si ammassino sopra un vassoio, si spolverizzino ben bene con lo zucchero e si tengano in caldo fino al momento di servirli.

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La cucina italiana della resistenza

Si arrotoli poi lo sfoglio formando un lungo cilindro a guisa di salame. All'ultimo giro lo si faccia passare sopra un pezzo di tela che abbia circa

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La cucina italiana della resistenza

Tenendo saldo il coperchio lo si scoli dall'acqua e lo si rovesci sull'asse; si tolga la tela e lo si tagli a fette della grossezza di uno o due dita.

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La cucina italiana della resistenza

Si spiani il foglio in forma allungata e vi si distenda sopra il composto aiutandosi col dorso di un coltello. Indi lo si arrotoli, avvolto nella

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La cucina italiana della resistenza

È il momento di mangiare molto pesce e quindi la massaia che non lo conosce bene, deve cercare di farne un'ampia conoscenza.

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La cucina italiana della resistenza

Lo si serva caldo con patate allesse e condito con olio e limone, oppure freddo con salsa maionnese.

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La cucina italiana della resistenza

Si ponga il pesce sopra un piatto e lo si sali, vi si metta il pepe e lo si unga pochissimo con olio.

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La cucina italiana della resistenza

Lo si serva con crostini di pane fritti prima nell'olio.

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La cucina italiana della resistenza

Lo si mangia allesso, preparandolo come al N.° 39, oppure tagliato a pezzi quadrati e fritto, dopo passato nell'uovo e nel pane grattuggiato).

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